Devo riuscire ad astrarmi dal momento attuale, dal mio oggi, e soprattutto dal generale presente per non rassomigliargli, essendo questo: tedioso, monotono, e quasi privo del tutto di novità che possano rallegrare o risollevare gli animi a terra, normalmente già da due anni. In parte, in questa giornata ho cercato di riprendere in mano degli appunti di lavoro, per sintonizzarmi di nuovo all’attività lavorativa che svolgo, ma dall’altra parte però non riesco a non pensare anche alla situazione in cui ci troviamo come individui di una comunità. Dal punto di vista politico, sembriamo una nave pilotata da due gruppi, sempre un po’ alla rinfusa. Il primo gruppo che ogni tanto tiene il timone della nave è distante, non si trova sulla nave, ed è la comunità europea con tutte le sue ingerenze politiche, economiche si intromette sulla linea di navigazione che abbiamo, l’altro è costituito da quel gruppo di politici che per ogni -tot- periodo di tempo viene destinato al timone di questa nostra nave-Stato, e da chi? Dai cittadini? Oppure da altri esponenti sovranazionali? In certi momenti sembra addirittura che la nave proceda da sola, senza nessun gruppo manovratore, sono frammenti di tempo, brevissimi. Sapendo che ogni vita di un singolo individuo è anche la conseguenza della società in cui può vivere, la cosa non mi lascia indifferente. Ma adesso mi occupo di ricordare al meglio le mie piccole mansioni lavorative, buon pomeriggio.
Ps: mi è venuto il desiderio di leggere J.Conrad, la linea d’ombra.
troppo navigazione nel mio cervello!
Ciao…Innanzi tutto grazie per il tuo contributo sul mio/nostro Blog. Avrei, ma solo come deformazione professionale, un invito da rivolgerti: possiamo essere dovunque e con chiuque che il nostro ego non sarebbe mai appagato se non in una sua minima parte, quindi cerchiamo in noi stessi e per noi stessi la via migliore per non cadere nella trappola di quell’assenteismo mentale che potrebbe provocare parecchi danni. Che la nostra esistenza sia condizionata dal fato, da avvenimenti del tutto imprevedibili e quant’altro non lo scopriamo oggi, ma sappiamo anche che la nostra forza interiore può essere la via di fuga al ” condizionabile ” cosa che spesso avviene in chi non ha mai preso atto che la via non è altro che una successione di avvenimenti favorevoli e contemporaneamente sfavorevoli. Citi J.Conrad, e secondo me non a caso, giacchè il romanzo che citi narra di una nave immobilizzata da una bonaccia in mezzo all’Oceano Indiano. Iniziano a diffondersi preoccupazioni e paura. Nel giro di pochi giorni l’equipaggio cade preda di un’epidemia e gli ufficiali perdono il controllo. Solo il giovane comandante riesce a mantenere la calma e a salvare la situazione. Fai come quel giovane capitano: maai contro te stessa e le tue paure, sempre con la voglia e la serenità di un domani che ti possa appartenere in modo unico…Un cordiale ed amichevole saluto e sorriso, bye sal
Grazie, è un bel messaggio di risposta al mio commento…in cui vi si poteva sicuramente leggere il disagio e lo “sbandamento” psicologico che dall’inizio della diffusione del Covid19 mi hanno a tratti un po’ ingombrato la mente. La sensazione di essere non tanto forte interiormente da superare non solo gli “accidenti” della Sorte (che incontra ogni individuo sul proprio percorso) di cui era già consapevole appieno, ma anche quelli della condizione geopolitica del Paese in cui ci si trova a vivere. Pure di questo aspetto ero, a dire il vero, un po’ consapevole ma in modo meno pratico e tangibile.
Ciao…Il giorno della verità arriva per tutti e quel giorno non saranno i se, ma o perchè. Credo, fortemente credo, che chi gioca con la vita degli altri prima o poi la paghi molto duramente. Pacca sulle spalle a te, sorriso ai tuoi cari e vediamo che succede oggi con i nostri ” geni politici “…Buona giornata e non perdiamo MAI tutto quel che di buono, onesto e saggio vive in noi. Bye sal