Tutta la malìa di un oggetto

Da quando ho visto, anzi sarebbe il caso di dire, ho ascoltato ..dal momento che è un’opera lirica quella che andrò a menzionare esattamente come “Adriana Lecouvreur”  il gesto di portarmi vicino alle narici del naso, per assorbire l’aroma di una cosa qualunque, non riesco a metterlo in pratica senza l’avvertire un poco di ritrosia,  o di insicurezza.
Lasciare che l’effluvio di una cosa, che sia un fiore, un vestito, o meglio ancora le pagine di un libro, come sono spesso solita fare, mi travolga il mio personale senso dell’olfatto, non è un fatto che avviene in piena tranquillità. C’è sempre una specie di memoria, di ricordo dello stare all’erta, nei confronti del potere del profumo o dalla sostanza dal quale esso si sprigiona. Si sa, che l’attrice Adriana Lecouvreur è stata avvelenata dal profumo di certi fiori, che le erano stati inviati in gentile dono, o almeno così narrava la storia tragica creata da Francesco Cilea.  Ma non era di questo che volevo scrivere, volevo scrivere invece del potere, della capacità degli oggetti, delle cose di comune uso (come vestiti, borse, peluche etc) oppure di quelle particolarmente preziose, come dei monili in oro/argento, o soprammobili di pregio e via dicendo) che hanno nel suscitare in alcune persone, con sensibilità spiccata, delle sensazioni e dei ricordi, circa la loro vecchia esistenza. Per questo mi sono soffermata una buona mezz’ora prima di indossare la collana che ora mi appartiene legittimamente, ma che prima di me, apparteneva a mia nonna, e ancora prima di lei alla mia bis-nonna. E’, se così si può definire.. un antico cimelio di famiglia, una collana che mi piace molto nella sua esteriorità, ma che possiede anche un lato sentimentale per la mia famiglia. Non credo che l’oro sia dei “più” valutati, una volta le cose d’oro erano spesso composte da oro 9 carati, anche se la collana è particolare nella sua fattezza e piuttosto lunga. L’ho guardata, come se ne fossi affascinata, ma quello che mi piacerebbe sapere lo nasconde ancora. Ovvero mi piacerebbe, come trascinata in un macchina del tempo, il venire trasportata lì, dove per la prima volta è stata vista e indossata dalla mia bis-nonna. Sarebbe davvero emozionante se avessi questo potere da Medium, poichè questo mi consentirebbe di vedere il mondo di prima che io nascessi, i miei parenti, i loro visi e i loro caratteri. Questo è il superpotere che vorrei…

Un po’ infantile, forse, questo desiderio, di una che non vorrebbe mai smettere di credere in qualcosa di sovrasensibile, ultra-terreno.

ultima modifica: 2022-04-08T16:49:21+02:00da Arianna1921

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