Sono passati quasi tre anni dall’ultimo incontro con il pittore Stefano Passoni.
Avevamo avuto il piacere di incontrarlo in una sua personale in quel di Valvasone (PN), lì, un primo assaggio del suo particolare modo di dipingere che lui stesso oggi ha voluto definire “stile a 360°”.
E fu proprio quella caratteristica che ci incuriosì e pubblicammo allora un articolo su questo blog per parlarne con i nostri lettori.
Fortunosamente mantenemmo il contatto, ma complice l’infelice periodo della pandemia, non fu possibile incontrarsi in nessuna occasione.
Ora, che la situazione particolare che abbiamo vissuto sembra essersi stabilizzata, finalmente un gradito ritorno con la personale “COSI’ IO VEDO”, titolo significativo in quanto i lavori presentati nel bellissimo contesto di Villa Valletudine di Camino al Tagliamento, mostrano la maturata capacità di spaziare in vari scenari e tecniche pittoriche di Stefano Passoni.
Non possono mancare tra i suoi lavori, gli scorci del Natisone e le aree agricole dai colori cangianti, ma la novità proposta oggi è senza dubbio i ritratti che fino ad ora Passoni non aveva mai esposto con una tale sintesi e definizione.
Ritratti intensi, con uno spessore di materia a volte notevole e ben lavorata, una ricerca della luce e delle sfumature cromatiche molto precisa e dettagliata, frutto anche della sua costruzione di alcuni colori ricavati da elementi naturali.
Notevole anche la quantità di lavori con elementi statici dove si può notare la progressione fatta da Stefano, nella ricerca del dettaglio e il perfezionamento della tecnica sia nella prospettiva che nei giochi di luce.
Felici di esser stati presenti all’inaugurazione di oggi, invitiamo i lettori a fare un giro in quel di Camino al Tagliamento per godere dei lavori esposti.
Al prossimo appuntamento…