“Baudelaire scrisse un poema in prosa su un uomo che, per un giorno intero, cammina per Parigi in compagnia di una donna che si sente pronto ad amare. Si trovano d’accordo su tante cose, così prima di sera lui è convinto di aver trovato l’anima gemella. Assetati, si fermano in un nuovo, scintillante caffè all’angolo di un boulevard. L’uomo vede avvicinarsi una famiglia ridotta in povertà che si ferma a sbirciare, attraverso le vetrine di cristallo, i clienti ben vestiti, le pareti scintillanti e le decorazioni dorate. Gli occhi di quei poveri spettatori sono pieni di meraviglia per quello spettacolo di ricchezza e splendore, riempiendo il narratore di pietà e vergogna per la sua condizione privilegiata. Si volta verso l’amata sperando di vedere riflessi in lei i suoi stessi pensieri. Ma la donna, alla cui anima era pronto a unirsi, dice bruscamente che quei disgraziati, con i loro occhioni spalancati, le sono insopportabili e gli chiede di dire al proprietario di allontanarli. Non ci sono momenti simili in ogni storia d’amore? La ricerca di occhi che riflettano i propri pensieri e che finiscono in una (tragicomica)  divergenza, che sia questa lotta di classe o qualsiasi altra cosa.”

Tratto da “Esercizi d’amore”  Alain De BottonOrfeo

ultima modifica: 2022-06-12T16:20:08+02:00da Arianna1921

2 pensieri riguardo “”

  1. Forse sì succede alquanto spesso che ti aspetti di trovare le stesse cose negli occhi dell’altro e poi i pensieri sono diversi, le reazioni diverse. E rimani deluso. Serena giornata

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