Ogni tanto riesco ad essere di buonumore ed a canticchiare una canzone di Umberto Tozzi mentre camminando lungo un marciapiede tento di non perdere l’equilibro sopra una distesa umida di foglie, cadute a terra, da chissà quali alberi ormai quasi tutti spogliati dall’autunno. Mentre intono un “Scivola…scivola…scivola” il famoso ritornello di Stella stai (chi non la conosce, suvvia!) brano del cantante italiano già sopra-menzionato, in un modo scaramantico che comprendo perlopiù solo io, mi auguro di arrivare alla meta in fretta, meta che di solito è un luogo chiuso come un bar-caffè, un supermercato, un negozio, un ufficio, o una casa-dimora ospitale. Sono stanca della pioggia, ho persino l’anima piena di umidità.
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola, scivola
Per sospirarti di blu stai, stai, stai
Per sospirarti di più stai, stai, stai”
Mi sfugge il nesso fra il buonumore e Umberto Tozzi. Non l’ho mai digerito. Comunque, attenta alle foglie bagnate!
PS il mio collo non sopporta più l’umidità di questi giorni
Il nesso è questo: cerco il buonumore in un qualunque “motivetto” musicale pur di attraversare i “tappeti” di foglie bagnate lungo i marciapiedi. Sono pericolosi(ah ah ah)..
Ad ogni modo ci sono due canzoni che mi piacciono di U. Tozzi: “Stella stai”, e “Muoio di te”. E in fondo anche “Gloria”.