Oggi mi sono accadute più cose.. una dietro l’altra, prima di tutto una coccinella ha deciso di volare sopra la mia borsa e ho dovuto soffiarle il mio respiro addosso per farla spostare..in seguito un bambino del tutto sconosciuto alla mia persona mi ha letteralmente bloccato la strada e ho dovuto fermarmi, salutarlo, e cedergli il passo (con molto divertimento della sottoscritta, devo ammettere!)…dopodiché ho ricevuto una chiamata telefonica che mi ha trasformata in una donna “quasi” felice.
Nonostante questo ho una preoccupazione che mi sembra più uno scherzo del destino, un’ironia della sorte.

Un mantra

Della Luna Blu (trovato per caso negli appunti che tengo in un cassetto)

“Io voglio, Io voglio, Io voglio (è il tu Mantra)
La tua forza è nei tuoi sogni impossibili

(Sole blu, il sè, scintilla divina, meraviglia, miracolo, sogni che si avverano)

Qualcosa dei miei 12 anni

Eccomi qui anche stasera a casa, l’abitudine di passare tutte le mie sere a casa, non esco di sera da più di cinque anni, triste vero? Però è così, e di solito le conoscenze più interessanti si fanno proprio al calar del sole, perciò voi, del mondo virtuale siete e sarete anche stasera la mia “conoscenza” migliore. Anche se non possiamo guardarci negli occhi, potete leggermi dentro, direttamente nell’anima, sono stata oltremodo sincera a farvi l’iniziale confessione e lo sarò ancora nel dirvi che mi voglio mettere a nudo sempre di più, proprio qui, in questo blog, vi concedo il consenso di leggermi dentro, se lo vorrete, e se intendete leggermi.
Quello di cui vorrei trattare stasera è la perdita dell’ingenuità o della leggerezza dell’anima. La mia è avvenuta all’età di 12 anni, ricordo la sera precisa. Era la fine dell’estate, avevo finito la prima media e attendevo in quel settembre di iniziare a frequentare la seconda. Mia nonna era morta a Luglio e prima della sua morte io avevo assistito alla sua “lunga” agonia, ma non sapevo che quel suo dolore fisico che le leggevo sul volto sarebbe finito con la sua morte, ero troppo giovane, troppo ingenua per conoscere la morte. L’ho conosciuta attraverso mia nonna, in quel frangente.
Purtroppo si era ammalata di un tumore maligno al seno, due anni e mezzo ha combattuto contro quel cancro fino al termine della sua vita. Vivevo con questa mia cara nonna da quando ho emesso il mio primo respiro di vita, era come una seconda madre. Ricordo che aveva sempre delle caramelle di menta dentro le tasche del vestito che indossava e che adorava il suo giardino, che curava con devozione e amore, esattamente come faceva con me. Ma tornando al succo del discorso, al vero motivo per il quale sto scrivendo, ovvero quella sera di fine estate, qualche tempo dopo la morte della mia cara nonna, quella sera stessa in cui ho fatto una grave scoperta: ho capito la morte. Ho compreso, dopo una lenta elaborazione di quel lutto, che nessuno poteva darmi una risposta, e che alla fine si scompariva agli occhi delle persone più care, più amate, e che con loro, una volta avvenuto il passaggio dalla-vita-alla morte, non ci si poteva avere più nulla a che vedere, se non in sogno, forse, qualche volta. Quel momento, è stato il più duro della mia adolescenza, dei miei dodici anni, avere una piena comprensione della morte, una comprensione da adulta e doverla accettare, come l’ignoto che ci circonda e ci inghiotte senza scampo.

Amore, l’amore per la vita

Credo di sapere quello che sto cercando e quello di cui avrei bisogno: amore. Allo psicologo non l’ho detto perchè mi vergognavo e poi ritengo di averlo maturato dopo, una volta che ho elencato le due cose che vorrei ottenere, la meta che la terapia-psicologica dovrebbe riuscire a farmi pervenire. La seconda è che mi passi il mal di gola al lato sinistro del collo, è da Agosto che mi accompagna… non lo sopporto più.  Ma un problema alla volta, un problema alla volta, poichè i problemi percepiti tutti insieme mi provocano troppa emotività ed instabilità. Giovedì prossimo andrò da un valido otorinolaringoiatra. Poi magari mi iscriverò all’agenzia matrimoniale  Eliana Monti (ma esiste ancora?) o similari. Oppure salirò sulla nave dell’amore.. Loveboat. Scriverò una lettera al Signor Cupido. eccetera eccetera etc

