Dizionario dei sogni, vedi lucertola.

Ho guardato in altri libri dei sogni, per interpretare il sogno che ho fatto riguardo una lucertola, la quale, entrava sotto le mie lenzuola mentre ero addormentata prima, poi si insinuava nei pantaloni di raso del pigiama all’altezza della caviglia risalendo sul mio corpo, con la meta di arrivare al viso. Mi chiudevo le orecchie con le mani e saltavo fuori dal letto rapidamente.   Ho trovato questa delucidazione sul significato: lacci tesi da lontani nemici.  Ma come, in questo periodo non faccio nulla o quasi (non lavoro più) e merito anche l’azione aggressiva di -lontani nemici-??

No, no – mi dispiace, ma non credo a questa interpretazione. La mia vita sociale e quasi inesistente da due anni e qualche mese, grazie anche al malsano contributo del covid sopraggiunto (in aiuto al mio brutto carattere asociale di prima) Non mi capacito come non muovendomi.. possa imbattermi in questi lontani nemici.

Nemici, nemici, non faccio nulla e mi compaiono all’orizzonte nemici ..mah..

Ci penserò domani, quando li avrò davanti a me. Per ora, amici miei, vicini e lontani, vi saluto e vado a leggere un libro.

“La vita intelligente su un pianeta diventa tale quando, per la prima volta, elabora una ragione della propria esistenza”    Richard Dawkins, il gene egoista 1976lettura

(un suggerimento da facebook..grazie)
Bisogna trovare, in mezzo ai piccoli pensieri che ci danno fastidio, la strada dei grandi pensieri che ci danno forza…
(D.Bonhoeffer)

C.Pissarro – Boulevard Montmartre effetto notte

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Siccome ho un umore veramente a terra . A terra…come la lucertola che striscia…e non posso nemmeno scriverlo qui sopra il motivo, perchè è altamente riservato, beh almeno, dirò qui che la lucertola che ho sognato questa notte è di buon auspicio per il presente , secondo il dizionario dei sogni indica buona fortuna ed è un simbolo solare, dato che è uno di quegli animali che cercano sempre di mettersi distese al sole.  Ma qui è notte …mi sembra..si?

Ah ah ah

 

Tipo verde (Oliva? .no..sottobosco!)

Ieri mattina sono uscita con uno scopo ben preciso: trovare una maglia/ o sottogiacca? verde. Ma non un verde qualsiasi, un verde perfettamente indicato alla gonna al quale dovevo abbinarlo. Ora io ho già diverse maglie di colore verde, ma sono rispettivamente di un – verde acqua, un verde -smeraldo, un verde -petrolio, mi occorre uno di quei rari verdi mancanti nel mio guardaroba… cioè un verde sottobosco.  E’ incredibile il range dei più disparati colori che si possono trovare al mondo! E mentre avevo questa idea fissa così radicata in me, tanto quanto mi era manifesta e chiara la sua importanza vitale nel renderla concreta, mi sono distratta…anzi sono stata distratta (quando si è disoccupati l’importante è non chiudersi e deprimersi così qualunque motivo anche banale è un occasione giusta per uscire fuori)da un movimento velocissimo, proveniente da terra. Era una lucertola fuoriuscita dal giardino di una villetta presente lungo la via che percorrevo a piedi. Deve essere uscita dal suo nascondiglio nel giardino per cercare il sole, e una volta notato il tempo atmosferico piovoso, senza raggi solari caldi, ha deciso di ritornare tosto indietro. Mi ha provocato un attimo di disgusto, devo essere sincera (ma chissà quanto io a lei d’altronde…non si sa!!) poichè io sono abituata a vedere più che altro piccioni o coccinelle e nient’altro, anche se è noto che la fauna della mia città si è allargata ospitando diverse altre tipologie di animali (mi è stato detto perfino gabbiani..ma io non ne ho mai visti qui!). Dunque per le coccinelle e le colombe nessun ribrezzo ma per le lucertole si. Tant’è che subito la mia mente ha pensato di appropriarsi dell’immagine sgradita vista per davvero, per mettermela dentro un sogno.  La mia mente mi è da tanto tempo nemica e perlopiù fastidiosa , non soltanto banale, giacchè mi fa sognare nelle mie visioni oniriche cose che ho veduto per davvero, nel tempo vicino alle mie ore sognanti. Che drammi!!  Un po’ di fantasia…please.  Dov’è chi si occupa della regia? Che mi vorrei lamentare! Ah ..è in fuga…capisco..

ah ah ah

Si ma dove

dove!

