“Dalle loro emozioni alle nostre emozioni”

2° Racconto

 

Sogni e nostalgia…

Era l’anno in cui la guerra era al culmine. Ai lati delle strade c’erano persone ferite, persone spaventate che cercavano di mettersi in salvo con i propri cari; c’erano soldati con i fucili che sparavano senza pietà. In un pomeriggio di dicembre, a Parigi, in un piccolo angolo della strada c’erano quattro signore che chiacchieravano dei problemi di quel tempo, discutevano della guerra, della crudeltà dei nemici, ma soprattutto dei loro cari che combattevano al fronte per portare onore alla patria, cercavano di confortarsi a vicenda e si scambiavano le informazioni di cui erano in possesso. In questo fitto chiacchiericcio, a volte, erano prese dalla nostalgia dei bei tempi e incominciavano a narrare episodi divertenti o felici del passato e, per un attimo, sulle loro labbra rifioriva un sorriso, lo sguardo si illuminava e speravano che un giorno, forse presto, sarebbero ritornate alle loro vite interrotte, e avrebbero riabbracciato i loro figli, tenendoli stretti a sé come quando erano piccoli.

Le donne immaginavano come avrebbero festeggiato la fine della guerra, l’atmosfera di gioia e la spiensieratezza che si sarebbe respirata, l’ottimismo con il quale avrebbero potuto guardare al futuro, la sicurezza di stare a casa con i loro mariti e loro figli. Da questi pensieri le signore venivano assolte da una “pace’’ interiore perché sentivano mancanza dei loro cari impegnati al fronte, e vedevano le persone del loro paese, con le quali avevano condiviso tanti momenti di spensieratezza, essere divorate, ora, dalle stesse paure. L’improvviso suono di una campana in lontananza risvegliò le donne dai bei sogni e ricordò loro che era ora di ritornare alle proprie case perché iniziava il coprifuoco, quella fascia oraria in cui diventava pericoloso uscire, per questo erano obbligate a rimanere in casa come degli uccelli in gabbia. La guerra è una delle più grandi assurdità a cui i potenti possano condannare un popolo perché oltre a togliere i beni materiali e affettivi, gli toglie anche la certezza del futuro.

Napoli Alfonsina III B

 

 

 

    

 

 

 

 

“Dalle loro emozioni alle nostre emozioni”ultima modifica: 2017-03-17T22:39:51+01:00da Sirella_66