Sensibilità e comprensione

Stamattina mi sono immersa nella lettura di una mia vecchia antologia di letteratura italiana che ancora conservo. Mi ha divertito lo sforzo del critico di un poeta nel voler precisare che tale scrittore/poeta voleva essere compreso dai lettori, che desiderava che chi si accingesse a leggere i suoi versi..li comprendesse, mentre ad altri autori, per esempio, poco importava quanto venisse capito il messaggio dei propri scritti, anzi l’essere alla portata solo di chi avesse decodificato l’opera propria, era quasi  una linea di condotta. Scrivere è un atto di libertà, di volontà..poi come si può sapere se il messaggio che abbiamo voluto esprimere viene giustamente recepito? Ognuno comprende con gli strumenti che possiede, con l’animo che ha..

Wilson Richard (Richard Wilson)

 

Non devo più piangere, mai più…o almeno in rare occasioni. Con cosa lo sostituisco il pianto, quando mi assale l’angoscia? Un urlo? I miei vicini di casa potrebbero spaventarsi alquanto, per l’intensità e la frequenza e poi dubito di avere tanta forza vocale. Dovrei sostituirlo subito con un pensiero felice: un bel quadro, il tramonto del sole d’estate, la neve che cade a Natale, un bel giorno di primavera, il valzer di Strauss ..Ci riuscirò? 

(Cézanne)Cezanne

Domande

Dal libro “Se il sole muore” O. Fallaci

” Gli occhi dello psicologo che dal 1959 è pagato per misurare l’intelligenza di chi vuole andare sulla Luna mi fissavano gelidi dal volto più gelido che avessi mai visto.
Dunque ero pronta? Si? Allora via..
-Quante stelle ha la bandiera americana?
-Cinquanta
-Che forma ha una palla?
-Rotonda
-Da cosa si ricava la gomma?
-Dal lattice degli alberi di caucciù
-Mi dica i nomi di almeno tre presidenti americani?
-Kennedy, Eisenhower, Roosevelt..
-Chi era Longfellow?
-Un poeta americano
-Quante settimane ci sono in un anno?
-Hum..quattro per dodici..
Mi guardò severo
-Cinquantadue. Dov’è Panama?
-Nel centro America
-Dov’è il Brasile?
-Nel sud America
-Chi era Amleto?
-Un principe danese
-Chi era Yeats?
-Un poeta irlandese
-Quanti sono i senatori americani?
-Non lo so
Mi guardò severo ma non mi disse quanti erano. Forse non lo sapeva neanche lui.
-Chi ha scritto l’Iliade?
-Omero
– Chi ha scritto il Faust?
-Goethe
-Cos’è il Corano?
-Il testo sacro dei musulmani
– Cos’è l’etnologia?
-Lo studio delle razze
-Cosa significa apocrifo?
-Non autentico, falso, contraffatto. Di solito si dice dei documenti.”

non-persona

Forse ci si può fare un’idea riguardo una persona guardando i libri che preferisce leggere: gialli? Romanzi rosa? Saggi? Libri sulle religioni, sulle teorie New Age? Libri di Filosofia? Libri che hanno come argomento l’astronomia? Oppure l’astrologia? I libri classici di sempre: Dostoevskij, Tolstoj, Baudelaire, Balzac ect Libri sulla psicologia? libri d’attualità? libri di storia? libri d’avventura?

Persone che leggono libri, o che stanno pensando a qualcosa,,,che tendono verso qualcosa, che stanno aspettando qualcuno? Io non leggo e non sto aspettando, sono chiusa in me stessa e cerco e temo di ascoltare ogni punto del mio corpo, per capire se c’è un dolore..e che dolore è? Grave? Lieve? Fisico d’origine psicologico? Oppure il contrario?

Che tipo di persona sono? Più che altro direi che non mi sento più tanto una persona…ma altro? Altro cosa…non lo so esattamente.

La Grecia sulle rovine di Missolungi – E. Delacroix

Ho inserito questo quadro in un gruppo di Facebook del quale faccio parte, e devo ammettere che ha ricevuto numerosi consensi e approvazione come quadro di notevole bellezza- rilevanza. Però devo inoltre costatare che personalmente non sono ancora del tutto riuscita a comprendere quale sia il mio pittore prediletto: Delacroix , oppure un altro? Devo fare una riflessione a riguardo.

 

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