(Leggendo in inglese)

La differenza di pronuncia tra il nome “Maine” stato degli Stati Uniti…- e la pronuncia dell’aggettivo -main- ovvero principale, maggiore, più importante etc…qual’è ? Dove risiede esattamente!

Questo non è certo tra gli  interrogativi  più importanti e pressanti della mia vita, ma al momento è ciò che staziona nella mia memoria, eh si,  spesso ho in mente soltanto delle sciocchezze oppure osservo cartoline dipinte con immagini simboliche  (come questa sottostante!)

cartesogni

 

 

 

 

 

L’importanza di… (nome di qualcuno o di qualcosa, specificare)

Probabilmente le cose importanti le eludo, le sorvolo, cerco di pensare che non esistano affatto, visto che tanto nella vita è tutto infinitamente aleatorio, ovvero mi sembra che viviamo, nella maggioranza dei casi, senza sapere con certezza che tipo di esseri siamo (religiosi/divini? , di origine extraterrestre?, l’evoluzione perfezionata di una scimmia?) e che cosa ne sarà dei nostri progetti e del futuro che pianifichiamo.. dunque perchè definire importante qualcosa rispetto a qualsiasi altra?

Eppure effettivamente nella vita queste divisioni le compiamo, prediligiamo delle azioni rispetto ad altre, degli eventi a cui  partecipare, e la presenza di  alcune persone a discapito di altre. Quindi questo mio modo di fare potrebbe essere deleterio a lungo andare? Questo mio lassismo decisionale…il mio adeguarmi sul momento.. alle cose che succedono, senza nutrire delle vere aspettative future. Coltivo i miei sogni? (N0…) Non li voglio nemmeno pensare…(li sorvolo…)

Questa riflessione o evidenza( su me stessa) è sorta da una banale pianificazione di un viaggio, nel susseguirsi delle spiegazioni e dettagli delle escursioni, venivano individuati dei punti chiamati – principali- In pratica si specificavano i luoghi, le piazze e i monumenti principali della città meta della gita. Difatti ogni città ha i suoi luoghi più importanti, le attrattive di maggior rilevanza, e così ogni esistenza deve avere uno o più punti luminosi da raggiungere, delle salienti stelle d’orientamento.

(Troppo poetica?    Posso esserlo ancora di più: il mio cuore corrisponde a stelle che non ne vogliono sapere di me!)…I miei sogni…mi eludono! (ahahah)

l’ambizione di fare
compagnia all’invisibile
tempo che devo rincorrere
con le muse
creature irreali

*
Cerco un’apertura idonea per iniziare questa mia introspezione scritta
senza trovarla, ho solo pensieri che mi circolano alla rinfusa in testa
da più giorni, e finalmente li guardo in faccia, li ascolto.
Non so se è importante farlo adesso, ma prima o poi sarebbero arrivati
e avrebbero voluto avere la mia attenzione, una disponibilità più aperta.
E’ da un po’ di tempo che rifletto silenziosamente, tra me e me, sopra quali siano dei miei limiti, quali sono quelli ai quali devo prestare attenzione ora, personalmente? Varcare i propri limiti, spingersi oltre può essere considerato o enfatizzato come fatto coraggioso, in alcuni
settori e frangenti è indice di uno spirito intraprendente e una mente lungimirante, in altri è imprudenza, cattiva gestione delle proprie risorse, energetiche, emotive e perchè no, finanche finanziarie…se si prendono in considerazione delle cose più prosaiche.
Per quanto mi riguarda temo di farmi condizionare troppo dalla mia indole di base, melanconica in autunno ed inverno… e dal mio desiderio di fare sempre ciò che è più logico, razionale, accontentando più ciò che mi viene richiesto dall’ambiente in cui vivo, piuttosto che da ciò che sento o avverto. Posso rischiare la felicità così, immettendomi nella condizione opposta: l’infelicità.

