Giuseppe morto in solitudine nelle campagne di Tivoli

Quello che ho scritto nel post precedente sugli insegnamenti dei genitori ai figli e del lavoro che dicono sia quello più impegnativo di sempre, da sempre, ovvero proprio quello del crescere un bambino – mi ha richiamato alla mente un articolo che mi è capitato di leggere qualche giorno addietro. L’episodio narrato sul giornale on-line mi ha lasciato un po’ scossa. Viene premesso, prima della narrazione del fatto, che si tratta di un dramma della solitudine. Difatti racconta proprio di ciò. Un anziano residente nelle campagne di Tivoli, dopo essere uscito dalla sua abitazione (in un posto un po’ isolato, presumo, dato la campagna citata come luogo di dimora) caduto a terra, e rimasto ferito, non in grado di muoversi più da solo, è morto di stenti, di fame e di sete. E’ stato trovato dopo una decina di giorni, dal proprietario della casa nella quale viveva. Nessuno ha trovato il suo corpo, nessuno lo ha aiutato. E soprattutto nessuno l’ha cercato. A volte, temo, che se non riuscirò a diventare più “socievole” e a costruirmi dei veri rapporti d’amicizia, autentici e duraturi nel tempo, potrei finire in questo modo la mia vita.

ultima modifica: 2022-08-02T19:57:26+02:00da Arianna1921

7 pensieri riguardo “”

  1. Può essere che sia perlopiù la solitudine esistenziale a portarci su siti come Libero o altri simili social network. Nonostante abbiamo anche vere relazioni umane di amicizia cerchiamo una condivisione di interessi con una più vasta platea di persone. A volte vengo trasportata su Libero per pura curiosità mentale, o fame di emozioni.

  2. Viviamo in un mondo fatto di precarietà. E non mi riferisco solo al mondo lavorativo.
    La precarietà regna anche nei rapporti sociali, nei sentimenti, e nell’amore. Spesso si è amici per convenienza, per interesse o per solitudine.
    Purtroppo le amicizie fondate su questi presupposti sono destinate a naufragare miseramente. Io le chiamo amicizie “Rio mare”, (ricordi la pubblicità del tonno?), amicizie così fragili che, appunto, “si tagliano con un grissino”.
    Non parliamo poi dell’amore!
    Persone che stanno insieme solo perché hanno bisogno di avere qualcuno accanto, o magari perché pensano che nessuno se li piglia, e quindi, si accontentano di quello che capita, sempre pronte però ad abbandonare la nave appena trovano di meglio. Dove sta l’amore in tutto ciò?
    Mistero.
    Tuttavia non tutto è perduto. Sono certo che persone con cui creare un legame vero ci siano, certo sono rare, ma esistono. Bisogna cercarle o aspettare di incontrarle . Persone con cui instaurare un legame fondato su valori umani come sincerità, lealtà e rispetto. Perché sono queste le veri basi per poter vivere bene un rapporto d’amore o d’amicizia, e quando avremo trovato ciò, saremo certi di aver creato qualcosa di forte, di così forte che nessun “grissino” potrà tagliare.
    Concludo dicendo che per me l’amicizia è sacra…e non solo realmente…. ma anche nel virtuale.
    Sogni d’oro Arianna….a presto….almeno lo spero.

  3. Sembra sempre più frequente e mi chiedo se è così oppure una volta si sentivano meno perchè c’era meno comunicazione? Sicuramente è triste. Serena giornata

    1. Adesso sappiamo in modo dettagliato la dinamica di omicidi, di morti accidentali per mancanza di attenzione, di tragedie familiari, di drammi della solitudine etc.
      Per chi soffre, ogni tanto, come me, di stati d’ansia generalizzata, non è il massimo della tranquillità mentale.

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