Ho ideato un altro video, per tenermi almeno impegnata trenta minuti all’incirca, dato che non faccio altro che piangere, o tentare di mangiare… e pregare.  La situazione è sconfortante per me. Ho comprato un regalo di Natale per me stessa: un libro che è un itinerario di luoghi che custodiscono dei misteri.  Quello che leggerò qui sotto tratta del quadrato ” Sator Arepo Tenet opera rotas”.

 

 

 

 

Sicuramente domani e il 26 mi sentirò sola, più sola di oggi, poichè oggi la vigila 24 Dicembre mi sono immersa nella folla pre-natalizia, mentre domani non potrò farlo, difatti  le persone si rinchiuderanno all’interno delle loro case con i loro affetti più cari, così come il 26, mentre io rimarrò sola come ogni anno, con mia mamma. Non dovrei lamentarmi perchè mia mamma è stata il faro e il pilastro di queste mie giornate, nelle quali vinta dall’angoscia, mi sarei fatta morire di inedia senza di lei, non avrei cucinato, non mi sarei alzata dal letto o da una sedia. Se non ci fosse stata, non avrei fatto niente. Questo mi preoccupa e mi spaventa. Trovo di non avere la forza di carattere, di spirito e la voglia di vivere la vita che ho.

Istantanea

Mi è capitato, mentre camminavo per la strada nella città dove abito, di scorgere attimi di tristezza o di pianto sul viso di persone sconosciute.  Mi è naturalmente dispiaciuto sul momento (soprattutto  per le lacrime)e immagino che avessero in mente pensieri molto tristi, chissà se erano anche giusti oppure erano convinzioni del tutto erronee.  Me lo chiedo  poichè oggi io stessa mentre camminavo per le vie del centro storico della città, avevo sul volto tristezza oltre ad un viso costantemente prossimo al pianto. Sono uscita per distrarmi dai pensieri che ho in testa, ma non ci sono riuscita. Nonostante le luci natalizie, le musiche armoniose di Natale, di festa, non sono riuscita a togliermi di dosso tutte le cose negative che penso, che credo. Mi domando se siano giuste, se ho in mente pensieri che saranno poi veri, oppure se mi sto preparando soltanto al peggio.  Neppure il “mangiarmi” la città con gli occhi, e rendermi conto di quanto io le sia davvero affezionata a questa mia città,(non ti rendi conto di certe cose, quando non hai nulla di tragico addosso) mi ha allontanata da pensieri tremendi, dal dolore e dall’angoscia. Confido almeno di poter fare dei sogni… dei viaggi onirici più leggeri, che mi facciano provare gioia, perchè ne avrei proprio necessità. Forse avrei pure la necessità di dimenticare gli ultimi 3 anni della mia vita,  ma non è possibile…vero?

E’ il primo video che creo e pubblico, in cui parlo, più o meno a ruota libera, se lo guardate abbiate comprensione per quello che udirete…l’ho registrato per tenermi impegnata mentalmente, perlopiù e …”deliziare” voi (ah ah ah)

Appena mi sveglio inizio a piangere, ecco un buon motivo per il quale non cercare malattie di cui si può essere affetti o di cui ci si crede davvero affetti, attraverso il web. Ormai sono dentro ad un incubo.

Ho cercato di alleviare la tensione e pensare ad altro, ho cercato nella mia mente alcuni dei momenti più belli della mia vita, e mi è venuto subito in mente questo:

Ero alle superiori, alle scuole Orsoline, con le mie più care amiche e compagne di classe, tra una lezione di latino e una di filosofia o di letteratura italiana, scherzavamo, mangiavamo le patatine o quei tramezzini con dentro la maionese. Attaccata ad una parete dell’aula era appesa la cartina geografica del mondo. Una suora, la madre superiore, una bravissima e dolce donna che è purtroppo morta proprio quest’anno,  varcava la soglia della porta per farci una lezione di psicologia. Era una tra le più pazienti e buone insegnanti,  generosa anche nel dare i voti. Credo di aver preso addirittura un 8 e un 8- con lei, in questa materia.

