(Quando si fanno delle domande alla propria persona, in pensosa solitudine)

Quante ore si dovrebbe dormire la notte per ritenersi riposati
una volta svegli?  Questa notte ho dormito all’incirca 4 ore e durante la mattina fino alle dodici il mio umore è stato cupo e ombroso esattamente come il cielo della giornata. Una zanzara mi ha assediata mentre cercavo di sprofondare in un ristoratore sonno, ma tra questa e i colpi di tosse di mia mamma c’è stato poco da fare. Alla fine mi sono alzata dal letto alle quattro della notte, mi sono seduta sul divano e ho iniziato a pensare. A riflettere sulle abitudini che dovrei cambiare, come il sentire sulla mia stessa pelle i malanni  fisici o i malumori d’animo,  delle persone a me vicine, quelle che più amo. Bisogna fare il contrario anzi, e cercare di essere di buon umore ed energici proprio quando quando le persone a noi più care non stanno bene, per contro-bilanciare il loro momento negativo, che sia fisico o mentale. Ci riuscirò? Nel frattempo ho in mente degli interessi da sviluppare, abbastanza frivoli, utili per risollevarmi lo stato d’animo. Ad esempio migliorare la mia pronuncia in inglese, studiarlo, e interpretare le linee della mia mano, mi diranno qualcosa?  Sul mio passato? Sul mio futuro? O sulla mia personalità?

Linee della mia mano sinistra…ditemi pure…che carattere ho io??

Permalosa?

No! Giammai….(ahahah)

A volte amo la solitudine, altre volte la detesto, come mai?  S0no lunatica? La sono stata anche in una vita passata?

Mentre il personaggio femminile di Caro(line)Bell, ovvero quello che preferivo all’interno del romanzo di S. Hazzard si è sposata, con una velocità sorprendente nella trama del libro e nel susseguirsi degli eventi descritti nello stesso, io continuo ad entrare in studi medici e farmacie insieme a mia madre, la quale abbiamo scoperto avere una bronchite asmatica ( tossisce di continuo) poveretta. Il 2 Maggio avrà una rx torace. Comunque evviva, evviva si…qualcosa, qualcuno…forse nessuno. Era una canzone? Si? Di U. Tozzi

Buon pomeriggio

Ritengo di aver cercato compagnia e distrazione nelle pagine di un libro: Il transito di Venere di S. Hazzard.  I vari personaggi come: Paul Ivory, Caro Bell e Grace, insieme a Ted Tice e Tertia, mi mancheranno non appena arriverò alla fine del romanzo. Mi innamoro spesso di personaggi immaginari, letterari e non.

“Lei osservò l’aspetto di Paul Ivory come se fosse un evento che le si potesse sviluppare davanti agli occhi. Aveva il volto del futuro, abile nel percepire che cosa vuole il mondo

 

 

Per evitare gaffe in futuro non parlerò e non scriverò più commenti su Instagram , al massimo leggerò soltanto, chiusa nella mia stanza, faccio gaffe a gogò… a non finire…

Inizio subito a parlare come un libro… aperto ad una pagina a caso… (ah ah ah)

“Le donne sanno vivere in solitudine, ma non vogliono. Gli uomini lo vogliono e lo desiderano, ma la carne presto si prende gioco di loro- Era un’abitudine di Paul supporre che le ragazze sapessero più di quanto lasciassero trapelare.”

Sumer (In principio era Sumer ?)

Intorno al 3200-2800 I Sumeri si stabiliscono nel sud della Mesopotamia.La loro origine è oscura;forse provengono dall’Est e sono imparentati con i fondatori della cultura dell’Indo. La fertilità del suolo permette l’allevamento del bestiame e la coltivazione della palma da datteri. La conoscenza dei metalli, già nota e diffusa,rende possibile la preparazione di armi efficienti e di progrediti attrezzi per l’agricoltura.Il territorio e diviso in città-stato. Centri delle città sono i monumentali templi in mattoni eretti su alte piattaforme. Essi sorgono nel mezzo di un recinto consacrato al dio della città cui appartiene il territorio. Massima autorità è il “principe” ( lugual: uomo grande), rappresentante del potere politico, sommo sacerdote e capo dell’esercito. Il tempio è il centro politico,religioso ed economico . Il formarsi di un apparato amministrativo porta con sé l’invenzione della scrittura  come mezzo di registrazione (dapprima ideografica, in seguito segni astratti  iscritti con stiletti nell’argilla molle :scrittura cuneiforme)  -Religione: la più antica trinità sumera : Enlil, An ed Enki ;  altre divinità: Utu dio del sole, Nanna dio della Luna, Inanna dea dell’amore.

