Cose che succedono in una casa ad Aprile

Ieri mi si è riversata addosso, sul corpo,  molta pioggia, caduta durante tutto quanto l’arco della giornata, sono arrivata dentro un negozio,  ovvero mi ci sono proprio rifugiata, con metà dei vestiti che indossavo, bagnati. Oggi è una giornata di luce e sole, ieri era cupa e umida. Stamattina ho aperto l’armadio e ho spostato una parte degli indumenti ormai del tutto invernali nella parte più alta del suddetto mobile, viceversa poi è toccato a quelli più leggerli. Mi sentivo un’equilibrista con tutte quelle manovre veloci di posizionamento, o ancora una maga con la bacchetta magica, ma io stavo utilizzando un’asta/bastone detto appendi-abiti – per far sparire e ricomparire camicette, maglioni o pantaloni da una parte all’altra dell’armadio. Il sottofondo musicale che ascoltavo mentre mettevo in atto questo mutamento del mio assetto vestiario consisteva in musica classica: Debussy, Clair de Lune. Credo di aver sempre pensato al mare, (durante questi miei gesti) alla luna alta sopra il mare, nel cielo notturno la luna visibile e grande, sotto l’acqua del mare, la sua massa d’acqua. Successivamente mi è venuto in mente un termine, una parola: ambizione.  Si, mi servirebbe più ambizione..o almeno un po’ di questa.. per comporre un guardaroba nuovo.  Mia madre mi ha spesso rimproverata di non averne,  ormai, non lo fa più, questo è stato un rimprovero una volta, un vecchio rimprovero, che fa parte dei ricordi della mia giovinezza/adolescenza. Ma credo faccia ancora breccia in me, qualche parte di me è consapevole che l’ambizione che non ho..che non ho mai avuto, è un difetto persistente, che perdura e si ripercuote ora come lo farà domani, sulla mia vita.  Insomma sto parlando solo di un “guardaroba”. Non di un corso di studi da seguire e terminare, non di un lavoro da ottenere con un reddito medio-alto.  Solo vestiti, abiti, cose che coprono il corpo, fanno una loro sola funzione, cos’altro? Sono impegnata con il cambio stagione: si deve essere compreso…?

Ieri non sapevo perfettamente, o non sapevo proprio per nulla, a dire il vero, quale genere di sentimenti si aggirassero nella mia mente, che stato d’animo avevo? Che cosa sentivo profondamente in me? Così ho preso fra le mani un libro che parla di Psichiatria, di un medico che svolge il suo lavoro in un reparto di questo settore a Genova, perché sapevo già di potervi trovare, tra le sue pagine, ogni sorta di sentimento, di emozione, e  di poterne così identificare, forse, anche il mio preponderante di umore-stato emotivo. Nel libro: L’arte di legare le persone – si trovano una folta gamma di emozioni, provate dai pazienti in cura.

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“Chi è triste esce poco di casa, e spende meno di chi è allegro. L’ideale per la società dei consumi è tutti allegri e nessuno triste. La tristezza è uno stato mentale eversivo.”

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“Chiara tu ti senti sola. E’ agosto, la vallata è tutta in amore.
Non serve a nulla chiudere gli occhi, turarti il naso, tapparti le orecchie. Abbagliante è l’estate. Non sai dove andare.
La voglia di vita del mondo ti uccide”

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“A conoscere qualcuno si hanno dei doveri. Meglio non conoscere nessuno”

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“Io seguo più pazienti che posso, per non affezionarmi troppo a nessuno”

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“Il mare è come il tuo cane.
Se ti avvicini, ti lecca e ti salta addosso.
Poi prende a giocare andando avanti e indietro, saltella di qua e di là.
Se gli getti un pezzo di legno te lo riporta.
Quando ti allontani, non smette di scodinzolare e di chiamarti uggiolando.
Prova a sentirti solo, con un mare così.”

Tratto da: L’arte di legare le persone – P. Milone

Oggi e anche in parte già ieri, ho assistito all’accaparramento dei generi alimentari più differenti fra loro, rispettivamente all’interno di un supermercato,  di  un panificio, e  di una pasticceria. Anch’io partecipavo ed ero parte attiva nella volontà di questi atti di rifornimento di alimenti in vista dei 2 giorni di festività.  Ma in più,  io vi posso riferire e rivelare ciò a cui stavo pensando nel momento preciso di queste mie spese, di questi acquisti nei tre negozi sopra elencati…sognavo di essere al mare, a piedi nudi sulla sabbia tiepida, mentre le onde scorrevano e fluivano davanti a me.  Mi sono regalata pure un oggetto, una candela blu, dal profumo di brezza di mare: cedro marino. Il nome mantiene le promesse , e la candela una volta accesa diffonde un aroma  gradevole, che ricorda il profumo del mare. Mentre sentivo questa brezza olfattiva marina, cercavo di sistemare un mio armadio di casa e facevo un altro sogno, un ulteriore. Mi vedevo passeggiare sul ponte dei draghi presente nella città di Lubiana, non so per quale motivo, ma mi è nato spontaneamente il desiderio di visitare questa capitale, di andare in Slovenia. Mi piace varcare dei confini, almeno in modo immaginario, o immaginativo?  Buona Pasqua.

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“Si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico.”

