Le tue chiacchiere nel mio cuore

L’articolo è trasferito da due vecchi blog, stranamente chiusi, la prima volta pubblicato il 24 agosto 2020 e la seconda il 28 settembre 2020.

Per quanto negli anni abbia utilizzato il computer a scopo lavorativo, e ovviamente internet, non avevo mai conosciuto il mondo delle cosiddette “chat”, ovvero non me n’ero mai addentrata, vuoi per indifferenza, vuoi per un senso di prevenuto disdegno.
Questo disdegno, che talvolta sfociava in aperta repulsione, veniva dall’idea che nel substrato di tali chiacchierate vi fosse qualcosa di ignominiosamente volgare, indecente e magari atto a far del male. La gente comune parlava del chattare come di una possibilità di fare incontri pericolosi, dalle molestie, alla violenza, sino alla morte, ed io vivevo all’esterno di qualcosa che in effetti non mi incuriosiva né mi attraeva.
Anni fa apersi un blog allo scopo di scrivere di eventi sofferti nella vita di mio marito, manifestandoli prima di tutto per scaricarli dalla mia mente e dal cuore. Quel blog, che qualcuno lesse, ottenne successo anche nelle sedi debitamente preposte ad onorare la giustizia. Tuttavia non curai mai l’aspetto del profilo, che non consideravo interessante. Alcuni mesi fa, decidendo di inserire nuovi articoli sul blog, migliorai con esso anche la parte legata al profilo, cercando di renderla accattivante, ma soprattutto veritiera. Fu in quel momento che incominciai ad essere tempestata da messaggi, non cercati, a cui ero impreparata, ma in cui dovetti immergermi per forza di cose, perché dopo aver conversato con qualcuno iniziai a pensare che avrei potuto fare buon uso della circostanza. Scriverci un articolo, un trattatello o qualsivoglia stilato, per una come me sarebbe stata un’occasione ghiotta e la soddisfazione di una nuova curiosità. Inizialmente non pensai ad altro che a ciò che ne avrei ricavato, sebbene non finanziariamente, successivamente qualcosa cambiò in me e l’insensibile freddezza che mi motivava lasciò il posto all’umanità che doveva emergere.
Lasciai andare le cose. Sulla messaggistica del profilo le richieste di contatto arrivarono da sole. Bisogna innanzitutto distinguere tra i messaggi sul profilo e quelli direttamente nelle stanze delle chat. Cambia la sostanza, il tipo di rapporto, il modo di relazionarsi.
Profilo: è sì utilizzato per presentarsi al mondo, anche se spesso non ne comprendo il motivo se non si usufruisce del blog ad esso correlato. Ma credo sia un espediente per poter avere accesso alle stanze delle chat. Ciascun proprietario del proprio spazio vi inserisce quello che più gli aggrada, dalle foto, alla musica, alle frasi (anche se aforismi scopiazzati). Spesso qualcuno non inserisce la foto, oppure ne inserisce di false, come talvolta false sono le date di nascita e le località. Sul profilo si ricevono messaggi, spesso insistenti, talvolta un po’ spinti, ma tendenzialmente su un tono di pacata educazione.
Chat: dal profilo entri in chat e qui cambia la musica. Suddivise in settori al cui interno vi sono varie stanze, i gruppi di chat dovrebbero attenersi ad un regolamento comportamentale, morale ed onesto. In realtà non accade alcunché di ciò. La gente trascorre un tempo infinito a chiacchierare (= to chat), durante gli intervalli del lavoro, a casa, pranzando, mentre camminano sbandando sul marciapiede, alla sera e per ore durante la notte. Ho osservato gente pascolare cani che giocavano e i padroni indipendentemente stavano a scrivere sul cellulare e mi sono domandata cosa facessero. Ora lo so: chattavano a tutto spiano. Un tempo noi uscivamo di casa e l’incontro con altri proprietari di cani era occasione per intessere rapporti sociali, verbali e veritieri. Sulla chat l’avatar sostituisce l’uomo, che seduto in poltrona appanna la propria vista a leggere messaggi.
