Premesso che vivere è pericoloso, ma che dovrebbe essere anche molto altro. In questi due ultimi giorni ho visto più che altro il lato problematico del vivere: le fatalità alle quale le persone fisiche sono sottoposte giornalmente, lo stress, la faticosità..
Mi sono svegliata con la neve e le varie problematiche di sicurezza stradale, le persone innervosite ferme dentro le loro automobili nel traffico a suonare il clacson con stizza, la gentilezza da dover dispensare a qualsiasi cliente sul mio luogo di lavoro, anche o soprattutto a quelli, utenti o clienti, non molto calmi ed educati. I venti di Guerra che soffiano tra Putin, Ucraina, Nato, Biden. Un appuntamento dal dentista e per finire dei necrologi di un giovane ragazzo di trentanni, morto in un tragico incidente stradale, da ritrovarsi a visualizzare più volte. I genitori hanno deciso di donare i suoi organi, lui è morto improvvisamente, per colpa della velocità di altri giovani ragazzi, più giovani ancora di lui (20enni) sconsiderati alla guida di un Suv bmw. Non importa che tu segua le regole rispettosamente, se altri vicino a te, non si comportano allo stesso modo. La vita è beffarda, insidiosa, e noi siamo fragili esseri composti di carne e memoria. E pensare che le parole carne e macelleria mi hanno sempre e segretamente, fatto rabbrividire, anche vita e percorso non dovrebbero lasciarmi poi del tutto così tranquilla.