“Sempre nel tuo cammino, sempre m’avrai vicino;
e tu chi sa se mai ti sovverrai di me..
Dall’una all’altra aurora
te andrò chiamano ognora;
e tu chi sa se mai
ti sovverrai di me.” ( P. Metastasio)

DegasAssenzio [E. Degas -L’assenzio]

Ricordarsi soltanto di testi scritti, manuali, libri di poesie, antologie scolastiche, romanzi !

Perchè non faccio altro che pensare, e quando penso ricordo perlopiù
il passato che ho alle spalle, triste in certi frangenti, mentre in altri proprio il suo rovescio
: bello, spensierato.
Dovrei, quando penso ai miei ricordi andati, ricordare soltanto letture, libri, cose che ho studiato, in questo modo è più difficile per la mente avere un collegamento affettivo. Difatti i libri stessi sono, in genere, già amici che non vengono mai meno alle tue richieste di partecipazione, partono sempre con te se devi uscire per un viaggio, sono disponibili a fare brevi trasferte in luoghi differenti, oppure a rimanere per giorni insieme nello stesso posto. Non c’è separazione tra il passato e il presente, e non ti domandi nemmeno del futuro: loro saranno pronti ad essere aperti e partecipi! Certo, non possono dare l’emozione o la comprensione della presenza di un amico, in quanto essi sono cose, anche se cose del tutto speciali, ovvero (cose) dotate dell’anima e del pensiero di chi li ha scritti. Un compromesso.

“Il dolore di oggi è parte della felicità di ieri” (quando perdi qualcuno nel presente, che nel passato hai amato)

Io.. che penso al mare, pur non vivendolo..in questo agosto e leggo.
 
“-Come ha scoperto di avere questa facoltà di indovinare le intenzioni del mare? Da bambino? Da giovane? Mi racconti. Tutto quello che può dirmi mi interessa molto. ” ( Avventure della ragazza cattiva – Mario Vargas Llosa)
 
La prima poesia che ho imparato (a memoria), alle scuole elementari credo.
 
Mare (Pascoli Giovanni)
 
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
 
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
 
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
 
(Be’, forse Dio vive nel mare)

Scimmie, chiese, e fotografie!

 

Georg_Janny_An_der_Parkstiege_1922    Dovevo parlare o scrivere…del sogno che ha composto la mia mente? Se non sbaglio…nel ricordare. Quindi, nel dubbio, narro. Nella mia visione onirica vivevo a Parigi, in un bellissimo appartamento disposto su due piani. C’era una lunga scala a chiocciola. Piccola disgressione quest’oggi nel pomeriggio sono entrata in una libreria, e qui, a proposito di animali (le chiocciole!) ho intravisto una piccola lucertola che s’introduceva furtiva sotto un angolo del mobilio del negozio, il settore era: Wicca, pozioni e incantesimi…avrà voluto visionare con i suoi piccoli occhi in quali libri di ricette per streghe moderne viene ancora citata – aveva l’aria spaventata -poveretta! Avrà letto brutte notizie.
Riprendendo il mio sogno,  in questa dimensione notturna onirica, non avevo solo uno spazioso e bellissimo appartamento, ma anche una macchina molto elegante. L’unico problema che aveva questa automobile costosa, era al suo interno: c’era  difatti un piccolo scimpanzé che si agitava e faceva versi. Qualcuno lo aveva affidato alla mia custodia per poche ore, e poi era pronto a tornare a riprenderselo. Il problema è che io avevo un appuntamento proprio in quelle poche ore, dentro una famosa chiesa di Parigi, per consegnare delle fotografie artistiche che avevo scattato. Era il mio lavoro di settimane. Ho parcheggiato l’automobile di fronte alla chiesa e con le foto in una busta, nelle mani, guardavo la piccola scimmia che si agitava nervosa, perchè voleva uscire, seguirmi. Io pensavo è simpatica e buona, ma si comporterebbe in modo troppo bizzarro e rumoroso in una chiesa- e  a questo punto mi sono svegliata.