“Siviglia è certamente una città degna di una lunga visita. Nei due giorni che fummo là potei solo dare  un’occhiata ad alcuni degli edifici maggiori, e notare soltanto qualche tratto della vita degli abitanti. Quest’anno o l’anno prossimo o dopo, ci tornerò. E’ senza dubbio una delle città più belle che abbia mai visto; e soltanto una generale diffidenza verso i superlativi mi impedisce di dire la più bella. Non cominciai nemmeno ad impadronirmi della topografia della città, e ora la ricordo in una serie di immagini isolate da lanterna magica.

La cattedrale è magnifica, una delle più belle d’Europa; una grandiosa chiesa gotica piena di sculture superbe…nascoste in angoli bui e dietri cancelli metallici. All’esterno della cattedrale c’è un grande patio, un tempo cortile di moschea, dove è appeso un coccodrillo impagliato mandato ad Alfonso X il Saggio dal Sultano d’Egitto, con la richiesta della mano di sua figlia.

Il palazzo dell’Alcazar è un gioiello, con delicati intagli lignei, stucchi simili a merletti e bellissime piastrelle orientali. I giardini dell’Alcazar, con padiglione, grotta artificiale e fontane, non possono non deliziare l’occidentale più incallito.

L’altro degli edifici di maggior fama è la Giralda, una torre quadrata costruita in mattoni romani; era originariamente il minareto della moschea, ma i cristiani vi aggiunsero la cella campanaria e il lanternino con la Statua bronzea della Fede. Durante la nostra visita la torre era illuminata da riflettori, in onore della Esposizione ispano-americana.”   Da “Etichette” di E. Waugh

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I want to book a flight to …Siviglia –  (Vorrei prenotare un volo..)

Chiedermi che cosa voglio, ho smesso di chiedermelo seriamente da quando ho compreso che con molta probabilità non posso raggiungerlo, od ottenerlo.
Vorrei avere ancora la voglia di guardarmi allo specchio ogni mattina
con un cuore colmo di speranza, come lo avevo una volta, anche soltanto 4 anni fa.
In fondo non sembrano poi molti vero…4 anni? A me sono sembrati macigni.. soprattutto gli ultimi due dei quattro. Sono stata male fisicamente e poi emotivamente –
ho compreso l’indifferenza e l’egoismo umano, ho provato un profondo distacco dall’umanità intera, a livello ampio e generale, e  poi verso quella più vicina e confidenziale.  Fortunatamente ho ancora della voglia di sognare, difatti questa non si è esaurita, certo l’idea concretizzare i progetti che vorrei vivere è pari allo zero, mentre prima li pensavo apposta con l’idea di renderli effettivi. Un bel divario-differenza, no?

Ad ogni modo, dato che adesso mi basta sognare…ecco quello che sto sognando attualmente: partire per Siviglia.  Vedere Siviglia!  Visto che ho letto in un libro, diversi anni fa, e l’ho ricordato or ora… che…Siviglia è forse la città più bella al mondo (lo afferma Evelyn Waugh –  con una frase nel suo libro”Etichette”), mi piacerebbe poter concordare con lei oppure smentire la sua affermazione. Ma senza appoggiare i miei piedi nelle strade della città spagnola mi sarebbe impossibile (si, con l’intelligenza artificiale…internet.. potrei fare un tour virtuale del luogo ma non sarebbe come respirarne l’atmosfera) Quindi ora mi accingo a fare un piano preparatorio per visionare al meglio una città che non vedrò mai nella vita (ah ah ah). Fare un elenco delle attrattive più avvincenti della città, i monumenti: cattedrali, piazze, giardini e un museo del Flamenco…

D’altronde ho letto anche, proprio poco tempo fa, qualche ora per l’esattezza, questo : “La letteratura è una gran medicina: ci fa dimenticare noi stessi.” Questa sentenza mi sembra davvero veritiera, mi sono persino dimenticata del freddo di questa mia città del nord Italia dove vivo, pensando alle città del sud della Spagna…calde e con balli coinvolgenti.

Buenas tardes da un luogo bello e caldo della mia fantasia…

a lovely place…Siviglia