Ostaggi di libri troppo pesanti? Ostaggi delle trame del cinema? Per quanto consapevoli…
Quando un evento improvviso avviene, anche se avviene solamente in una visione onirica, e non sai come reagire. Credo di aver incontrato improvvisamente la figura di un noto attore hollywoodiano intento ad aggirarsi nel giardino di casa mia, nel lato bello, quello in cui splende la luna, nelle notti come queste. E infatti di notte, con la luce della luna che gli attraversava metà lato del corpo, illuminando i lineamenti di questa figura, credo molto conosciuta da molti registi americani, riconoscevo il volto di Nicolas Cage. Scoperto nella mia proprietà privata, in un italiano misto alla lingua inglese cercava di discolparsi e di farsi ospitare all’interno della casa che abitavo. Suppongo di avergli spalancato presto la porta-finestra del salotto e di avergli offerto l’ospitalità, mi spiegava che era sfuggito ad una troupe di giornalisti, non aveva voglia di essere interrogato…o meglio intervistato. Gli risposi che lo comprendevo, e che gli offrivo un nascondiglio fino alla mattina seguente, se voleva. Lui accettava e si dilungava nel volermi dire il motivo della sua permanenza in Italia, gli avevano offerto una “partecipazione” in una puntata di una serie televisiva che in Italia era molto amata dagli italiani. Mi diceva il nome della serie televisiva e mi domandava: a te piace vero? Io ammettevo candidamente che non avevo mai visto una puntata di questa serie, e che non era il genere che preferivo o che avrei mai preferito. Detto ciò sembrava non felice della mia ammissione, come se fosse uno sgarbo a lui stesso, una lesa maestà…ma com’è possibile: mi hanno detto che è la serie televisiva del momento, la più guardata dagli italiani. Ritengo di aver prontamente controbattuto: senti, questo appartamento si trova in Italia, e io sono italiana, eppure la serie non la conosco affatto. A questo punto, lui scoppia a ridere…in modo fragoroso e mi dice: ah, okay. Okay. Lo guardo perplessa, mi sembra un tantino disorientato, come la sono io del resto. Perciò decido di lasciarlo solo nel mio appartamento a sistemarsi per la notte, mentre io esco e vado in una biblioteca, che è aperta di notte, questa è un’altra cosa anomala, espressione dei sogni…
Nel mio sogno ho il compito di svolgere una ricerca e di utilizzare e consultare grandi volumi, tomi pesanti che si trovano davvero in cima a degli alti scaffali di libri. Mentre cerco una scala per arrampicarmi fino alla loro altezza, uno di questi volumi (dal peso considerevole) si trova così in bilico nella sua posizione che occupa, che precipita giù, sul pavimento, ad un centimetro da me. Impaurita, e scossa dal pericolo appena corso, ovvero di ricevere addosso questo libro e di schiantarmi a terra fatalmente e mortalmente. Mi dico: che tempi… in biblioteca si rischia la morte per i libri pesanti, e in casa si rischia di diventare ostaggi del cinema, che fare?
(non ho ben capito quanto la frase sia collegabile al post, ah ah ah)
Buon pomeriggio, a tutti, comunque.
Ho un sogno democratico: lettori che recensiscono gli autori e autori che recensiscono i lettori.
Il lettore: “La storia è bella ma non proprio un capolavoro”, oppure “la trama ricorda storie già viste”
L’autore: “Ti trovo un po’ sovrappeso”, “stavi meglio bionda”
Puoi sognare, sognare e ancora sognare, ciao!