…la piegò e la usò come fosse una adolescente,la conobbe ed esigette da lei la servitù della più squallida puttana,la magnificò a costellazione,l’eebe tra le braccia con sapore di sangue,le fece bere il seme che scorre per la bocca come una sfida al Logos,le succhiò l’ombra del ventre e del dorso e l’alzò in volto per ungerla di sé medesima in un ultimo attimo di conoscenza che solo l’uomo può dare alla donna,la esasperò con pelle e capelli e bava e gemiti,la svuotò fino allo stremo della sua forza magnifica,la gettò contro un cuscino e un lenzuolo e la sentì piangere di felicità contro il suo viso che una sigaretta restituiva alla notte della camera d’albergo.
( julio cortàzar)
…ultima modifica: 2017-03-15T19:00:28+01:00da