Il tedio in compagnia di passività e pioggia 

“La causale apparente, la causale principe, era si, una. Ma il fattaccio era l’effetto di tutta una rosa di causali che gli eran soffiate addosso a molinello (come i sedici venti della rosa dei venti quando s’avviluppano a tromba in una depressione ciclonica)”  Lezioni americane – I. Calvino

Ho avuto la conferma di una mia particolare insofferenza verso particolari evenienze o circostanze alle quali ho dovuto sottostare   , a scapito della mia tranquillità interiore. Queste situazioni mi hanno fatto comprendere con ancor maggiore convinzione che non mi piace la passività. L’essere passiva di fronte a scelte che possono cambiarmi l’esistenza e sperare nell’abilità di altri e nelle capacità di comprensione proprie di altrui personaggi… non mi allieta, non che mi faccia completamente disperare…ma non mi rende nemmeno tranquilla. Mi sento in bilico, così come questa primavera, che non riesce a convincersi nel trasportare la zona nord d’Italia verso l’estate.  Questa attuale primavera che non mi ha mai veramente riscaldato  l’epidermide e tutte quante le povere ossa che ho,  e questa è la seconda cosa della quale non riesco a farmene ragione, l’altra cosa che non tollero:  trovarmi nella primavera più piovosa e  capricciosa nei suoi improvvisi rovesci temporaleschi e di vento, che abbia modo di ricordare…!    Per allontanarmi da questi pensieri pieni di risentimento verso il tempo e lo spazio in cui mi muovo…passiva… e speranzosa in balia dei e-venti.. (ma forse esagero un po’..), ho cercato aiuto nella lettura, che è l’esperienza che mi tranquilizza, mi nutre e mi rivitalizza al contempo.   Riporto, sia sopra, che sotto, stralci di due mie solitarie letture: la prima proviene da un libro di Calvino, la seconda da un libro di Tonelli. Buona domenica.

“Siamo qui da pochi milioni di anni, a vivere esistenze di durata infinitesima rispetto ai cicli di qualunque processo cosmico di rilievo; abitiamo un tiepido pianeta roccioso, ricco di acqua e circondato e protetto da una confortevole atmosfera e da un benevolo campo magnetico i quali, come magiche coperte che assorbono i raggi ultravioletti, ci schermano dagli effetti devastanti dei raggi cosmici e degli sciami di particelle. La nostra stella-madre, il Sole, è una stella di media grandezza e abita una regione molto tranquilla e piuttosto periferica della galassia che ci ospita. L’intero sistema solare orbita lentamente, si fa per dire, a 26.000 anni luce di distanza dal centro della Via Lattea. Una distanza di sicurezza, perchè lì si annida  un mostruoso buco nero, Sagittarius-A, un oggetto pesante quattro milioni di masse solari, capace di distruggere migliaia di stelle intorno a lui.”  (Genesi – G. Tonelli)

ultima modifica: 2023-05-14T09:53:12+02:00da Arianna1921

2 pensieri riguardo “”

  1. E ho l’idea che noi siamo diventati algoritmi di casualità note più agli altri che a noi stessi e questo potrebbe quasi corrispondere all’obsolescenza programmata degli umani…

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