Leggo di tutto quando ho il raffreddore!

Non riesco a esserne del tutto convinta, che preferirei restare ad abitare in Italia da non abbiente quale sono, al posto di vivere per sempre in Francia… da ricca? Ho fatto un sogno patriottico? Oppure davvero preferisco l’Italia alla Francia. Addirittura a qualsiasi posto nel mondo??

Non intendo pensarci più, tanto non ho alcuna proposta di trasferimento da vagliare.  Meglio pensare alle seguenti  frasi del libro che sto leggendo:

“La capacità di ascoltare aveva avuto una parte importante nella sua vita, ascoltava attentamente,  e poichè la gente è abituata a essere ascoltata a metà, la sua attenzione li inquietava, sentivano l’inadeguatezza di quanto dicevano”

“Ogni parola tra loro era per lui importante. Invece di comporre frasi sulle città e gli uffici avrebbero potuto chiedersi:  Che ne sarà di noi?  oppure  – Credi in Dio?”

Castillo_Monumento_Colomares

Nel libro che sto leggendo l’autrice del suddetto romanzo utilizza spesso le similari espressioni: è evidente, era chiaro, appariva palese…

Significati del genere ripetuti ti spingono a chiederti: che cosa mi è chiaro?

Ovvero, mi è chiaro e lampante qualcosa, oggi?

Mi ricordo in modo abbastanza nitido la visione onirica della notte appena passata. Ho sognato di trovarmi in Francia, di essere all’interno di un bellissimo Bistrot di Parigi. Ero nella mia versione migliore, vestita in modo elegante, sembravo quasi una donna benestante, anzi lo ero dagli indumenti e dalla mia sicurezza nell’atteggiamento. (i ricchi possiedono una favolosa sicurezza in se stessi, rispetto ai meno abbienti)  Una signora più anziana di me, che mi stava accanto seduta, mi diceva qualcosa. Parlava del fatto che avrei dovuto decidere se restare per sempre in Francia, lì dove mi trovavo ovvero, ed essere ricca, oppure ritornare a casa in Italia,  e di non essere più così ricca, di ritornare alla mia vita precedente in fatto di possibilità economiche. Improvvisamente mi sono vista lasciare in fretta il bistrot, arrivare alla stazione e salire sopra un treno, in direzione Italia, in direzione della mia casa. Che stupida che sono stata in sogno, devo essere fedele a qualcosa o qualcuno che amo perfino in un’altra dimensione…? rispetto a quella concreta… Perchè non riesco a godermi un’alternativa diversa, almeno in sogno? La mia ostinata fede all’ideale che ho, non mi abbandona mai?

 

“Che cosa vuol dire passare attraverso un’esperienza?  Talvolta è estinguerla nell’azione, ma talvolta è negarla a se stessi.”

Friedrich

Monaco in riva la mare (minaccioso) -Caspar David Friedrich

l'arcimboldo il bibliofilo Il bibliofilo – Arcimboldo

La solitudine e la dipendenza (da…variegate cose)

Volevo scrivere una cosa importante, tipo che ieri non sono riuscita a provare
compassione per nessuno, nemmeno per quelli verso i quali avrei dovuto provarne
perchè ero troppo occupata a cercare di sentirne soltanto per me stessa. (me misera, me povera…ah ah ah)
In verità avrei dovuto provarne anche per altri, un genere di umanità
che mi si è riversata contro agli occhi, mentre camminavo per le strade
della città in cui abito, d’un tratto, sbagliando strada.
Prendendone una diversa dall’abituale, più in periferia,
che mi ha mostrato persone diverse dall’abituale. Per lo più persone
vestite con abiti troppo leggeri, talvolta anche con calzature leggere, già
sandali estivi, oltre il vento che soffiava forte e ostinato ieri, con questo genere di abiti che vedevo, mi sentivo quasi al mare.
Ed è stato l’unico stato d’animo decente.
Sulle persone non dirò nulla, oltre al fatto che alcuni  presumo fossero in precarie condizioni economiche, altri
erano un po’ sbandati e in preda a dipendenze…assommata alla solitudine.
Più letale forse di quest’ultime.
Se voi siete, tra quegli individui fortunati che hanno da anni qualcuno accanto (che li ami), e per questo
non dovete avere questa sensazione di inutile presenza di fronte alla vita, non date per scontato la vostra compagnia preziosa. Così non la perderete.
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