Per un periodo affrontai il discorso delle conversazioni sul profilo, poi decisi di immergermi nelle stanze delle chat. Scelsi a caso, non avendo esperienza, vi entrai, vidi che vi era una conversazione di gruppo in corso da un lato, ma nel giro di qualche istante iniziarono a suonare numerosi bip, da profili maschili. Li aprii tutti ed iniziai le cosiddette chiacchiere private.  Grazie a principi secolari che mi porto appresso, per l’innato senso del pudore e per una decenza che ancora mi impediscono di auto-mortificarmi, mai approccerei per prima un uomo. Deve farlo lui, sempre e comunque. E così, gli uomini non mancarono di contattarmi, sia sul profilo sia in chat, quando vi entravo. Dopo il primo acchito, ammetto, staccai la connessione alquanto schifata dalle continue e pressanti richieste sessuali, con l’intenzione di abbandonare l’idea del report, poi ci ripensai e decisi di proseguire. In realtà in me, abituata all’ascolto di intercettazioni verbali inequivocabili , il pelo –che qualcuno mi chiese se avevo nelle parti intime- era invece già ben radicato sulle pareti dello stomaco.
Tra il profilo e le chat private incominciai una corrispondenza che portò del frutto, ed ora qualcosa ho chiaro in mente, per quanto questo mondo ancora presenti degli insoluti a cui mai darò risposta, né potrò in un limitato articolo eviscerarne ogni aspetto.
1. Linguaggio standardizzato. Il mondo delle chat presenta un proprio linguaggio uniformato. Per dirla con parole povere: tutti gli adescatori parlano nello stesso modo e con gli stessi termini. Vanno a scuola di chat. Bisogna pertanto conoscerne le espressioni, ma soprattutto il significato racchiuso in esse, per non fraintendere e non complicarsi la vita. E per alcuni: non soffrirne.
· Ciao_ I più educati salutano anticipatamente, cosa mai sgradita in qualsiasi rapporto umano. In chat non esiste la forma in terza persona singolare lei, che noi Italiani rivolgiamo agli sconosciuti, ma popolarmente si è tutti equiparati. Tentai inizialmente di rispondere con “Buongiorno a Lei, Signore!” e fui trucidata! Imparato!
· Sei una bella donna_ Questo è il secondo messaggio, dopo che al primo si è corrisposto il saluto. Una donna è sempre bella, basta provare ad agganciarla, che di lei si veda il naso o un viso sfatto dalla stanchezza. Formosa: ottimo, piace l’aspetto della donna in carne. Magra e piatta: perfetto, le grasse mai piaciute! Tre gambe e un occhio da Polifemo: mai vista tanta grazia e femminilità! Il popolo del “basta che respiri”,  che per fortuna non si dà alla necrofilia. Ma dopo tutto, a cosa serve altro, quando lo scopo è solo portarsela a letto una volta e mai più?
· Mi intrighi molto_ E qui dovetti  rispolverare tutto il mio vocabolario da Accademia della Crusca, perché il significato predominante del termine non è positivo, ma anzi indica un “pasticcio entro cui ci si infila e che infastidisce”. In chat invece il verbo intrigare assume l’accezione più delicata, ovvero: affascinare, attrarre, appassionare. I maschietti rampanti presi dalla bella donna al terzo messaggio si lasciano andare a questo  sproloquio verbale che serve ad ottenere il passo successivo. Una donna potrebbe  essere davvero bella fisicamente ed intrigare, ma espresso così è una falsità a senso unico.