Ho appena scritto questo (qui sotto) sul mio profilo facebook, pensate che abbia fatto bene? Oppure no? La verità è che credo di aver bisogno di qualcuno con cui poter parlare, e che mi ascolti…24 su 24, troppo per mia mamma – ho bisogno di un aiuto psicologico anche per quanto riguarda gli esami che dovrò affrontare e tutto il resto, già da oggi – sono sottopeso e ho anche un po’ paura di mangiare, oltre che di non mangiare, di camminare o di non camminare,  di pensare o di non pensare e di qualsiasi cosa insomma. Sono pesante, e lo so.

Buongiorno a tutti, da quando ho fatto il vaccino anti-covid nel Luglio del 2021, dal giorno dopo ho cominciato ad avere sintomi e problemi nel lato sinistro del mio corpo (mandibola e collo), ma soprattutto ho cominciato a non riuscire più a mangiare (cose solide) disfagia è il termine medico. Per mandare giù un pezzo di cracker devo difatti sempre accompagnarlo con un frullato di verdure. Anche un biscotto per riuscire ad ingoiarlo devo “assumerlo” con tè, camomilla o latte. Ogni boccone va giù nella mia gola/esofago solo con l’aiuto di una sostanza fluida. Non ne posso più, ora ho solo 41 anni. Quello che immagino mi si prospetti non è piacevole. Mi sento sazia in fretta, difatti, e il cibo, nonostante lo accompagni con acqua (the, camomilla, o frullati di verdure etc) sembra rimanermi in gola, o ritornarmi su, in una specie di rigurgito. Ho cercato di far finta di niente, mi sono tormentata e ho pianto da sola, ma ora credo di dover fare qualcosa. Ho prenotato una gastroscopia per Gennaio e ho una visita subito dopo dal gastroenterologo. Difatti credo di avere un problema all’esofago. Acalasia esofagea, quello che più temo. Mi dispiace molto per coinvolgere diverse persone, che se leggeranno troveranno magari il mio sfogo stupido o inutile. Ma io mi sento davvero triste e non so cosa fare.

Quando si sta male la vita perde ogni colore, anche il sole fuori dalla mia porta-finestra di casa mi sembra inutile: una sola cosa ho nella mente (o quasi) la possibilità di avere una malattia chiamata: Acalasia esofagea. E’ una malattia relativamente rara, ma ora credo possa avere più incidenza, adesso capisco davvero il significato di certe pubblicità sulle malattia rare, le quali dicono e narrano che cercare di capire se si è affetti da queste, è paragonabile ad un ciclone che si abbatte sopra chi le sente addosso o a tutta la famiglia intorno. In realtà non so cosa fare, mia mamma, l’unica persona con la quale convivo si rifiuta di considerare l’idea stessa, e la capisco pure io, da un lato di me lo rifiuto, ma poi mi trovo con davanti la problematica di come fare per inghioiare un biscotto (prima del 2021 non mi facevo nessuna domanda davanti ad un pacchetto di biscotti, li mangiavo tranquillamente, due tre, senza il supporto di alcun liquido…ora no) Scusate la scrittura poco chiara e un po’ confusa, ma sono scossa e arrabbiata. Dal giorno in cui ho fatto il vaccino anti Covid nel 2021, la mia capacità di alimentarmi è cambiata, da un giorno all’altro. Questo è quanto, sono stanca fisicamente e psicologicamente, la tentazione forte è di lasciarmi morire, senza affrontare esami, dei quali solo l’idea mi sembra una tortura: gastroscopia, radiografia con bario e manometria. Ma ormai guardo l’ora dei pasti canonici con ansia e quasi terrore, mentre prima di quel maledetto giorno erano una piacevole consuetudine.  Mi sento estremamente sola, non so che cosa fare, qui a Piacenza non ci sono centri idonei. Il tempo che passa non è a mio favore.

Dunque caro Blog Aggiornamenti a te dovuti

sulle mie condizioni: ho mangiato una piccola briosche e un biscotto con miele e tanta camomilla, ma forse dovrei continuare con del Lexotan (come se piovesse) Anzi piove proprio ora nella mia vita. E in fondo non credevo che la scontentezza generale della propria esistenza potesse incidere, a lungo andare, anche sul corpo, ma dato come reagisco, con tanta preoccupazione e angoscia per qualunque imprevisto di percorso…(devo supporre di si) Probabilmente i miei nervi e muscoli sono tesi come la mia mente/psiche, o quello che ho in testa insomma. Domani inizio la cura per il reflusso gastrico che mi ha dato il medico, qualcosa migliorerà.  Buona serata.