Appurato che per me è assolutamente meglio essere una sognatrice senza speranza rispetto all’auto-definirsi una realista senza speranza, di quelle di una concretezza indefessa, e instancabile…Ritengo di non aver adempiuto in modo convincente di fronte a me stessa, come mi ero prefissata, nel ritrovare e nel provare un po’ di “spiritualità” (in me stessa) nella ricorrenza pasquale appena trascorsa. E dal momento che la spiritualità non è un sentire  da attribuirsi ad una sola religione, o meglio ancora, a una qualsiasi  religione, ma che invece è  uno stato mentale, un tesoro dell’anima, in cui ci si concede a delle riflessioni sull’eternità, ho deciso di rimediare leggendo un libro sul Buddhismo, scritto da Borges. Quale migliore autore, di una profondità tale che è in grado di ammaliare sia chi è più sensuale che chi è più etereo e cerebrale nel suo atteggiamento verso la vita.

Da “Cos’è il buddismo”  Borges (in collaborazione con Alicia Jurado)

“Nirvana è una parola sanscrita che, etimologicamente, vale -spegnimento- estinzione, potrebbe anche essere tradotta con l’estinguersi e lo spegnersi.

L’espressione spegnersi in Brahma, spegnersi nella divinità, suggerisce una goccia che si perde nell’oceano o una favilla che sparisce nel fuoco cosmico. Deussen osserva  che, per gli indiani, l’anima individuale è tutto l’oceano e tutto il fuoco. In molti passi Nirvana  è sinonimo di Brahma e di felicità; spegnersi in Brahma è intuire che si è Brahma.”

ultima modifica: 2022-04-20T15:46:30+02:00da Arianna1921

Un pensiero riguardo “”

  1. Perché gettiamo monetine nelle fontane? Il culto delle acque è una delle forme di spiritualità più attestate del mondo antico, probabilmente passato in forma di superstizione alla cristianità

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.