 

Sogni come incubi

Aprile è quando ti ricordi della poesia di T.S. Eliot “Aprile è il mese più crudele di tutti i mesi, generà lillà dalla terra morta, mescola memoria e desiderio”
Aprile è quando ti vesti in un modo, e uscendo da un qualsiasi luogo chiuso scopri di essere vestita troppo poco e di avere freddo oppure viceversa ti sei vestita troppo, e devi toglierti alcuni degli indumenti che hai indossato, perchè avverti troppo caldo – ovvero quando, in tutti i modi, non sai bene che cosa indossare una volta fuori dalla soglia di casa.
Aprile è quando non riesci ad addormentarti facilmente, e quando ti addormenti e sogni, riesci a rovinarti anche i sogni meravigliosi in cui sei riuscita ad infilare per incanto la tua mente addormentata, inquinandola con la concretezza della realtà.
Esempio: mentre sto sognando di essere a Parigi e di fare una passeggiata sopra il ponte Alexandre III, improvvisamente arriva una comunicazione in cui mi si presenta il conto della stanza d’albergo dove ho appena soggiornato (che è super oneroso, ovviamente), oppure mi accorgo di aver perso il volo aereo per ritornare a casa e devo rimanere a Parigi, senza sapere dove andrò a dormire…
Il motivo del dovermi funestare così anche le dolci illusioni/sogni notturne??
Ma la realtà cruda deve sempre irrompere anche nei sogni più piacevoli…AlexanderPonte

(Il mio dispiacere nel vedere divise militari e associarle automaticamente alla morte.)

Volendo scrivere qualcosa di serio, invece, che mi ha lasciato un certo sapore amaro in bocca, si dice così no? Quando si rimane delusi o amareggiati per il comportamento di qualcuno. Un qualcuno con una carica politica importante, come il Presidente degli Stati Uniti. Ho visto un’immagine in alcuni dei quotidiani on -line, delle fotografie che immortalavano il presidente Biden con i suoi soldati, immagino, sorridente, entrambe le parti sorridenti a discutere e scattare delle fotografie al cellulare.  Comprendo che anche in un momento di alta tensione o di dolore un sorriso può comparire sul volto umano, è normale. Però registrare appositamente un momento che sembra quasi conviviale con dei soldati, mi sembra davvero spiacevole. Probabilmente la penso così perchè non appartengo a nessuna delle due categorie in questione, politica o militare, in momenti formali e allo stesso tempo distesi, in un frangente attuale come questo in cui imperversa una guerra, in cui vengono uccisi persone della popolazione, appellati come “civili” in realtà perlopiù persone non belligeranti, non armate, che vorrebbero soltanto vivere serenamente sulla loro terra d’origine.  D’istinto quelle immagini, mi hanno suscitato del dispiacere. I soldati adesso, gli uomini in divisa militare mi sembrano sommariamente tutti degli assassini approvati da uno Stato, che ha deciso di espandersi territorialmente, dal punto di vista commerciale ed economico. Nient’altro. Prima li vedevo anche come degli individui posti a  perpetuare missioni di sorveglianza della libertà, di diritti, presso popolazioni sfortunate, osservanza di pace da conflitti interni, ora no.

Insicurezza mia compagna…

Per far sorridere, un post comico (o giù di lì…)

Oggi mi sono ripresa, nel senso reale e operativo(pratico?) della parola, ovvero ho puntato verso di me la telecamera del cellulare e mi sono inquadrata,  ho registrato la mia figura alla luce, e non nella semioscurità. Beh, ho notato due cose ragguardevoli: non ho le palpebre cadenti, gli occhi piccoli, e non sono brutta come la morte come credevo. Il mio aspetto è direi nella normalità o addirittura “quasi” carino. Essere inquadrata alla luce e non al buio mi aggrada, si vedono meglio i dettagli!   Nella semioscurità non vedevo bene gli occhi, i loro contorni, e il colore della mia pelle. Prima sembrava tutto confuso, e oscuro come il mio umore. Pensate che l’anno scorso, sono stata una paziente di un oculista al quale ho domandato se avessi o meno queste già sopra-menzionate palpebre cadenti, le quali sono diventate un po’ la mia preoccupazione più frivola  da quando mia mamma si è sottoposta ad un intervento di blefaroplastica .. (io sono una di quelle persone che fanno propri.. subitamente i guai e i mali altrui,  oltre ai propri!) dal momento che avevo 39 anni.  L’oculista durante questa normale visita di routine (sono miope, mi mancano 2 gradi all’incirca, in entrambi gli occhi) alla mia domanda ha risposto che non avevo le palpebre cadenti, a parer suo, e che questo problema estetico o funzionale che sia, non dipende dall’età.  Credo di aver assillato alquanto questo medico durante la visita, ha dovuto dirmi: le assicuro che non ha le palpebre cadenti, un paio di volte. Ah ah ah
Adesso avete compreso il mio rapporto con i medici, mi reco da loro per farmi consigliare.. e delle volte confido loro dettagli e malanni assurdi, generati anche della mia “mente” insicura.  Può darsi che un giorno o l’altro mi sottoporrò ad un intervento estetico, ma sarà esclusivamente uno. Non farò come se fossero ciliegie…le prestazioni estetiche, lo giuro!

E’ servita a me stessa questa esposizione scritta,  a tratti divertente, a tratti invece un chiara evidenza di quanto sia fragile e quanto questa insicurezza sia comune al genere al quale appartengo.