” Se un giorno vi capita di andare  a Tangeri, siate indulgenti con lo stato dei luoghi, con la loro fatiscenza e la nostalgia cui si abbandonano le persone sedute ai tavolini dei caffè, gli occhi fissi sulla costa spagnola o su un orizzonte di paccottiglia
Non c’è niente da vedere. Né monumenti, né musei, né una caletta sul mare; nemmeno un pittoresco vecchiume capace di procurarvi qualche sensazione breve ma intensa.
Certo potete passeggiare per le strade, annusare gli odori di cucina e i profumi irranciditi o semplicemente gli effluvi nauseabondi delle sardine gettate sui marciapiedi ai gatti che non ne vogliono sapere.
I gatti di Tangeri tengono alla vita più di qualsiasi altro animale. Sono noti per l’attaccamento a quella città, che pare garantisca loro una porzione di  eternità nient’affatto trascurabile coi tempi che corrono.
Potete anche restarvene a casa, in una stanza d’albergo o ospiti da amici. Avreste torto. Perchè Tangeri, città in cui nulla trattiene il viaggiatore di passaggio, ha tutto per sedurlo. Ma non si vede. E’ nell’aria.”

Pensavo di avere (soltanto) una doppia personalità…ne ho scoperto una terza. Sono cose complicate da gestire…speravo che con il tempo si sarebbero annullate tra loro, in una fusione….e invece litigano…non riescono a coesistere in SantaPace

L’anno nuovo mi dovrebbe regalare una visita gratuita in un reparto Psichiatrico!

-ah ah ah

-Ma.. che cosa ridi tu??

  • …..? Eh?                                                     (Buona continuazione)!

Mi sono svegliata sorridendo

Volete essere edotti..sugli esiti di tamponi rapidi /molecolari e ricoveri ospedalieri oppure sui sogni che continuo a fare mentre sono addormentata?? I secondi immagino..no? Per quanto riguarda il primo aspetto..i tamponi, per quelli rapidi risulto negativa! Nei miei sogni risulto più che positiva… direi anche ottimista! Ho sognato di fare un breve soggiorno vacanziero sul lago maggiore, di entrare in un negozio e acquistare una camicetta gialla di seta….bellissima. Di indossarla subito dopo averla comprata, di passeggiare sul lungo-lago e di entrare, ispirata dall’istinto del momento, in un ristorante per pranzare da sola e lì invece facevo un incontro davvero fuori dall’ordinario: Marcello Mastroianni. Lui mi sorrideva seduto ad un piccolo tavolino rotondo…di quelli che possono essere usati anche  per fare  delle sedute spiritiche…e mentre mi sorrideva e mi guardava teneva tra le mani una scatola di pastelli della marca Giotto! Pastelli di vari colori. Io passavo dal guardare i suoi occhi sorridenti, la scatola di pastelli e la mia camicetta di un giallo…luminoso.  Almeno nei sogni mi sento, da sola, una rosa rossa, come quella che avevo proprio stampata sulla camicetta di seta gialla. Che sogno strano.

Ho trascorso  una notte tormentata, senza riuscire ad individuarne la causa, ovvero il motivo scatenante di tale insofferenza. Certo mi sono addormentata pensando a dei “tamponi” futuri, ai loro esiti e anche al perchè nonostante un individuo abbia fatto tutti e tre i vaccini finisca in ospedale, dopo essere svenuto per il Covid19. Tutti questi pensieri non conducono a fare sogni sereni. Durante la notte mi sono ricordata di aver sognato di entrare in una stanza nella quale scorgevo uno scaffale e in questo erano presenti vari libri,  ne presi uno. In seguito, con il libro afferrato dallo scaffale mi recavo in un’altra stanza, una stanza spoglia. Di questa  stanza ricordo  quattro pareti prive di qualsiasi oggetto appeso o appoggiato come un mobile o un quadro. L’unica cosa che vi era presente era un tavolo.  Mi servivo di questo tavolo e appoggiavo il libro sulla sua superficie di legno scuro. Una volta aperto il libro, non riuscivo a leggervi nulla, venivo travolta da una specie di turbinio, le pagine si giravano da sole..velocemente e sui muri di questa stanza apparivano delle parole, che poi erano intere frasi. Nel sogno mi rendevo conto che erano parole pronunciate da anime dell’aldilà. Questo era un libro che serviva per comunicare con i defunti, proprio in questo modo, ovvero aprendolo dopo averlo appoggiato su quel tavolo, in quella stanza, era il rituale. Ho iniziato ad avere paura e sono corsa fuori dalla stanza, dall’edificio, sulla strada. C’era buio, doveva essere notte, e mentre correvo continuavo a guardarmi indietro per vedere se qualcuno/qualcosa mi stava seguendo o raggiungendo.. Ero fuggita da quel luogo prima di aver finito di ricevere un messaggio. Messaggio che comunque non mi aspettavo di dover ricevere..e ne avevo avuto terrore.  Ci vorrebbe una preparazione per fare certi sogni notturni. Attenta, questa notte avrai un incubo!…ma non ti spaventare…

