E’ un dato di fatto, anche scientifico: sono negativa. Ovvero  fuori dall’effetto della contaminazione del covid19, il morbo è uscito dal mio corpo, mentre lo stato d’animo afflitto dall’inquietudine, no, non mi ha lasciata. Per buona parte della giornata sono stata ansiosa, vittima di un eccessivo dinamismo fisico, inconcludente.  All’esterno mi muovevo per le strade vicine alla mia abitazione in modo frettoloso, come inseguita dalla compagnia delle Furie. In casa sono rimasta in stato di agitazione, è finito il mio periodo di esilio- fiduciario, ma non volontario dal mondo.

[Oreste inseguito dalle Furie -William Adolphe Bouguereau]

Orest

Devo riuscire ad astrarmi dal momento attuale, dal mio oggi, e soprattutto dal generale presente per non rassomigliargli, essendo questo: tedioso, monotono, e quasi privo del tutto di novità che possano rallegrare o risollevare gli animi a terra, normalmente già da due anni. In parte, in questa giornata ho cercato di riprendere in mano degli appunti di lavoro, per sintonizzarmi di nuovo all’attività lavorativa che svolgo, ma dall’altra parte però non riesco a non pensare anche alla situazione in cui ci troviamo come individui di una comunità. Dal punto di vista politico, sembriamo una nave pilotata da due gruppi, sempre un po’ alla rinfusa. Il primo gruppo che ogni tanto tiene il timone della nave è distante, non si trova sulla nave, ed è la comunità europea con tutte le sue ingerenze politiche, economiche  si intromette sulla linea di navigazione che abbiamo, l’altro è costituito da quel gruppo di politici che per ogni -tot- periodo di tempo viene destinato al timone di questa nostra nave-Stato,  e da chi? Dai cittadini? Oppure da altri esponenti sovranazionali? In certi momenti sembra addirittura che la nave proceda da sola, senza nessun gruppo manovratore, sono frammenti di tempo, brevissimi. Sapendo che ogni   vita di un singolo individuo è anche la conseguenza della società in cui può vivere, la cosa non mi lascia indifferente.  Ma adesso mi occupo di ricordare al meglio le mie piccole mansioni lavorative, buon pomeriggio.

Ps: mi è venuto il desiderio di leggere  J.Conrad, la linea d’ombra.

troppo navigazione nel mio cervello!

Avere qualcosa da desiderare

Il nome della breve lettura che l’autore della stessa ha deciso di attribuirle come titolo è l’affermazione dell’utilità di desiderare, per vivere una vita sentita, e non solo avvertita magari, così blandamente. Vivere è desiderare. Non importa quale siano i vostri desideri, se siano essi condivisi con la maggior parte delle persone a voi coeve, contemporanee, se i vostri desideri siano del tutto allineati con i tempi in cui vivete, oppure ne avete altri, più classici e intramontabili. Come quelli di trovare un luogo accogliente da chiamare casa e patria, o avere un grande amore e impegno sociale (lavorativo) o privato. Anche avere delle visioni oniriche degne di essere analizzate da un bravo psicologo può essere considerato l’avere un desiderio? Questa notte che cosa ho sognato? Lo ricordo? Forse nel mio sogno notturno, ad occhi chiusi, sono stata influenzata da Youtube, ieri mi è stato “consigliato” come video da guardare, uno che trattava di un personaggio mistico ed enigmatico: Gustavo Rol. Questa notte ho sognato che passeggiavo per le strade di Torino, nella quale città abitavo, e tornando nella mia abitazione richiudendo la porta di casa alle mie spalle, sentivo il suono di un campanello, c’era qualcuno alla porta, ma non capivo chi fosse, nel mio sogno non vedevo l’ospite che veniva a trovarmi, non conosco bene il motivo ma ho immaginato che potesse essere proprio questo sensitivo quando ho aperto gli occhi nella mia camera questa mattina, ho pensato a lui.

 

 

coriandoli!

