Siamo più importanti delle piante e degli animali?  (il sottotitolo potrebbe essere: sono carente di ferro..)

Forse la cosa più significativa che ritengo di dover scrivere ora qui sopra, è che stanotte ho fatto un sogno nel quale compariva una statua della vergine Maria. Questa statua muoveva gli occhi, ovvero li socchiudeva e li riapriva e io sapevo che proprio questo gesto, questo movimento equivaleva ad una risposta, ad un si che mi diceva. La domanda che le avevo posto, mentre mi trovavo in piedi davanti a lei, era questa, che segue:  gli uomini (intesi come esseri umani!) sono più importanti delle piante e degli animali? Lei mi rispondeva in modo affermativo, come ho già scritto e anticipato nelle righe sopra.  Ma davvero tra tutti gli interrogativi che potevo porle proprio questo dovevo scegliere?  Credo di essere stata un po’ suggestionata da certi pensieri che ho avuto in mente durante alcune lunghe giornate di Gennaio… Una conversazione con mio papà mi è rimasta impressa (probabilmente perchè non ne sono mai avvenute tante), in una di queste sosteneva che:   anche noi esseri umani…siamo cose della Natura.  Nonostante attualmente siamo immersi nel progresso della tecnologia,  della tecnica, dell’informatica,  della meccanica, della medicina…

Suppongo di esserne dimenticata,  e di essermi allontanata dalla concretezza della realtà umana. Troppa tecnologia, troppi pensieri che non contemplavano le basilari esigenze dell’umanità in genere. Come quelle di avere un nutrimento idoneo per mettere in moto il corpo. Ho dimenticato che molte delle specie viventi, compresa l’uomo, è onnivora per natura, e che ha bisogno di diversi approvvigionamenti alimentari, anche se taluni possono essere contrari  alla mia etica…di amante degli animali, o del non voler provocare alcuna sofferenza a nessun creatura vivente.

Fotografando libri ..non miei…       (Gli angeli e i neuroni…insieme)  Purtroppo non ho avuto il tempo di leggerlo (sembrava interessante mentre lo sfogliavo!)

libro

AAA. Principe azzurro cercasi…

Sono sotto l’influsso benigno di una visita che ho compiuto, insieme a mio papà, che mi ha gentilmente accompagnata, in un casa dove ho respirato la stessa aria di una famiglia felice.  I componenti di questa famiglia sono amici di mio padre, e io me ne sono affezionata, perchè sono stati entrambi accoglienti e di una delicatezza unica. Sono una coppia, dei coniugi, e si assomigliano nel profondo, nonostante qualche differenza di superficie si può trovare in loro, a guardarli bene.

Ho compreso che mi manca una famiglia, qualcuno che mi conosca profondamente e che io stessa possa “percepire” di conoscere in ugual misura. Finora ho sono due punti importanti nella mia vita: mia mamma e mio papà (da poco ritrovato).

Sento che la mia vita ha poco significato senza qualcuno da poter chiamare: famiglia. Qualcuno che abbia voglia di ascoltarmi e che io abbia il desiderio di sentir parlare,  di raccontarsi a me.

Perciò è aperta ufficialmente la ricerca all’uomo dei miei sogni/ o amico dei miei sogni, che deve avere queste caratteristiche:

Avere un buon cuore, essere sensibile, amare la lettura, non importa il lato esteriore (io non sono bella per niente! e non mi trucco più!), essere di Piacenza (perchè io non desidero spostarmi).

(La vignetta/ immagine sottostante è ironica…eh!)  ah ah ah

21grammi

Da dove inizio?  Non lo so, a dire la verità. Innanzitutto con il dire che sono stata da un medico che è stato notevolmente empatico, e mi ha ascoltata. Prima di tutto è stato una persona comprensiva.  Mi rendo conto di essere un peso notevole per mia madre o per chiunque, colleghe di lavoro che hanno a che fare con me, sono sempre stata una ragazza/donna allegra, di buon umore, serena. Ma ora sto male fisicamente, ho un ritorno di saliva acida in bocca, un bruciore di gola presente spesso. Questo flusso mi spaventa come la disfagia. Ecco che cos’è la disfagia: mastichi, mastichi e poi è come se ti fosse inibito l’atto della deglutizione, come se ci fosse un blocco. Sarà stress? Sarà (più probabilmnete) che le cellule neuronali “addette” all’atto della deglutizione sono stata danneggiate (da un virus o da una reazione autoimmune?) e non funzionano più.   La cosa peggiore è che posso mangiare poco, e che ogni volta non è più un meccanismo semplice come prima, ma è faticoso. Sono stanca.  Almeno ieri ho visto mio padre e sono stata in automobile con lui fino al mio paese di nascita, dopo anni e anni che non ci mettevo più piede. Mi sono commossa vedendo la mia ex scuola elementare e media, e mi sono commossa a stare con mio padre. Ho scoperto che mi manca, spero che non mi abbandoni perchè ho bisogno di lui, quanto di mia madre. Vorrei tornare indietro e non aver mai fatto quella dannata vaccinazione, da quel momento sono stata malata, e sola senza sapere che cosa ho.