Lettere in Cammino

Chat-tanooga Choo Choo!


Una delle domande che solitamente vengono fuori nelle mie conversazioni in questa piazza virtuale è "Da quanto tempo frequenti la chat?" e non è un quesito casuale ma ha lo scopo di capire quanto dall'altra parte vi sia esperienza in questo tipo di interazione. Rivolgendo la domanda a me stesso la risposta è: grossomodo trent'anni. Un numero che può sorprendere ma include anche il periodo in cui la chat non era così accessibile come oggi e le conversazioni avvenivano tra un ristretto numero di utenti connessi ad una BBS amatoriale con poche linee telefoniche a disposizione. In quegli anni imparai la netiquette, il significato degli smiley realizzati con i segni di punteggiatura ed a coltivare la curiosità per il mondo telematico di cui si intuiva avrebbe avuto di lì a poco uno sviluppo clamoroso. Internet era agli inizi, gli abbonamenti pochi e cari, la velocità ridicola se paragonata a quella odierna della fibra ottica eppure questa rete di piccole banche dati tenute in piedi da valorosi appassionati riusciva a creare davvero una comunità di entusiasti che prima o poi avrebbero concretizzato questi contatti virtuali in affollate e rumorose pizzate collettive, con numerosi scambi di posto dettati dalla momentanea affinità e dagli interessi che finalmente fluivano tra i cuori e le menti senza più l'anonimato ed i tempi di attesa delle finestre testuali delle BBS. Bei tempi, davvero memorabili. Non esisteva Whatsapp, Facebook, nulla di nulla. Con l'arrivo di internet su larga scala ho cominciato ad estendere le mie incursioni anche a chat molto più globali come la mai dimenticata Yahoo, per certi versi abbastanza simile come impostazione a quelle di Libero ma collegata a tutte le chat Yahoo internazionali, ricordo che passavo intere serate su quelle americane un po' per imparare la lingua e un po' per divertirmi alle spalle di questi simpatici sbruffoni convinti, oggi come allora, che il mondo intero sia stato creato per intrattenerli :-) Ricordo di aver inziato una corrispondenza con una ragazza messicana, sposata ad un poliziotto che la maltrattava, poi una ragazza americana che mi inviò un paio di racconti che avevo poi tradotto per lei in Italiano: dopo qualche settimana di silenzio seppi con incredulità dallo zio che era poi morta in un incidente. Ho poi conosciuto (e incontrato) alcune persone qui in Italia, e la varietà di situazioni che ho sperimentato (non tutte piacevoli) mi ha reso più prudente e saggio nell'interfacciarmi con il mondo della chat. Le più sgradevoli sono le piazziste, il cui intento cammuffato da modi suadenti e seducenti sfociava immancabilmente nella proposta di un investimento od una partecipazione a club piramidali di qualche tipo, o anche più banalmente all'invito a mettere like a profili o prodotti online. Su un registro appena più alto si trovano le indebitate mollate dal marito, con prole e mutuo a carico in cerca di sostegno o quantomeno partecipazione alle spese, serenamente confortate dalle statistiche in cui il pietire talvolta premia. Non parliamo poi degli omosessuali che proprio non riescono a fare a meno di tormentare inutilmente chi la pensa diversamente da loro, alla pari con i "troll", burloni nullafacenti che spesso insultano senza ragione e talvolta si travestono da profili femminili pensando di condurre un gioco che, scoprendo (stranamente) di non avere di fronte uno dei tanti "morti di figa", ben presto li annoierà a morte. La foto nel profilo è mia, non recentissima ma riguardo all'aspetto giovanile è abbastanza veritiera. Per quanto detto sopra ho però ritenuto saggio modificarla leggermente per renderla più anonima e non rintracciabile dai motori di ricerca perchè di svitati e stalker è pieno il mondo e tutti si danno appuntamento in chat. Come ho scritto nel profilo per me questa è una panchina su cui mi siedo ed attendo chi voglia accomodarsi per due chiacchiere senza stress, parlando del più, del meno. In genere non contatto quasi mai per primo a meno che il profilo od anche solo il nickname contengano indizi di una unicità sempre più rara, ben cosapevole che un dialogo potrebbe crescere nel tempo o spegnersi nel giro di pochi minuti. Fortunatamente, i risultati in questi trent'anni sono stati nel complesso incoraggianti perchè una bella mente vale il tempo passato ad aspettarla: dentro a gusci impenetrabili ho sempre trovato esempi di forza e bellezza disarmanti che, con avveduta ragione, hanno dolorosamente imparato a loro volta a proteggersi.