Perché è così difficile essere felici?
Perché la felicità è una speranza, una costante attesa di qualcosa che si dovrebbe verificare domani o in un futuro che attendiamo pieni d’ansia e dubbiosi.
Osservate e vedrete:
si aspetta di trovare il grande amore, si spera di trovare il successo, si prevede che il futuro porterà fortuna, gloria, e se tutte queste aspettative non si avverano, ci sentiamo infelici.
Pochi di voi avete riflettuto e notato anche tramite le vostre esperienze che la felicità non è qualcosa che dipende dall’esterno ma che essa avviene in prima istanza dal proprio essere interiore.
La felicità è uno stato di coscienza individuale e dipende dalla nostra corretta comprensione delle cose. Bisogna smettere di immaginare che siamo venuti sulla terra per vivere circondati da strutture che facilitassero ogni impegno o circondati da risposte a portata di clik, oppure per essere saturi di piaceri e abbondanza.
Siamo venuti sulla terra per imparare e perfezionarci.
Ma come perfezionarci senza avere ogni giorno nuovi problemi da risolvere?
Questo deve essere chiaro:
La terra è una scuola e, come in tutte le scuole, solo quelli che imparano e progrediscono possono essere felici.
Quindi non ti aspettare che la felicità arrivi dall’estero sotto forma di incontri, successo o condizioni favorevoli.
La vera felicità può venire solo da noi stessi e dal nostro modo di vedere le cose, per cui, da ora in poi non aspetteremo passivamente che la felicità arrivi da noi dall’esterno.
Al contrario, è proprio dal nostro essere interiore che quella felicità deve avere origine per poi espandersi e creare i metodi necessari che ci permetteranno di trasformare i dolori in gioie, fallimenti in successi, una situazione buia in un’esperienza di luce e un periodo di turbamento in un periodo di pace.
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