In questi giorni

Ogni tanto riesco ad essere di buonumore ed  a canticchiare una canzone di Umberto Tozzi mentre camminando lungo un marciapiede tento di non perdere l’equilibro sopra una distesa umida di foglie, cadute a terra, da chissà quali alberi ormai quasi tutti spogliati dall’autunno. Mentre intono un “Scivola…scivola…scivola” il famoso ritornello di Stella stai (chi non la conosce, suvvia!) brano del cantante italiano già sopra-menzionato,  in un modo scaramantico che comprendo perlopiù solo io, mi auguro di arrivare alla meta in fretta, meta che di solito è un luogo chiuso come un bar-caffè, un supermercato, un negozio, un ufficio, o una casa-dimora ospitale.  Sono stanca della pioggia, ho persino l’anima piena di umidità.

“Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Per sospirarti di più stai, stai, stai
Per sospirarti di blu stai, stai, stai
Per sospirarti di più stai, stai, stai”
Ps: per favore, pulite i marciapiedi  dalle foglie, grazie!

La giornata odierna il giorno dei santi sembra a dire il vero più il 2 di Novembre, quella dei morti, a giudicare il colore grigio e opaco del cielo,  e l’atmosfera è plumbea.  Ieri ho comprato la prima cosa di rosso-natalizio, un maglione a girocollo, e di questo acquisto mi sono già pentita, ma avevo il desiderio di ritornare nelle mie mura domestiche con qualcosa che mi donasse una carica d’energia. Il colore rosso-vivace è quello che può apportare senz’altro più vitalità dentro il mio animo. Erano presenti, nel negozio in cui l’ho acquistato anche altri suppellettili dallo spirito natalizio: candele, porta-candele, gnomi, elfi, stelle e palline per il decoro dell’albero. Da me soltanto guardati (che brava! no?).. Non ho proceduto all’acquisto..

Ritengo di dover dare qualche spiegazione sulla mia quasi ritrovata “normalità”  dopo il vaccino. Sento e leggo persone che intendono fare la terza dose di questo (alcuni amici di mia mamma hanno già provveduto) in fondo perchè non dovrebbero.. dato che non hanno avuto con le precedenti due dosi dei problemi? Ognuno è libero in questo caso. Io ho fatto due dosi di vaccino, e non le rifarei se potessi tornare indietro. Ho vissuto una vera Via Crucis. Sono stata male. Nonostante abbia 39 anni, dopo il primo vaccino ho avuto una specie di blocco della parte sinistra del corpo. Non riuscivo più quasi a deglutire (ora va meglio), mi alzavo dal letto al mattino e mi sentivo “storta”, obliqua, nonostante i medici (ai quali mi sono rivolta a mie spese!) mi dicessero che  era soltanto una mia sensazione fisica. Avevo mal di collo (linfonodi ingrossati) al lato sinistro, e male alla mandibola. Le cose ora vanno meglio. Però ho avuto molta paura, il fastidio dovuto ad una “brutta” faringite non è ancora del tutto finito per la mia gola. Trovo che il vaccino non sia come Acqua termale alle rose, ma una “rimedio” ad un male (ovviamente) ..sperimentale.  Perciò con la terza dose sarei cauta, visto che è eccessiva e superflua. Io non potrei farla comunque, sono ritornata quasi “normale” solo dopo 15 giorni di Cortisone. (e mai avuto prima un mal di gola in vita mia, prima di questo Anti-covid)  Un grazie per chi attraverso questo sito, questa realtà virtuale di Libero mi ha ascoltata e supportata!