“Una mente in cerca di nozioni deve per cominciare munirsi di apparenze”   F. Ponge

Idee nuove e interessanti da annotare non credo di averne, ma in compenso voglio registrare
in questo “taccuino” virtuale
un evento strano che mi è accaduto la scorsa settimana e che riguarda il mio cellulare.
Durante una notte, mentre giaceva al mio fianco, posizionato sul comodino accanto alla mia persona ..quasi addormentata, ha pronunciato una parola.
Ora non immaginate che sia stata una parola complicata, o desueta, magari anche forbita,
presa forse da un dizionario delle parole difficili, tipo: semiologia, o sostrato, o stilèma, oppure.. olofrastico.
No, no.. dall’altra parte appartiene a me medesima e non ad una professoressa di lettere.
Personalmente una parola difficile da proferire per me, in questo periodo c’è,  ed è fattura, con il significato di un
anatema lanciatomi o di una “carta” da pagare.  Nella prima non credo, quanto alla seconda, devo
tenervi fede io, anche quando mi sembra esagerata!
Ma lasciamo perdere le parole difficili od ostiche e trattiamo di quelle più semplici che pronunciano
i cellulari di notte, come: acqua.
Il mio smartphone ha detto acqua, ad un certo punto della notte.
Mi è dispiaciuto che non abbia pronunciato: Campari, cappuccino o Baileys, mi sarei aspettata più
una richiesta simile da lui. La sua prossima parola, credo sarà una parola-composta, per esempio: cioccolata con panna?
D’inverno è un must della caffetteria.

 

ultima modifica: 2022-10-04T21:20:44+02:00da Arianna1921

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