” Ogni mattina, madame Dodin, la nostra portinaia, mette fuori la pattumiera. La trascina nel cortiletto interno dello stabile fin sulla strada – con tutte le sue forze – nella speranza di farci sussultare nel letto con il desiderio che il nostro sonno sia interrotto come il suo, ogni mattina.” (Tratto da -Intere giornate fra gli alberi – di Marguerite Duras)

E’ più o meno, la stessa cosa, che faccio io da 5 giorni, gettare soltanto la spazzatura scendendo le scale dello stabile in cui vivo. Mi hanno già portato la spesa direttamente a casa, ma quello che più anelo è passeggiare all’aria aperta. Non avendo avuto grandi disturbi (fisici) da domenica scorsa, a parte la febbre i primi due giorni, quello che mi abbatte moralmente è il non poter uscire. Non uscendo perdo la cognizione del tempo, delle giornate, non riesco a stancarmi e poi a dormire, qui capisco Madame Dodin, dormire è importante. E se avessi bisogno di vivere un po’ all’esterno di casa, per riuscire a farlo? Vi ringrazio per i commenti che mi avete scritto da quando ho detto di essere risultata positiva, li ho letti e mi sono stati di sostegno.
Sento la mancanza dello scambio di conversazioni con persone reali, l’ufficio, mi manca il lavoro..!

ANdre Kohn” In che modo curioso è fatto questo mondo!, pensavo l’altro ieri, camminando per il corso Neva. In che modo bizzarro, in che modo davvero inesplicabile la nostra sorte si fa giuoco di noi! Riusciamo mai a ottenere ciò a cui si anela? Raggiungiamo mai quelle cose, per conseguir le quali si direbbe che le nostre forze siano state create espressamente? Accade tutto il contrario.”

“Ma assai più bizzarro è ciò che accade al Corso Neva. Oh, non fidatevi di questo corso Neva!  Io mi imbacucco sempre, più strettamente che posso, nel mio mantello quando lo attraverso, e cerco di non guardare affatto ciò che incontro. Qui tutto è inganno, tutto illusione, tutto è diverso dalle apparenze. Voi credete che quel signore, che se ne va a spasso col suo soprabito di squisita fattura,  sia un creso? Nemmeno per sogno: ogni suo bene consiste in quel soprabito.
Vo immaginate che quei due grassoni fermi davanti alla chiesa in costruzione ne vadano discutendo l’architettura? Nemmeno per sogno: parlano del modo curioso col quale due cornacchie si sono posate l’una dirimpetto all’altra.
Voi credete che quell’energumeno che sbandiera le braccia stia parlando di come sua moglie lìha gettato giù dalla finestra, a mo’ di palla, addosso a un ufficiale che non conosceva assolutamente? Macchè: parla del Lafayette. Voi credete che quelle dame…ma delle dame fidatevi men che di tutto. E men che meno sbirciate le vetrine: le cianciafruscole che vedete esposte sono deliziose, ma puzzano di incredibili mucchi di banconote.” Gogol’

Ascoltatelo, se volete, come un video ASMR, perchè è una lettura quasi sussurrata – questa che ho voluto svolgere. La mia voce è in modalità bassa, leggendo Gogol’ – I racconti degli Arabeschi.  Forse sarebbe stato più opportuno per me, leggere: il Naso, dato che in questo momento è il protagonista, quasi assoluto, delle mie giornate e zampilla come una fontana.   Concilio il sonno, insomma,  vi ho avvertito,  per davvero.

Mi sento molto sola e demoralizzata insieme al Covid, non posso uscire,  ho vari dolori: gola, orecchio.. il mio naso è spesso “chiuso”, e starnutisco di frequente. Qualcuno mi dice che devo prendere l’aspirina, altri niente. (Io ho preso una sola aspirina) Ad ogni modo ho la gola che mi brucia, e sono preoccupata.  Anche la reclusione forzata mi avvilisce, vorrei fare una passeggiata all’aperto!  La solitudine è un macigno.

Ho il Covid, lo immaginavo da ieri mattina, quando mi sono svegliata con 38 di febbre, febbre che ho avuto anche oggi: 38.5. Purtroppo anche mia mamma è positiva, lei ha la tosse. Io, brividi, febbre e male ad un orecchio e mal di gola. Sento gli odori, persino  il mio profumo preferito…Hypnotic Poison di Dior –

La cosa che più mi spaventa è ciò che mi ha comunicato mia mamma: ti insegnerò a fare l’uncinetto in questi dieci giorni di quarantena…