By the sea
Ho trovato questa notizia on-line e l’ho trovata affine al mio stato d’animo…di volontà di fuga dalla mia routine, ultimamente, senza tante …gioie? e un po’ grigia, perciò condivido e ammiro il gesto di “ribellione” nei confronti della sua vita, di questa signora 81enne, residente in una casa di riposo. Basta minestrine…evviva il mare!
“Anziana in fuga da una Rsa. È successo a Faenza, in provincia di Ravenna, dove una signora di 81 anni è riuscita ad allontanarsi a piedi dalla struttura e a prendere il treno per Rimini. Il motivo della fuga? Voleva rivedere il mare e tornare nei luoghi in cui era stata da giovane.
Ha preso il treno per Rimini
Stanca della vita in casa di riposo, l’anziana donna ha organizzato una vera e propria fuga dalla Rsa e ha preso il treno per Rimini e vedere il mare. Come racconta il Corriere Romagna, l’81enne avrebbe raccontato a chi l’aveva vista aggirarsi un po’ titubante il motivo della sua fuga: «Voglio vedere il mare, voglio la libertà». Un viaggio impegnativo per una donna anziana che, appoggiata al suo bastone, è arrivata fino alla stazione e ha preso il treno per Rimini, con destinazione Bellaria, munita tra l’altro di regolare biglietto. ”
Ho immaginato persino di sentirla intonare una canzone di Niccolò Fabi -Vento d’estate, un po’ cambiata, una versione rivolta ad un medico e a tutti quanti gli addetti sanitari della sua RSA:
” Ho lasciato andare via il dottore, l’ho intravisto prima nell’androne, e poi son fuggita … tutto in un momento! gli ho detto: io vado al mare, vado al mare…non mi aspettare. Vedi come cambia il vento! “
Da spettatore\lettore potrei trovare la cosa romantica. Ma è innegabile che si è esposta a dei notevoli rischi.
Può darsi che sia stata un po’ leggera nel giudicare del tutto positivamente l’atto di volontaria “liberazione” della signora dalla “sua” RSA.
Però non trovo giusto che arrivati all’età di 80 si debba essere trattati quasi come esseri che hanno bisogni perlopiù fisici/pratici da soddisfare. Che veniamo “posti” in strutture che ci “omologano” e ci trattano come persone principalmente da sfamare o accudire, senza occuparsi in modo più frequente delle necessità della mente/anima… Più attività ricreative…insieme alla minestrine (o mele cotte), lo auguro proprio a me stessa, nella vecchiaia….