· Ci incontriamo?_ In seguito alla compiacenza femminile, all’apprezzamento mostrato con dei ringraziamenti, questa è la domanda consecutiva. Sì, ammettiamolo, qualcuno prima ancora si dilunga in qualche chiacchiera, scambiando foto via e-mail, ma in genere arrivano al sodo in fretta. Cosa significa incontrarsi nel sotto-mondo delle chat? Non certo vedersi in faccia, capirsi, conoscersi e provare ad apprezzarsi, come avviene a due che si piacciono e vogliono tentare di andare avanti l’uno verso l’altra. Si tratta solo ed unicamente dell’espletamento di una soddisfazione sessuale, un incontro che porta al letto, un momento in cui ci si scambia il più sterile dei piaceri, senza affetto, senza emotività. Posso affermare che in due mesi mi fu chiesto da 9 uomini, ma mai si arrivò all’incontro perché quando chiarii che non cercavo rapporti “usa e getta”, scapparono tutti. Non dovetti mai passare al piano B, il piano A risolse la problematica senza ulteriori preoccupazioni. Le donne che si trovano nella stessa situazione imbarazzante e che non sono sveltine da letto, non hanno che da accettare gli incontri, mettendo i puntini su tutte le vocali. Tranquille: da gentili, premurosi, affettuosi, inizieranno a distaccarsi mostrando freddezza e disinteresse, sino a dileguarsi definitivamente. Se per edulcorare meglio la situazione si aggiungono altri espedienti, tipo domande, richieste di spiegazioni, allora scapperanno a gambe levate. Provare per credere. Questi uomini altro non sono e vanno bene per le donne che cercano le stesse cose, per le altre serve …di meglio.
· Mi dai il cell? _ Questo è già un grande passo. Scambiarsi il numero di telefono privato è cosa inverosimile, soprattutto per i cacciatori di una notte, ma chi lo chiede vuole un’intesa più intima, o almeno vuole provarci. Mi capitò di sentirmelo chiedere e lo diedi. Dopo tutto non ho  nulla da nascondere. Non fu mai utilizzato, quindi il piano A ebbe successo. Però, mi si creda, questa richiesta è importante, perché rappresenta il donare qualcosa in più di se stessi. E’ raro, rarissimo.
· Risate, contrazioni di termini _ Sembra di parlare attraverso la vecchia messaggeria del telefonino, ma leggere le risate fa davvero ridere. Come un libro, un racconto con dialoghi. Naturalmente non potendosi vedere e parlare direttamente le espressioni del viso e le emozioni devono essere rese in forma scritta, però è drammatico che nemmeno ci si telefoni.
2. Età media. Appurai che raggiunta la necessaria maggiore età, nel mondo delle chat, degli incontri rapidi, del tutto e del nulla, vi si può trovare dal 18enne al 91enne. Molti più uomini in un range espanso, le donne in genere viaggiano al di sopra dei 30 anni. Il motivo è lampante ma si deve capire cosa vogliano le varie fasce d’età dei maschi e delle femmine.
Maschi _ Dai 18 ai 30 anni li vedo chattare senza meta, alla ricerca di qualcosa che nemmeno loro sanno cosa sia. Di cosa dovrebbe mai aver bisogno un ventenne, che non possa trovare fuori, nel mondo reale, tra le ragazze della propria età? Questo è il punto, cosa trova nella realtà, o invece che il virtuale gli dia l’immagine di una sensazione ambita con cui interfacciarsi durante la crescita della propria esistenza. Fui avvicinata da parecchi ragazzi entro questa fascia d’età, domandando a me stessa e a loro il perché. In ogni epoca i maschi giovani si sono sentiti attratti dalle donne più vecchie, poiché è la natura che induce a meravigliarsi di come la vita possa esprimersi nelle sue variegate forme, ma, se al di fuori cercano al massimo donne di alcuni anni in più, nelle chat non frenano la propria curiosità e si lanciano alla conoscenza estrema. Voglia d’esperienza che credono di trovare in una donna più anziana? O forse, come alcuni mi confessarono, le proprie coetanee non soddisfano la ricerca mentale dei propri perché, oltre a quella meramente sessuale? Va da sé che laddove nella realtà quotidiana sono frenati dalla vergogna, dietro allo schermo scatenano una sfacciataggine da leoni. Più volte dovetti affermare di non praticare il Milf (non essendo neppure madre di umani) né d’essere una Cougar e mi compresero perfettamente. Talvolta i ventenni raccontano romanzetti lacrimosi per intenerire la donna over, stile “cuore di mamma”. Ne udii di tutti i colori e sfumature. Quelli dai 30 ai 40 anni girano alla ricerca di sesso gratuito e facile. Quando un tempo rimorchiavano in discoteca ora, senza spostarsi dal luogo di lavoro o dalla poltrona di casa, rimorchiano in chat. Comodo no? In questa fascia d’età tendono ad avere maggiormente cura del proprio corpo e a mostrarlo come un trofeo per scaturire pulsioni nelle donne. Siccome non sempre ci riescono, allora fanno il giro delle donne, ogni volta nella speranza che una ci stia. Fui contattata da molti entro questa fascia d’età. Quattro chiacchiere o subito avances. Quando poi li mandavo dove dovevo mandarli, talvolta scappavano, talvolta me li ritrovavo con la coda fra le gambe ed un tono d’approccio diverso. Saltando a conversare da una donna all’altra a volte capitava che si confondessero. Nella norma. Tra l’altro alcuni sono pure graziosi d’aspetto, proprio com’è tipico di un’età in cui gli uomini non sono ancora sfioriti. Dai 40 ai 50 si entra nella fase degli sposati che ricordano di esserlo a casa ma se ne dimenticano in chat, quelli separati o divorziati che non ne vogliono più sapere, quelli pieni d’astio che maltrattano pure, ma, ammettiamolo, anche alcuni seriamente interessati a conoscere la donna…veramente pochi… Tutto sommato questa fascia d’età non l’ho compresa a fondo. Fui contattata anche da loro, tra il dire tanto ed il fare nulla. Gli over 50 sono i meno falsi e più realistici. Anche tra questi mi capitò il tizio che si fingeva un altro, ma per lo più furono tutti molto onesti, discreti e garbati. Penso che dipenda dal fatto che in questa fascia d’età rientrano i trentenni della mia epoca, in cerca di donne vistose e senza cervello, uomini inconcludenti e pasticcioni, che lanciavano l’esca e poi, quando la donna abboccava, tagliavano il filo. Oggi sono uomini pieni di rimpianti, con storie malandate alle spalle e che si rendono conto che nella vita certi treni non passano due volte. Allora, abbandonata la strafottenza di un tempo, ebbri di esperienza e consci della fugacità della vita, cercano di rimediare ad un inutile vissuto, alle occasioni gettate e pensano di recuperare in questo modo. Sono quelli che cercano davvero un rapporto stabile. Mi contattarono alcuni, meno tuttavia degli altri.
Femmine _ Non dividerei le donne in categorie d’età, sebbene sussista un divario esponenziale tra le ventenni e le cinquantenni. Le ventenni, poche, non cercano nulla di stabile. Espongono se stesse ed il proprio corpo al pubblico ludibrio al solo scopo di rimorchiare maschi e forse per questo i coetanei ne sono nauseati. Oltre, incomincia la coscienza, che le donne possiedono per infusione genetica, ma che devono affinare attraverso il dolore e le passioni. Fui contattata in chat e sul profilo da donne, alcune con gusti sessuali differenti dal mio, ma intrise di una grazia ed una riservatezza che mi lasciarono il dolce in bocca. Con alcune riuscii ad andare oltre alle due parole scarne, intraprendendo un dialogo costruttivo. Fui sincera con loro sino in fondo e nessuna, dico nessuna, mi schivò o mi maltrattò. Per il profondo rapporto che ho sempre intessuto con loro, non dirò altro sulle donne, se non ringraziarne la sensibilità ed il cuore sincero.
3. Vero o falso? Una delle domande che pervade da secoli immemori la nostra necessità di sapere, cosa ci sia di vero e reale e cosa appartenga alla falsità, nella percezione del divenire e nei rapporti umani, di cui comunque non possiamo fare a meno. La materia e la sua gemella antimateria, che se si incontrano si annichiliscono. Ma noi siamo fatti di materia e abbiamo necessità di trovare corrispettivi  per la vita, affinché entrambe le forze, necessarie, sopravvivano, ma restino distinte nell’economia dell’universo. Questa è quella verità assoluta in cui io credo fermamente. Ovunque cerchiamo il vero, il visibile, il concreto e spesso lo cerchiamo anche nei posti più inverosimili. Il sotto-mondo delle chat è talmente ambiguo che necessitiamo di grande indifferenza per comprendere dove ti mentano e dove parlino con sincerità. Senza coinvolgimenti emotivi qualcosa si evince. Come ho sempre affermato, gli uomini mentono per il sesso, le donne per fini diabolici ed articolati.
