Kale chips: le chips di cavolo nero

Esperimento di Culi-in-aria:
chips di cavolo nero, o kale chips, una ricetta sana e di tendenza per affrontare la quarantena.

Le “kale chips” sono una variante di patatine chips (quelle nei sacchetti, per intenderci) fatte con le foglie del cavolo nero. Uno snack sano per questa casanza.

La ricetta mi è stata consigliata dalla mia amica Franca e, chiarisco fin da subito, i nostri risultati sono stati moooolto diversi.

Accendete il forno a 180°, così ottimizzate i tempi. Nel mio secondo tentativo di cottura (quello riuscito) ho messo il forno ventilato, mentre nel primo (quello fallito) avevo scelto l’opzione riscaldata sopra e sotto. Fate le vostre considerazioni…

Prendete le foglie del cavolo. Magari non usatene subito una quantità industriale, perchè il risultato potrebbe farvi cacare. Consiglio, come primo tentativo, giusto un cespo.

Lavate/pulite le foglie del cavolo. Togliete il gambo dalla foglia: non è necessario cavare tutto il gambo centrale, giusto la parte più grossa.

Disponete le foglie su una teglia da forno (usufruite della carta da forno, plis). Cospargete le foglie con una pennellata di olio extra-vergine d’oliva. In mancanza di quel pennello che si usa in cucina per cospargere o spennellare il cibo, potete usare un cucchiaino. Come ho fatto io.

Volendo, si possono aggiungere alla mistura d’olio semi di sesamo, timo, origano, o altri semi/spezie.

A questo punto, il forno dovrebbe essersi riscaldato a dovere. Mettere la teglia in forno per 5-10 minuti. Tenete sempre d’occhio le foglie, ci vuole pochissimo a bruciarle. E in quel caso vi sembrerà di mordere una foglia secca, di quelle che cadono dagli alberi in autunno (come nel mio primo tentativo).

Se vi piace il genere (se vi piace il cavolo, soprattutto), questa ricetta potrebbe soddisfare i vostri palati. A me ha fatto cacare, avevo un saporaccio di cavolo in bocca che mamma mia.

Alla prossima esperienza Culi-in-aria.
Buon appetito!

Cheesecake super mega light

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Esperimenti di culi-in-aria: cheesecake super mega light

Oggi avevo voglia di cheesecake ma dato che sono a dieta (ed è più fiko dirlo che metterlo in pratica davvero), ho surfato l’internet alla ricerca di ricette per una cheesecake light, ne ho analizzate un paio e le ho ridotte all’essenziale del super-mega-light. Nel mio caso, gli ingredienti sono per una monodose, o al massimo due dosi, però basta aumentare le quantità.
La base: circa 6 biscotti secchi (tipo gli Oswego, che hanno quel sapore insapore), sbriciolati a mano per creare la base (solo dopo è entrata in cucina mia mamma per dirmi che avrei fatto prima a metterli in un sacchetto e passarci sopra col matterello, good to know). Spalmare le briciole dentro il contenitore che più aggrada, per fare la base della torta; volendo si può aggiungere giusto un filo di latte per amalgamare bene le briciole.
L’impasto della torta: mischiare in una ciotola una porzione di ricotta fresca (che era un cestino della Vallelata, saranno stati una cosa come 50g circa, non di più) ed un vasetto piccolo di yogurt bianco magro, quello con 0% di grassi. Mischiare, poi versare nel contenitore, sopra la base biscottosa.
Cottura: ficcare il contenitore in freezer. Personalmente, ho aspettato una cosa come un’ora e mezza perché mi andasse bene la consistenza.
Risultato gradevole, tutto molto acido ma si salva grazie ai biscotti. A mio parere, è meglio conservare in freezer, perché in frigo si crea quell’acquetta di ricotta/yogurt/latte che fa anche cacare da vedere.