(Dovrei) vivere tutto il giorno nella doccia.. per oggi?

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Condizioni  fisiche di oggi, alle 13.30… 37.5  di temperatura corporea, questo può portarmi a supporre che aumenterà? Spero di no, dopo aver già preso ieri due tachipirina 500 e una tachipirina 1000, non mi sento di introdurre nel mio corpo altro medicinale. Per questo, come ho scritto nel titolo del post, da questa mattina ho effettuato già tre docce (fredde). Un medico al telefono mi ha detto di usare delle bottiglie di acqua ghiacciata (sui polsi, sulla fronte, e caviglie) per abbassare naturalmente la febbre. Ho provato ieri sera, ma le linee 38, 5 di febbre (che avevo) se ne sono “andate” solo con la tachipirina 1000.

Nel frattempo cerco di distrarmi con le carte giuste…i Tarocchi (e che carte che mi sono uscite: belle, non attinenti alla realtà mia) Mi prendono in giro? Non lo “sentono” da sole che pure io mi prendo in giro, senza il loro intervento?  Capisco, loro vogliono rincuorarmi. Grazie 56 arcani…

Tag: vaccino, richiamo

 

meditare e passeggiare

“State cercando un metodo naturale per migliorare la capacità di attenzione?
La meditazione e l’esercizio fisico possono essere due ottimi approcci. Secondo alcuni studi, la mindfulness, esercitata almeno per un paio di settimane, aiuta a migliorare il controllo cognitivo e il focus attentivo.
Niente di strano, se si considera che lo scopo di tale pratica è perfezionare la propria capacità di evitare i pensieri distraenti.
Allo stesso modo, l’esercizio fisico leggero come la camminata veloce pare abbia il potere di accrescere le prestazioni cognitive immediatamente successive.”
(Pag 250 di Le dieci stanze del cervello – M. Dingman)

Delle due attività proposte da Dingman ora posso praticare soltanto la prima: la meditazione – dato che oggi mi sono svegliata con 38.2 di febbre, febbre dovuta alla seconda dose di Vaccino ( anti-Covid). Stamattina non riuscivo a connettere, quindi di certo non potevo scrivere o meditare. Mi sono infilata nella doccia con le scarse “forze” fisiche che ho potuto raccogliere (avevo, oltre la febbre alta, male al braccio e vari dolori articolari – forse  il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, sapeva già di questa possibilità, per optare di non sottoporsi al vaccino…) per evitare di ricordarmi, sulla mia pelle, che il corpo umano emana un odore sgradevole se non viene deterso con appositi bagnoschiuma. Ho lavato i denti nella semioscurità del bagno, perchè non avevo il coraggio di riflettermi nello specchio (di solito la mattina mi pettino attentamente di fronte allo specchio) Adesso, i miei capelli sono al naturale, senza aver “provato” la spazzola, alla selvaggia! Buona “passeggiata” all’aria aperta, voi che potete mettere i piedi fuori di casa, io devo aspettare l’evolversi della mia temperatura corporea.

 

Arrabbiata

Io che non ho (più..) amici e che non frequento cocktail party

Di che cosa posso parlare? O almeno di chi posso parlare? Di un gatto, no, non  ho nemmeno questo, ma di mia mamma, ecco di lei posso parlare.
(Ssstt, tanto non ne sa nulla!)
E della sua capacità ( quasi immediata) di far amicizia, o di stringere relazioni, tanto che potrebbe essere definita: una vera estroversa.
Cosa potrebbe occorrere d’altro per riuscire a fare nuove conoscenze? La capacità di ascolto, forse?
Non so com’è ma riesce ad avere nuovi numeri di cellulari da inserire nella sua agenda, come non ci riesco invece io. Oggi, per esempio, mi ha comunicato all’improvviso di avere un nuovo numero telefonico nella sua rubrica del cellullare. Parole sue: ho fatto amicizia con una signora, certamente a modo.
Io: Che significa a modo?
Lei: A modo…significa di un certo livello (culturale? sociale? Mi sono domandata allora io, tra me e me). In seguito ho compreso meglio dalla sua spiegazione..Proviene da una famiglia di commercialisti…da generazioni. E si nota, comunque dal suo eloquio che è una persona di classe.
Io: (Un po’ innervosita, perché ho capito di non far parte di questo club di persone che per la mente di mia mamma:
sono di elevata cultura, comportamento ed eloquio ineccepibili)
Perché è una “commercialista” è anche una persona “fine”? e distinta nei modi?
Lei: Insomma, le persone che solitamente sono dei professionisti come: notai, avvocati, commercialisti etc etc, e via discorrendo…..si notano nel modo di fare. E comunque questa signora era molto diversa dagli abitanti del nostro “palazzo”, gli altri condomini, c’è un abisso. In effetti nel nostro palazzo ci sono alcune famiglie italiane, altre sono pakistane, marocchine (con modi di fare differenti dall’avvocato Azzecca-garbugli).
Come dare torto a mia mamma, la differenza c’è e notevole, tra una “povera-crista” come la sottoscritta e un professionista di qualunque tipo egli sia: lo stipendio a fine mese, corposo nel caso dell’avvocato o commercialista e inesistente nel mio. Essere una disoccupata a “tempo-pieno” corrode la mia capacità di relazionarmi con i miei simili, di pormi in un modo tranquillo e rilassato all’esterno. La tranquillità dei “soldi” l’ho sentita solo durante l’infanzia e adolescenza.