ü Età _ Quando si legge un’età, che il sistema del server calcola sulla base della data di nascita inserita, non si può mai sapere se corrisponda alla verità, a meno che vi sia una fotografia recente da cui desumere qualcosa. A me capitò inizialmente un ragazzo di 32 anni, che iniziò un corteggiamento serrato, sino ad esternare sentimenti assolutamente improbabili per le circostanze. Dopo due settimane rivelò di essere un sessantenne, di vivere altrove e di star scrivendo racconti erotici. Cercava di carpirmi materiale utile per un racconto, ma fortunatamente, sia perché non mi sbilancio mai, sia perché anch’io stavo facendo altro, non ci riuscì. Però lo maledissi e gli intimai il dovuto. Oggi ha corretto l’età, ma questi bastardi restano tali dentro quanto fuori. Molti ad ogni modo nascondono l’età o la modificano, generalmente ringiovanendosi. Pensano forse di nascondersi da altre persone, dalle mogli, o da chicchessia? O forse pensano di accattivarsi le più giovani? Non hanno capito nulla davvero di ciò che interessi ad una vera donna.
ü Fotografie _ Questo è un mistero doloroso. Meglio chi non mette foto del tutto, o inserisce animali e oggetti, rispetto a chi incolla l’immagine di qualcun altro, estrapolato dal web, un modello, un attore. Alcune donne mostrano parte del corpo a scopo attrattivo e gli uomini fanno lo stesso. Dal momento in cui il profilo non serve a presentare se stessi per ciò che si è e si vale, ma solo per vendere ed acquistare, allora la merce viene offerta nel modo migliore. Ricevetti richieste di contatto da parte di palestrati, i quali sembravano più intenzionati all’apprezzamento dei muscoli che non al farsi conoscere sul piano umano. Alcuni, attraverso mail private mi inviarono altre foto, mai con vestiti e sovente con parti intime scoperte. Corrisposi in modo molto contenuto alle richieste di vedere me,  anche perché se ne avessi nutrito interesse, avrei venduto mente e cuore e non il corpo. Alcune foto osé mi parvero dei falsi mirabolanti, ma…non avendo approfondito la questione…non potrei giurarci. Ora, quale donna potrebbe ripugnare il bel corpo tornito e sodo di un uomo che si cura? Una donna da letto si fermerebbe a quell’aspetto, le altre chiederebbero di conoscere il vero muscolo di quel corpo. Durante la spasmodica ricerca di una via per agguantare più donne possibili, questi uomini finiscono per dimenticare che il muscolo più importante del corpo non risiede nei pettorali o nelle parti basse, ma è ben protetto entro il robusto carapace cranico. Alcuni di loro mi sembrarono persino intelligenti ed acculturati, individui capaci di apportare qualcosa di concreto e profondamente valido ad un rapporto umano, nonostante ciò, in un afflato dell’aria boriosa che fuoriusciva dai loro corpi, la stima che avrei almeno potuto nutrire fu spazzata per sempre.
ü Stato civile _ Ebbene, questa è la menzogna più vecchia del mondo. Si può ben osservare che pochissimi indicano la situazione familiare, ma in un confronto via chat lo dicono. A me non mentì nessuno, tanto non gli importava perché la ragione del contatto non era certo quella di portarmi all’altare, bensì altrove…
4. Maleducazione. Eh sì, qualcuno mi aveva messa in guardia, sin dall’inizio delle conversazioni, ma non pensavo a siffatta rudezza e brutalità. Sopportai la sessualità esplicita, le foto pornografiche, le migliaia di parole vacue ed inconsistenti, ma quando incappai nella cattiveria, allora la presi male. Il primo colpo lo ricevetti quando, osservando le visualizzazioni del profilo chiesi l’amicizia a due persone. La donna me la concesse favorevolmente, l’uomo mi rispose con tale villania da suscitarmi una reazione altrettanto brusca. Manco gli avessi chiesto di tagliarsi due dita di una mano. Abituata ad un altro portale di stampo professionale, dove i collegamenti si lanciano e si accettano in ogni caso, credevo di non offendere alcuno chiedendo la cosiddetta amicizia, che poi non ha nulla di tale significato. Pazzesco che in un profilo dove le parole non mancano e la volgarità è abusata, il concetto di amicizia sia invece tanto restrittivo. Non ci pensai più e lasciai che altri me la chiedessero. L’arida sgarberia dei più, lasciava trapelare anche tanta incoerenza nel comportamento e nelle intenzioni di menti sfuocate da una vita sfrenata alla ricerca del nulla. Qualcuno mi epitetò di essere frigida, incapace di carpire l’attimo, una donna nella media, di poco spessore, mancante di slancio passionale e femminilità. Per un popolo che lo fa sul web, in effetti io sono ben più che frigida. Mai avrei pressato un uomo, eppure mi sentii immeritatamente mortificare con un “peggio di una moglie…che stress”, per aver osato chiedere spiegazioni a frasi insulse. Questi uomini votati alla sveltina senza tante parole di contorno, mi diedero spesso l’idea che a forza di chattare ad libitum alla ricerca del sesso perduto, continuo e con tutte, siano divenuti degli psicotici sclerati, abili solo a scaricare  una frustrazione irrisolta sulle prime persone che capitano a tiro. Astiosità in pensieri che vagano senza meta. Tanto la maleducazione rimane dietro ad un’immagine inesistente e ad uno schermo che fa da filtro, nessun costo, nessun tributo.
