Parole e paragrafi trascritti dal libro:  Tipi psicologici  – Carl G. Jung

La donna introversa

Comincerò a menzionare i punti principali della descrizione di Jordan presenta del carattere donna-introversa:

Comportamento tranquillo, carattere difficile da decifrare, all’occasione critico e finanche sarcastico; sebbene talora soggetta a manifestazioni di malumore assai evidenti, non è né capricciosa né irrequieta, non è criticona, nè censorious (ovvero ipercritica) e neppure una seccatrice. Diffonde la pace intorno a sè, e svolge inconsciamente un’azione consolatrice e risanatrice. Ma al di sotto di questa superficie sonnecchiano affettività e passioni.  La sua natura sentimentale giunge lentamente a maturazione. Con il progredire dell’età il suo carattere acquista in seduzione. Essa è sympathetic cioè comprensiva e compassionevole…In questo tipo si trovano i peggiori caratteri femminili. Esse sono le matrigne più crudeli. Sono si le spose e le madri più amorose, ma le loro passioni e i loro affetti sono così forti da travolgere la ragione. Amano troppo, ma odiano anche troppo. La gelosia può farne delle belve (??). Solo nell’intimità essa rivela i suoi pregi e le sue deficienze, mostra la ricchezza del suo cuore, le sue pene e le sue gioie Dimentica con facilità gli altri, e perde con altrettanta facilità la nozione del tempo. In società non cambia atteggiamento a seconda dei diversi ambienti. Nella vita domestica come in quella di società non ha grandi pretese e si accontenta di poco. Dà spontaneamente i suoi giudizi di consenso o di lode. Ha il dono di tranquillizzare o di incitare. Sente compassione per tutti i deboli, sia essi uomini o animali. E’ mite e tollerante nei suoi giudizi. Quando legge cerca di afferrare il pensiero più intimo e il significato più riposto, è perciò capace di sciupare il libro con segni di matita e note marginali e di rileggerselo.  Jung nelle righe seguenti a questa definizione afferma che il quadro descrittivo di questa tipologia di donna è poco approfondito nella descrizione della vita interiore e contemplativa del soggetto in questione, ed è troppo menzionato invece il lato sentimentale.

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L’uomo estroverso

Dell’uomo estroverso Jordan afferma: Imprevedibile e vago nel suo atteggiamento, con tendenza a instabilità di umore, ad affaccendarsi a vuoto e convulsamente, all’incontentabilità e alla smania di emettere giudizi, giudica tutto e tutti in modo sfavorevole, sempre soddisfatto di se stesso. Quantunque il suo giudizio sia spesso sbagliato e i suoi progetti falliscano, pure egli ha in essi una fiducia sconfinata. Egli ha una formula precisa  per tutto ciò  che gli si presenta: o la cosa non è vera, oppure essa è nota da molto tempo. Nel suo cielo non vi è posto per due soli; ma se ve n’è un altro oltre a lui, allora egli diventa un martire. Egli è precocemente maturo. Ama dirigere, spesso è sommamente utile alla società. Se fa parte di una commessione di beneficenza si interessa in egual modo alla scelta di una lavandaia e all’elezione del presidente. Nella società egli è sempre presente, con tutte le sue forze, costante e fiducioso in sè stesso. Egli è sempre alla ricerca di nuove esperienze, perchè l’esperienza gli giova. Preferisce essere il presidente noto al pubblico di una commissione di tre membri, anzi che l’ignoto benefattore di tutto un popolo.  Di rado avanza nuove idee o apre nuove vie; ma è rapidamente in grado di seguire, di comprendere, di applicare e di eseguire.  La sua vita è per lo più caratterizzata da moralità, sincerità e principi ideali, ma talvolta il desiderio di ottenere un effetto immediato lo mette in difficoltà. Quando accade che in una pubblica riunione egli sia inoperoso, non abbia cioè nulla da proporre o da sostenere o da richiedere o da obiettare, si alzerà ugualmente e se non altro chiederà che si chiuda una finestra a causa della corrente, o meglio che se ne apra una per far entrare più aria: perchè egli domanda insieme molta aria e molta attenzione . E’ sempre portato a fare ciò che nessuno gli ha chiesto di fare. E’ convinto che gli altri lo vedano come lui desidera d’esser visto, e cioè come uno che giorno e notte pensa al bene del suo prossimo. Dopo una giornata di lavoro, ha bisogno di una serata frizzante, a teatro, a concerto, in chiesa, al bazar, a un pranzo, al club o in tutti questi luoghi insieme….(??)

Letture delle Pagine  160- 161 e 167- 168 intrapresa non senza esserne a tratti divertita,  e in altre parti in disaccordo o talvolta concordare. Nelle pagine seguenti ci sono anche le descrizioni dell’uomo introverso e della donna estroversa. Io ritengo di essere una donna di tipologia introversa (ma non in base alla descrizione sopra riportata qui…) perciò ho preferito trascrivere questa descrizione, per tenermi sotto- osservazione…!

 

ultima modifica: 2024-06-16T15:36:42+02:00da Arianna1921

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