 

“Nodier era l’uomo di Terenzio, a cui nulla è estraneo di quanto è umano. Amava per la felicità di amare: amava come il sole splende, come l’acqua mormora, come il fiore odora. Ogni cosa buona, bella e grande era in armonia con lui; anche nel cattivo cercava quel che v’è di buono, come nella pianta velenosa il chimico dal fondo stesso del veleno trae un salutare rimedio.  Quante volte Nodier aveva amato? Sarebbe stato impossibile dirlo, anche a lui stesso; d’altronde da quel grande poeta  che era, confondeva sempre il sogno con la realtà..”    – La donna dal collier di velluto- Alexandre DumasgattodiGrazzano

Piacenza…una città dalle innumereovli C

C…Costanza

C.. Chiese

C….Contrabbassi?pianofrte

Ps Ma è un “Contrabbasso”?? …

PPs: però mi mancano Milano e Cremona

“Il musco è stato eletto a emblema dell’amore materno, perchè, come quell’amore, riscalda il cuore quando l’inverno delle avversità ci coglie di sorpresa, e quando gli amici dell’estate ci hanno abbandonato”

Da “Il  linguaggio segreto dei fiori ” di Vanessa Diffenbaugh

Acacia : amore segreto Acanto: artificio
Aconito: cavalleria Aglio selvatico:prosperità

Alloro: gloria e successo  Aloe: dolore

Amaranto: immortalità Ananas: sei perfetto

Anemone: desolazione Angelica: ispirazione

Bucaneve: consolazione e speranza

Basilico: odio

Azalea: passione fragile ed effimera

Buganvillea: passione

Cactus: amore appassionato

Camelia: il mio destino è nelle tue mani

Dalia: dignità

Calla: modestia

Gardenia: raffinatezza

Fresia: amicizia duratura

Narciso : nuovi inizi

Rosa: seduzione

Tulipano: dichiarazione d’amore

Stella di Natale:  sii felice

 

Mesto pomeriggio, mesta sera

Che cosa avete ricevuto in regalo per Natale?  Cioccolatini? Maglioni? Un profumo? Ombrelli? sciarpe? della biancheria intima audace? Un pandoro? Okay…Stop!  Se volete farmi diventare verde dall’invidia ditemi che avete ricevuto in dono una bellissima automobile..! ( è  questo che sarebbe il mio desiderio segreto..) 

Insieme proprio ad un’altra vita da vivere.

Ieri ero in un grande magazzino e mentre stavo scegliendo una sciarpa da  comprare,  tra le innumerevoli scelte presenti ed esposte, il cellulare ha iniziato a suonare evidenziando il numero telefonico di mio padre,  quando ho risposto mi ha salutata e augurato un buon Natale, ma l’ho sentito come un estraneo. Anch’io devo essere tale per lui. Prima del Covid non ci parlavamo nemmeno al telefono. Oggi ho trascorso la giornata solamente con mia mamma. Mi sento infinitamente triste e poco motivata verso il futuro. Probabilmente mi manca una famiglia che non ho mai cercato di avere fino ad oggi. Lo so che le famiglie sono tutte diverse fra loro, e l’unica cosa che le accomuna è l’amore che i singoli individui componenti,  provano l’uno per l’altro. Magari sono triste perchè non ho messo un piede fuori dall’uscio di casa, perchè fuori sta piovendo in modo consistente e c’è pure freddo. In più il buio non mi è mai piaciuto,  ed è proprio questo che è presente soprattutto fuori a cielo aperto, dalle ore 17 in poi in questi mesi invernali,  e dentro il mio animo. Domani fotograferò una stella, e mi inventerò un percorso luminoso privato da svolgere ,  almeno cercherò di farlo. Se ci riesco.