“Se pensiamo quante persone abbiamo viste, conosciute, e ci confessiamo quanto poco noi siamo stati per loro e loro per noi, che scoramento ci prende! Incontriamo l’uomo d’ingegno e non ci intratteniamo con lui, il dotto e non impariamo da lui, chi ha molto viaggiato e non ci informiamo di nulla, chi ha il cuore ricco d’amore e non facciamo nulla per essergli grati. E purtroppo questo non avviene soltanto delle conoscenze passeggere. La società e le famiglie si comportano così verso i loro membri più cari, le città verso i loro cittadini più degni, i popoli verso i principi migliori, le nazioni verso i loro uomini più egregi.
Sentii domandare perchè dei morti si dica bene con tanta franchezza, mentre per i vivi si usi sempre una certa cautela. Fu risposto: perchè da quelli non abbiamo nulla da temere, mentre questi potrebbero una volta o l’altra capitarci ancora fra i piedi. Ecco com’è impura la nostra preoccupazione di ricordare gli altri; per lo più non è che un gioco egoistico, mentre sarebbe giusto e sacrosanto mantenere sempre vii ed attivi i nostri rapporti con i superstiti.”       Le affinità elettive – Goethe

ultima modifica: 2022-04-24T09:13:47+02:00da Arianna1921

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