Conclusioni. Al termine di questo brevissimo excursus più che conclusioni da trarre dovrei aprire un nuovo capitolo, affermando con umiltà che, alla domanda “perché lo fanno?”non sono riuscita a giungere ad una risposta univoca e definitiva. Alcune persone mi dissero che parlarsi dietro ad uno schermo sia molto più facile che di persona e che, quindi, possono sentirsi liberi di esprimere qualsiasi sensazione, anche spinta, senza l’evidente imbarazzo del rifiuto diretto. A me sembra una scusa per nascondere la testa dietro un filo d’erba.  Da che mondo è mondo si approccia, si viene rifiutati ma si viene anche accettati. Il diretto contatto umano è la vera palestra della vita. Ma quando il tutto rimane dietro ad un avatar visivo, a parole scritte e mai udite, è troppo facile scappare dalla responsabilità delle proprie azioni. Credo in effetti che l’utilizzo di questi mezzi per approcciare sia un modo per allentare la tensione data dalla responsabilità dei rapporti umani diretti, null’altro se non questo. Chi voleva incontrarsi e non aveva alternative, un tempo utilizzava le agenzie matrimoniali, ma poiché vi si iscriveva ad un costo, l’intento finale era indubbiamente quello di giungere ad una meta stabile. Chattare presenta il solo costo del server, della connessione, dell’energia elettrica  che alimenta il computer. A me pare invece che il prezzo finale da pagare sia ben più gravoso di quanto si pensi, consistendo nel depauperamento delle proprie capacità d’inventiva, della forza di sopravvivenza e soprattutto dell’energia che spinge a non cedere mai se si desidera raggiungere un fine. Questo sesso scevro da attaccamento sarà anche utile per accumulare tante esperienze, che tuttavia non fanno altro se non lasciare una sensazione di eterno incompiuto, la necessità di continuare a cercare l’appagamento di cui l’essere umano necessita. Di là da ogni diritto di giudizio, che non m’appartiene, potrei dire a chi è stato deluso, a chi voleva altro, a chi ancora cerca qualcosa, di andare a cercare altrove. Coloro che passano indenni attraverso il piano A, il B, e non desistono, non scappano e hanno qualcosa da lasciarvi in cuore, gli altri no. L’amore vero non scappa mai!
Immensa fu la rabbia che in alcuni momenti nutrii verso la cattiveria gratuita ricevuta, che di primo acchito decisi per un testo molto più fragoroso, a cui aggiungere ben altro titolo; tuttavia accadde che qualche donna, con il suo apprezzamento mi abbia addolcito il cuore e che alcuni uomini mi abbiano rivolto l’unico complimento importante per me: sei una bella persona! Tanto fu sufficiente ad ammorbidirmi e a far giungere alcune delle tante chiacchiere sino al mio cuore.

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24 agosto 2020

Le tue chiacchiere nel mio cuoreultima modifica: 2021-06-06T20:01:37+02:00da Miccionsquater
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