Nello stato del Kentucky, sotto un passaggio a livello, pare risieda un “ibrido tra un umano e una capra con un grottesco corpo deforme”, che ipnotizza i rari passanti per poi colpirli con un’ascia insanguinata. Altre leggende narrano invece che la sola vista della creatura sia così sconvolgente da portare chi lo vede a suicidarsi sui vicini binari.
Mese: ottobre 2016
Il mostro di Flatwoods
Nel 1953 tre bambini videro qualcosa schiantarsi al suolo nei pressi di Flatwoods, nel West Virginia. Davanti ai loro occhi videro così una creatura alta circa 2 metri, dalla testa allungata e incandescente e le braccia ‘invisibili’ data l’incredibile velocità di questo. La creatura è stata descritta dai testimoni come circondata da una nebbia rarefatta e in grado di emettere rumori acuti e striduli. I ragazzini dopo aver visto lo strano mostro ebbero vomito e convulsioni per settimane.
Black eyed children
I bambini dagli occhi neri, secondo alcune leggende metropolitane sarebbero delle creature paranormali somiglianti a dei bambini di età compresa tra 6 e 16 anni, con la pelle pallida quasi bianca e gli occhi completamente neri. Questi bambini sarebbero stati visti fare autostop o chiedere l’elemosina.
Le gemelle Gibbons
Le gemelle Gibbons, note anche come le “Silent Twins”, parlavano solamente fra di loro. Le gemelle avevano sviluppato un loro linguaggio, incomprensibile agli estranei . La sera decidevano chi delle due, al risveglio mattutino, avrebbe respirato per prima, e finché questo respiro non veniva avvertito l’altra sorella doveva giacere immobile, come morta. I veri problemi sorsero in seguito ad alcuni comportamenti delinquenziali, che culminarono però in due episodi di incendi dolosi. Il loro rapporto di amore si mischiava inoltre ad accessi di odio violento, tanto che più volte l’una attentò alla vita dell’altra e viceversa. Fino a quando fecero un patto: per condurre un’esistenza normale, una delle due si sarebbe dovuta sacrificare. E così accadde. Le due giovani passarono poi 14 anni della loro vita in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza, in quel luogo le due gemelle arrivarono alla formulazione di un drammatico quanto agghiacciante patto: una di loro due doveva sacrificarsi per liberare l’altra dal patto del silenzio e dall’isolamento nel quali vivevano ormai da 29 anni. A sacrificarsi fu Jennifer, morta in circostanze ancora non chiare, sacrificatasi per la vita della sua gemella June.
Sindrome di Locked-in
La sindrome di locked-in o sindrome del chiavistello è una condizione nella quale il paziente è cosciente e sveglio, ma non può muoversi oppure comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo. A differenza dei pazienti paralizzati, chi vive con questa malattia può ancora percepire sensazioni tattili e dolorifiche. Solitamente chi è affetto da questa patologia può muovere solo una parte del suo corpo: i propri occhi, e niente più. Il giornalista parigino Jean-Dominique Bauby ebbe un ictus nel 1995, e quando si risvegliò si scoprì vittima della sindrome di locked-in, ma nonostante ciò, con la sola facoltà di muovere la sola palpebra sinistra dettò in questa maniera un libro intero, il suo libro, lettera per lettera: “Lo scafandro e la farfalla”.
Sepolti vivi
Vi è mai capitato di sognare di trovarvi vivi sotto terra? Non per tutti si tratta solo di un brutto incubo. Forse molti di voi non sanno che storicamente questa pratica era ritenuta una vera e propria pena capitale, di cui possiamo citare esempi anche recenti.
Tarrare
Tarrare è stato un militare e artista francese, noto per le sue abitudini alimentari particolari. Egli per placare la sua fame era in grado di mangiare grandi quantità di carne, ma non solo: ingoiava tappi, pietre, animali vivi e un intero cesto pieno di mele. Questa sua capacità, se così si vuol chiamare, fu anche utilizzata per scopi bellici durante la rivoluzione francese.
Il caso Taman Shud
La mattina del primo dicembre 1948, alle 6:30, lungo la spiaggia di Somerton (Adelaide, Australia Meridionale), un uomo venne ritrovato morto per cause tutt’ora non chiare. Durante l’autopsia, venne ritrovato un criptico foglietto dentro la tasca dei pantaloni della vittima. Il foglietto, che altro non era che un pezzetto strappato di una pagina delle poesie persiane Rubʿayyāt recitava: Tamam Shud, che in persiano significa “finito”, “concluso’’. Il giallo, noto appunto come “Taman Shud Case” è rimasto uno dei più grandi misteri irrisolti dell’Australia.
Sindrome di Cotard
Si tratta di una rara malattia mentale, dove chi ne è affetto si sente estraneo al suo corpo e si convince di essere morto. Nel corso della storia son stati registrati ben 100 casi.
Joyce Vincent
Joyce Vincent, non aveva più alcun contatto con la famiglia e né tanto meno con altre persone; venne ritrova nel 2006 seduta davanti al televisore acceso. La donna morì nel 2003.