“Caro sentiva la sua diversità: era l’unica che si guardava intorno. L’unica che non parlava, l’unica che non desiderava in modo particolare un’auto o una moquette, o un servizio da dodici. L’unica a cui mancavano posizione e protezione, e tuttavia non era libera.” pag 186 – Il transito di venere – S. Hazzard
ultima modifica: 2021-10-04T09:05:53+02:00da