” Non si deve credere  che gli Azande consultino l’oracolo per ogni dubbio o infortunio. Non si può perdere tanto tempo della propria vita a consultare in continuazione gli oracoli. E a che scopo poi? E’ impossibile sradicare la difficoltà dalla vita. Qualche rischio bisogna correrlo.”      [ Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande ]

Non avrei dovuto consultare nessun oracolo per sapere, o per immaginare che anche questo mese di Gennaio non sarebbe stato un mese meraviglioso. Innanzitutto perchè è da sempre considerato il mese più lungo e freddo dell’anno e in secondo luogo perchè in questo momento impera ancora il virus Covid con tutte le sue implicazioni avverse allo svolgimento del comune vivere umano. Spero che in futuro ci possano essere dei mesi di Gennaio più miti e meno dannosi dal punto vista della stato di salute globale dell’umanità, compreso il mio, dato il contagio ancora essere. Ci avviamo verso un mese che dal mio punto di vista mi è risultato essere sempre più congeniale visto che è tanto freddo quanto breve, in più si festeggia la festa del dio Cupido e le maschere di Carnevale. Ricordo il mio primo mese di febbraio “piacevole”. Frequentavo la terza media e guardaì per la prima volta un film che mi lasciò impresso nell’animo un desiderio di libertà, d’amore e coraggio che non si sono ancora dileguati: cuori ribelli. Film con due bellissimi attori quali Tom Cruise e Nicole Kidman. I due interpreti nominati, lottano per avere il diritto di vivere e d’amarsi a modo loro, all’interno di una terra prescelta. Io oggi devo lottare contro me stessa per non demoralizzarmi, incupirmi, rattristarmi e farmi passare davanti la giornata senza aver organizzato un minimo le sue ore , che trascorrono lente e senza costrutto, se non quello di uscire da questa gabbia di malattia.

i numeri

Adesso scrivo tutto quello che mi viene in mente,  molte delle mie angosce.

La prima, sono ancora debolmente positiva, temo di non resistere chiusa in casa per altri 1,2,3, 4 giorni nell’attesa del successivo tampone.  La seconda.. temo per il lavoro, ho paura che possano licenziarmi non appena ritornerò in ufficio, che siano delusi, e amareggiati verso di me.  La terza, ascoltando quello che viene proclamato sull’attuale virus(Tale Omicron) e che la sua “mitezza” sia dovuta al fatto che la maggior parte degli individui che lo contraggono siano stati già vaccinati con tre dosi di siero vaccinale! Come posso non preoccuparmi un poco? Ho fatto solo due dosi di vaccino Pfizer, quando sono stata contagiata erano trascorsi 5 mesi e 12 giorni dall’ultimo vaccino eseguito. Non tralasciando il fatto che io dopo 17 giorni dalla seconda dose di vaccino ho assunto del Cortisone il Deltacortene (prednisone) per ben 15 giorni, per effetti avversi collaterali legati allo stesso. Avrò quindi sviluppato i tanto agognati anticorpi, oppure no?

autosuggestione!

Dovrei forse leggere “La prigioniera” di Proust, dato che mi sento alla stregua di una vera e propria reclusa, ma il Fantasma di Canterville è un ricordo scolastico,   è stata una lettura  “obbligata” ,  materia di Letteratura inglese alle scuole superiori.

Non mi sono nemmeno divertita a leggerlo, ormai compio azioni che non comprendo bene ,  e ancora più di prima. Non ascoltate l’audio. Magari leggete il Fantasma di Canterville, oppure quello che volete voi, buon pomeriggio.

Buongiorno,
credo di sentirmi abbastanza bene e anche carica d’energia, come del resto ciò avviene già da alcuni giorni addietro, purtroppo il mio tampone di verifica ..per la libertà dovrò effettuarlo soltanto giovedì 28, perciò moralmente mi sento abbattuta. Da cinque giorni sento poco gli odori, e i profumi, anche questo mi rattrista, spero che questo disturbo possa scomparire presto, per il resto è tutto ok. Eccetto una cosa: il tempo trascorre lentamente, mi sento esiliata e non voluta da nessun essere al mondo.  Grazie per l’ascolto, buona giornata a voi liberi.

Ps mi mamma deve fare il tampone domani, per lei bastano 7 giorni di “isolamento fiduciario”  dato che ha fatto 3 dosi di vaccino!

c