L’umore grigio, come il cielo.

“-Come ha scoperto di avere questa facoltà di indovinare le intenzioni del mare? Da bambino? Da giovane?  Mi racconti. Tutto quello che può dirmi mi interessa molto. ”

Ritengo di non aver ancora capito tutte le intenzioni che muovono me stessa,  quelle a tutte le ore dei giorni, in tutte le circostanze, in tutti gli scenari prossimi a venire. Perciò con quale ardimento posso spingermi a voler capire e captare le intenzioni dell’universo: avere delle intuizioni su ciò che è in moto intorno al mondo, prima che si riveli.

Eppure ho tentato di aprire il mio terzo occhio, una finestrella aperta lungo la scia del tempo che accade, mi sono seduta in una posizione comoda, ho ascoltato musica rilassante, con le mani appoggiate sulle gambe, ho iniziato a intonare il famoso “OM” per almeno sei volte di seguito. Vibrazione che spacca un muro invisibile, del suono. La risposta immediata è stata il canto mattiniero di un gallo, che…si.. anche oggi, ha iniziato la sua giornata all’alba. Era sveglio, e cantava, per mia somma gioia e letizia. Comunque mi è servito il suo “canto” per smettere di meditare e iniziare a ricordare in modo preciso il sogno che avevo “costruito” durante la notte. Un sogno strano influenzato dalle teorie dell’evoluzione di Darwin, la mia passione per le fotografie,  il discorso sull’esistenza di Dio,  e le chiese parigine.

 

 

Il canto del gallo è l’unica realtà effettiva… (di questo post..)

Secondo il filosofo greco Aristotele, tutti gli esseri umani sono dotati di cinque sensi e, naturalmente, dell’altrettanto famoso ma solitamente incompreso sesto senso, altrimenti noto come Intuizione, capacità di percezione extrasensoriale… ect ect
Per sviluppare la presenza di questo sesto-senso in me, ho cercato all’interno di Youtube dei Video con alcuni esercizi preposti ad aprire il Terzo occhio o stimolare la ghiandola pineale, e devo dire che qualche avvisaglia di una avvenuta apertura si è verificata, per esempio, la scorsa mattina mi sono svegliata con il rumore di uno squillo del telefono nelle orecchie, anche se in realtà non c’è stata nessuna chiamata indirizzata a me nelle ore della mattina – ma nella stessa giornata ho ricevuto poi (nel pomeriggio) una telefonata importante, da parte di una persona che non sentivo più da molto tempo.
Stamattina invece mi sono svegliata con il suono del canto di un gallo, che alle 6.30 ha avuto la brillante idea di dare inizio al giorno con la sua “voce” – in questo caso, dato che il gallo è una presenza reale non vi è alcuna rilevanza extrasensoriale da costatare nella sottoscritta, piuttosto una tangibile pazzia di un qualche abitante della mia stessa zona di residenza, che in piena città tiene un gallo…? Dove sarà questo poveretto? nel cortile interno di una villetta a schiera?
Qual è il limes tra facoltà extrasensoriale e follia?
Lo scopriremo insieme nei prossimi post, se volete.
Buon sabato sera a tutti, stregoni/streghe o folli/matte che siate!

“Tutte le volpi, prima o poi, finiscono in una pellicceria.
I leoni invece non ci finiscono mai.
Perché hanno una pelliccia piena di cicatrici. E ne sono fieri.”

Stefano reali, La volpe e il leone

ps Io che mi sento simile ad un gatto, dove posso finire…? in un ristorante cinese?

Antonello_da_Messina_014 [Antonello da Messina – particolare – San Girolamo nello studio]

“Forse è stata la mia fantasia, non mi mancava quando ero più giovane, ad aiutarmi a credere che qui avrei trovato la felicità ” Madame de Mauves – Henry James

jamesHenri