L’impiego della manipolazione psicologia in campo politico non è, naturalmente, una scoperta degli ultimi anni, né, a dire il vero, del ventesimo secolo. Napoleone istituì un organismo di stampa e propaganda al quale diede il nome, forse in un momento di buon umore, di Bureau de l’Opinion Publique. Suo compito era di fabbricare su ordinazione dei movimenti d’opinione. Perfino in Machiavelli si possono trovare interessanti spunti in tal senso. La manipolazione del pubblico da parte di un tiranno, data una società irreggimentata e controllata, non è impresa difficile, e può essere condotta con mano più o meno pesante, secondo i gusti.  Il vero problema nasce allorchè si tratta di operare efficacemente sui cittadini di una società libera, i quali col voto possono detronizzarvi, ignorando, se lo desiderano, tutte le vostre sollecitazioni e negandovi il loro appoggio. In questo tipo di situazione, la manipolazione politica e la persuasione di massa dovettero attendere, per riuscire veramente efficaci, l’arrivo dei manipolatori di simboli.  Costoro non rivolsero la loro attenzione al mondo politico fino al 1950. Poi, nel giro di pochissimi anni, che culminarono con la campagna presidenziale del 1956, essi introdussero nella vita politica americana dei mutamenti addirittura sbalorditivi.  A tal fine, si servirono a piene mani degli studi di Pavlov sui riflessi condizionati,  degli studi di Freud sull’immagine paterna, della teoria di Riesman sull’elettore americano come spettatore- consumatore di politica, e dell’analisi del mercato di massa condotta dall’agenzia Batten, Barton, Dustine e Obsorn

etc etc

V. Packard

E se fossi “narcisista”?        (perchè ho bisogno di sentire amore per sentirmi viva??)

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(Io sono colui che muore quando non è amato)  Vaslav Nijinsky

L’oracolo sentenziò così stamattina:

“Nutrite l’anima con musica, danza e magnifiche opere d’arte.  Spendete i vostri soldi per comprarvi qualcosa, che vi stia bene e vi doni”  Arte-musica-meditazione!”

Perciò, seguendo il consiglio soprascritto,  non appena sono uscita di casa, ho fatto degli acquisti, ovvero mi sono comprata degli occhiali da sole. Naturalmente questi occhiali da sole, avevano inciso sopra un loro nome specifico, la loro “marca”…di appartenenza. Questo titolo/marca…era, anzi è: Havana.

Questo nome… purtroppo mi ha ricordato che simili occhiali da sole, dovrebbero essere indossati in località assolate, con spiagge, o panorami artistici.

Come Cuba, Santorini, Maiorca, Lisbona, Siviglia, Antibes, Amalfi etc ecc

E’ una concatenazione terribile per me..un invito allo sperpero monetario…delle finanze mie..(che non ho…ahimè) ahahaha

ah ah ah

Niente, mi riposo. Bye.

(leggerete sempre cose assai tediose in questo blog, vi avverto)

Se per dormine non vi basta appoggiare la testa sul vostro morbido cuscino,  e infilarvi nelle avvolgenti lenzuola del letto, mentre ripercorrete con il pensiero i fatti avvenuti nella giornata ormai finita, ma dovete far ricorso ad altri espedienti per prendere sonno, abbiamo qualcosa in comune.  Oltre a bere il classico bicchiere di latte caldo preludio alla preparazione del mio riposo notturno (probabilmente dovrei correggerlo con della crema al whisky?), quando sono disperata poichè  Morfeo non mi accoglie nel suo maestoso regno di sogno, ascolto un video asmr…ovvero della gente che sussurra on-line su Youtube…che parla con una tonalità bassa di voce. Alcuni non sopportano tale “prestazione” artistica, altri invece l’apprezzano. Io faccio naturalmente parte della seconda schiera di persone. La youtuber che preferisco in tale attività si chiama in arte -Latte Asmr – deve essere di nazionalità coreana, ma non ne sono del tutto certa. E’ una vera e propria maga dell’asmr, tra l’altro mi piace la lingua inglese che utilizza durante i suoi video. Quasi ogni volta si cala in una tipologia di differente video asmr,  i quali comunque sono tutti quanti accomunati  dal fatto di offrire un subitaneo relax mentale allo spettatore. Ammiro l’applicazione e lo studio con il quale crea e inventa i suoi video. In realtà ammiro più in generale tutte le persone che sono riuscite ad applicarsi costantemente in qualcosa, che sia un’attività pratica, che sia un lavoro, uno studio o una relazione. Credo di non essere mai applicata doverosamente in nulla (ecco faccio un clamoroso mea-culpa), né in ambito di studi (ho abbandonato 3 facoltà universitarie!) né in ambito professionale e di vita privata. Questo vuoto che ora vedo e sento nella mia vita, ritengo di averlo certamente provocato io stessa. Per il momento preso atto di ciò, e della disapprovazione verso il mio comportamento, mi impegno a mutare la mia relazione con il mondo circostante. Mi impegnerò e lotterò per avere dei risultati. Seguirò il piano (già) iniziato fino al suo termine e ne aggiungerò altri…(di piani) Non ne lascerò nessuno (di mia sponte) e non avrò un atteggiamento arrendevole o fatalista.

Qui sotto un ulteriore brano tratto da “Memoriale del convento” di J. Saramago