Ps: la dicitura “povera- crista” è ammissibile?
Non vorrei mai commettere un errore così grave e deludere anche il mio piccolo “pubblico” di Libero, già avverto dai discorsi di mia mamma, di essere per lei una vera delusione, perchè non ho conseguito alcuna Laurea, e questo implica una sicura carenza di materia grigia…intelligenza in me. Sono sciocca? Dato che non sono laureata. Sicuramente sono disoccupata e molto al verde oltre che triste.

“-Di che cosa hai bisogno?

-Di vivere

Parlò la voce dell’anima – Di vivere?..Di vivere come?-

-Si, Vivere come prima: bene, piacevolmente”

-Come vivevi prima? Bene e piacevolmente? chiese la voce

Ed egli si mise a frugare nella propria immaginazione alla ricerca dei momenti migliori della sua piacevole vita”  (Li trovò immancabilmente nell’infanzia)   [Tolstoj]

 

 

Robert De Longe – Sacro cuore ferito800px-Robert_la_Longe_-_Ranjeno_srce_Jezusovo

“Ma non è caratteristica del genio andare sempre dritto al cuore?”

Questa è una delle frasi che ho sottolineato (a matita) all’interno del libro “La canzone di Achille” – di Madeline Miller , uno degli ultimi libri che sto leggendo, insieme al Giardino dei ciliegi.  Penso che proprio il libro di Madeline Miller, sui miti, abbia influenzato il mio ultimo sogno di questa notte.  Dato che nella mia onirica visione ero  una giovane e mortale sposa di un semidio. Purtroppo questo mio “amore” coniugale era funestato dall’omosessualità del mio lui. Mi aveva sposato per “accontentare” le apparenze esterne e anche me stessa, che ne ero, invece, davvero innamorata. Ad un certo punto della nostra breve relazione matrimoniale, lui parte per una missione eroica da semidio, e ritorna a casa con alcuni avvocati divorzisti. Sostiene di volere il divorzio perché innamorato di un giovane (uomo) e mi accusa, dicendomi che era colpa mia, questa fine dell’amore tra noi,  perché se avessimo “consumato” almeno qualche volta… il matrimonio non sarebbe stato annullato e forse io sarei stata anche incinta. Ora non c’era più nulla da fare. Io gli firmo le “carte” per il divorzio e lui si separa da me. In questo momento compare mia mamma, dicendomi: ti avevo detto che amava già gli uomini, e che non poteva innamorarsi di una donna, ma tu non mi hai voluto dare ascolto. Mentre, mia mamma, con aria afflitta, mi guarda: io penso che si… lei non aveva torto, e nemmeno il mio ormai ex marito..non aveva torto. Perchè non avevo voluto avere rapporti con lui? Perchè in cuor mio sapevo che non mi amava…e che non gli piacevano nemmeno le donne fisicamente, perciò non avrebbe mai potuto innamorarsi di me… A questo punto, sola e amareggiata come non mai, apro la porta di casa e corro via..

Arrivo in un giardino dove mi accorgo di un alveare pieno di api, penso di farmi mordere da tante di loro, in modo da trovare la morte, ma queste, disturbate da me alquanto, invece di avventarsi contro il mio corpo, si dispongono in modo orizzontale sul terreno davanti ai miei piedi. Mi accorgo in fretta di avere il cammino sbarrato…non posso più procedere o finirei per schiacciarle. Torno indietro, alla mia casa, e qui mi sono svegliata.