Lettere in Cammino

In sogno


Ci arrivai non so come. Sapevo che la tua bella e antica casa era lì, al limitare del bosco. Mi attendevi sulla soglia, sorridente e serena. Una piccola porta di legno, reso grigio dal tempo, conduceva sul retro. Quando la apristi vidi un'altra te, in un giardino fiorito e curato. Incurante di noi, era intenta a strappare erbacce e piantumare nuovi fiori. Ti guardai cercando di capire, di spiegarmi la tua doppia presenza. Sentii il tuo pensiero prendere forma in una voce circostante ma limpida. Mi dicesti che non c'era separazione, eravate due soltanto ai miei occhi. La casa e tutto il resto esistevano nel sogno soltanto per renderti tangibile. Aver cura del tuo giardino ti aveva reso quel che sei. I fiori dentro di te, i colori e profumi dei tuoi ricordi. E le erbacce cresciute col tempo speso in situazioni inutili. Molti rovi nel mio giardino e fiori selvatici. A malapena ho potuto entrarvi ma tu hai detto di volerlo un giorno visitare. Ora sono qui, con guanti e cesoie, cercando di poterlo almeno attraversare...