Il genitore ideale.

Chi si batte per la felicità dei bimbi, si occupa di bimbi: li adotta o si trova una compagna con cui mettere al mondo, in modo consensuale, dei bimbi; ama tutte le persone già nate, in primo luogo, e quindi non è xenofobo, non è misogino, non è razzista, non è omofobo.

Misoginia, maschilismo, xenofobia, razzismo, omofobia non sono opinioni su cui discutere, ma Reati.
Ogni persona ha diritto di fare ciò che desidera col proprio corpo e i terzi (nati), se non lesi, non devono intromettersi.
Ogni atteggiamento liberticida, è molestia.

L’aborto non è omicidio.

Se pensi che l’aborto sia un omicidio, non abortire o fatti una vasectomia.
Gli altri, con il loro corpo, che è solo il loro, fanno ciò che meglio pensano.
Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
Liberi Di Scegliere.

L’ Aborto non è omicidio: ogni opinione volta a colpevolizzare si configura come molestia contro le donne; contro il loro diritto ad autodeterminarsi.

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Niente scuse per i novax.

In un periodo di emergenza sanitaria globale, di pandemia globale, è da persone Civili attuare tutti i protocolli necessari per evitare la diffusione di un virus, proteggere le persone fragili, nonché evitare la mutazione del virus che può aggredire anche le persone più sane.

Chi vuole fare il reazionario, in tempi di emergenza sanitaria globale, non deve lamentarsi delle conseguenze delle sue azioni.
Chi pensa che “i più fragili possono pure morire, io faccio come mi pare”, è un nazista. Non merita il sostegno e l’empatia di alcuno.

Presenze demoniache.

Satana non esiste: come in tutte le forme di religiosità, è un mito/divinità immaginata per spiegare fenomeni che un tempo erano incomprensibili.
Oggi sappiamo che i nostri comportamenti errati dipendono dal tipo di educazione ricevuta e dalle esperienze che subìamo.

Satana non esiste: è una invenzione mitologica.

Nelle religioni (pagane o ‘moderne’) il ‘diavolo’ è un’entità fantastica, essenzialmente malvagia, distruttrice, menzognera o contrapposta a ‘dio’ (che rappresenterebbe il ‘bene’ e la ‘verità’).

Nell’antica Grecia διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta, l’ebraico Śāṭān.

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La ‘normalizzazione’ della pedofilia.

In Italia, stando ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel 2020 i reati di abuso sessuale in danno di minori sono stati 1.931, in parte commessi da chierici.

La gerarchia della chiesa continua a non vigilare e non sanziona le condotte criminose di cui viene a conoscenza.

In Italia a sdoganare la pedofilia è la chiesacattolica e i suoi credenti, che davanti alle denunce di preti pedofili fanno spallucce, sostenendo che ‘anche i preti sono uomini e possono sbagliare’.

I cattolici non vedono la pedofilia come reato, ma come un peccato perdonabile.

“Sono soltanto uomini”.

Questa è la bias cognitiva con cui chi ha una immotivata fiducia nell’istituzione cattolica continua indefesso a fare finta che il problema pedofilia all’interno della chiesa sia solo un peccato, perdonabile da ‘dio’ e dalla comunità dei fedeli.

I sacerdoti hanno una pretesa di superiorità nei confronti dei terzi che non li potrà mai classificare come ‘soli uomini’; essi stessi non si definiscono come ‘soli uomini’ ma ministri di ‘dio’.

Troppo comodo giustificare gli abusi sessuali, mostrandosi umili quando non lo si è.

Abominevole ‘normalizzare’ la questione, facendosi leva su altre realtà in cui si verifica.

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Gay Pride.

L’oscenità è negli occhi dei perbenisti – gli stessi che, davanti alla pedofilia conclamata della chiesa cattolica, si girano dall’altra parte.

Meglio un gay pride, festa carnevalesca dove si ride, si balla, si palesa la gioia di vivere, che una triste processione religiosa, dove gente depressa, affetta da psicosi, parla all’aria fritta e a statue di coccio.

È un diritto non essere perseguitati poiché non eterosessuali
È necessaria una norma che vieti quanto prima a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia contro chi non è eterosessuale, poiché è la causa ‘educativa’ principale dell’omofobia, della xenofobia.

 

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Famiglia sacrificante.

È disfunzionale la ‘famiglia sacrificante’, in cui non vi è spazio per piacere e distrazioni, ma tutto gira intorno a dovere e sacrificio.
I sentimenti che emergono da questo tipo di famiglie sono: gelosia, controllo, possesso, spirito di sacrificio a discapito anche degli altri.

Veniamo a portati a pensare che le difficoltà ci rendano migliori, a sublimare il dolore invertendo il significato fra ‘piacere’ e ‘sofferenza’ (religiosamente), ma oggettivamente non è umano vivere come una gazzella nella savana.
È umano desiderare il benessere: proprio e altrui.

Non è da persone empatiche augurare che anche gli altri (i bambini, il Futuro) debbano passare le nostre traversie; chi ha vissuto difficoltà, dovrebbe invece augurarsi che i bambini non debbano vivere in regimi meritocratici, sofferti, ma gioiosamente con diritti universali.

I bambini non hanno pregiudizi; ma hanno forti possibilità di crescere come persone incivili, con pregiudizi, se verranno sottoposti al catechismo della chiesa cattolica; se saranno circondati da cattolici bigotti.

 

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Madre e Padre.

La Chiesa di Roma è una istituzione religioso-finanziaria (monarchica) misogina, xenofoba, omofoba, razzista.
La sua predicazione misogina, omofoba, xenofoba è un continuo bullismo nei confronti di chi non si omologa.
Il cristianesimo NON è Civiltà.

Quando una coppia, legata da sentimenti, fa un figlio o riesce ad adottare un bambino, diventano entrami tutori legali ed educatori.
‘Mamma’ e ‘Papa’ sono appellativi: li potresti chiamare anche ‘Riso’ e Formaggio’.
O, entrambi, per nome anagrafico.

Le nostre esperienze personali non sono realtà assoluta.

Chiunque si prenda cura di un bimbo, con Cultura e cognizione di causa è famiglia.
Non importa il sesso e il ‘legame di sangue’ in chi è tutore di un bimbo.
Solo nelle ‘famiglie tradizionali’ involute esiste ancora la distinzione di ruoli e comportamenti fra padre e madre.

I bambini non hanno pregiudizi; ma hanno forti possibilità di crescere come persone incivili, con pregiudizi, se verranno sottoposti al catechismo della chiesa cattolica; se saranno circondati da cattolici bigotti.

È un diritto non essere perseguitati poiché non eterosessuali
È necessaria una norma che vieti quanto prima a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia contro chi non è eterosessuale, poiché è la causa ‘educativa’ principale dell’omofobia, della xenofobia.

 

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