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Di tampone in tampone...hanno fatto degli italiani un gregge docile ed ubbidiente.


Riflessione: qualche solone ha notizie di che fine ha fatto l'influenza? 2018- 2019 oltre 7 milioni di italiani K.O.! Dal covid in poi per trovare uno con una semplice influenza...bisogna andare a "chi l'ha visto!"...

Covid, tamponi rapidi sotto accusa: "Un risultato su due è errato"

Aumenta il numero di scettici sull'attendibilità dei test. Il virologo Giovanni Maga: "Solo la variante Delta li rende più affidabili perché la carica virale è maggiore"
22 NOVEMBRE 2021 "La Repubblica"-- Perfino il megafono di regime, lo ammette: i tamponi rapidi sono tarocchi; (a questi aggiungiamo di nostro che anche il PCR è fasullo e manipolabile); Pertanto, nonostante l'evidenza delle prove metta in chiaro che ci troviamo difronte ad una truffa colossale...si insiste nel predicare il verbo siringale completamente inutile!  Ed ancora: nonostante che le stesse case farmaceutiche, nei loro "bugiardini" ammettono candidamente che non vi sono riscontri circa l'efficacia del siero sui deboli e gli immunodepressi... le autorità che autorizzano siringate e dosaggi, continuano ad insistere per poi contradirsi e per poi riaffemare! 

  In Francia stanno per istituire una commissione d'inchiesta sulla "fantapandemia" che ha azzerato l'influenza Ma da noi fu rifiutata! Non si sa mai...qualcuno potrebbe finir male, tra i vari politici, e scienziati...Nell'articolo che segue, il "balletto" su quarta dose si...quarta dose no...(non è che AIFA decide sfogliando la margherita?)                                                                                          NON CI SONO EVIDENZE PER LA QUARTA DOSE: LA CONFESSIONE DELL’AIFA

Quarta dose sì, quarta dose no, quarta dose forse. Le istituzioni sanitarie italiane sembrano avere le idee piuttosto confuse su quale dovrà essere il futuro della campagna vaccinale contro il Covid. Il copione è quindi sempre lo stesso: si parte con annunci trionfali conditi dalla parola d’ordine “fate presto”, per poi effettuare repentine piroette e tornare così al punto di partenza, giocando così con la salute dei cittadini.

Quando AIFA e Ricciardi davano l’ok alla quarta dose

Era il 21 febbraio quando l’AIFA e il CTS hanno deciso di approvare la somministrazione della quarta dose per i soggetti fragili. In quel caso era stata curiosa la precisazione dialettica che aveva tenuto a fare l’AIFA: ” Non si tratta di una 4a dose bensì della dose booster a conclusione del ciclo primario vaccinale composto da 2 dosi e 1 dose aggiuntiva”. Questo balletto lessicale lasciava intuire che le idee all’interno dell’AIFA non fossero poi così chiare. Il futuro però sembrava ormai tracciato e il superconsigliere del Ministro Speranza, Walter Ricciardipreannunciava l’imminente estensione della quarta dose a tutta la popolazione. Il 12 marzo scorso Ricciardi diceva di: “Estendere ‘quanto prima’ a più categorie la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid”. Sappiamo però che in passato l’ex compare di Mario Merola è stato più volte smentito, come quando descrisse la Danimarca come un cluster di contagi dopo la rimozione delle restrizioni e venne sbugiardato direttamente dalle autorità sanitarie danesi.

Il passo indietro dell’AIFA

In questo caso però a smentire Ricciardi è la stessa Agenzia Italiana del Farmaco che ha pubblicato un comunicato stampa proprio sull’opportunità di estendere la quarta dose del vaccino anti Covid.
La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di AIFA ha iniziato il 24 marzo 2022 la valutazione dell’opportunità di una seconda dose booster dei vaccini contro il COVID-19 per particolari categorie di soggetti. Considerato il complesso dei dati disponibili, la CTS ha deciso che sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia.
Si tratta di un comunicato decisamente stringato e che lascia nei cittadini più dubbi che certezze. L’AIFA sta infatti dicendo che le attuali evidenze scientifiche non consigliano la somministrazione della quarta dose “per particolari categorie di soggetti”. Di quali soggetti si tratta? Non si sa.

Nessuna chiarezza e monitoraggio inesistente

La vaghezza lasciata dall’AIFA non può quindi che alimentare nuove domande: se non ci sono evidenze scientifiche per somministrare la quarta dose a persone anziane, perché dovrebbero esserci evidenze per somministrarla ai soggetti fragili? È chiaro che di fronte ad una comunicazione scarna, asettica e confusionaria, la platea di persone che ad oggi ha già ricevuto la quarta dose non può che sentirsi intimorita. Ad oggi circa 30mila persone hanno ricevuto la quarta dose del vaccino anti Covid, evidentemente senza le dovute certezze scientifiche. Ci sarebbe lo strumento del monitoraggio, per rimediare, ma non viene usato. L’Istituto Superiore di Sanità pubblica infatti settimanalmente un bollettino dove si dedica un’attenzione maniacale per mettere in mostra il rischio di finire in ospedale per chi non si è vaccinato, ma d’altra parte risultano del tutto assenti i dati sulle persone che hanno ricevuto la quarta dose. Quanto rischio hanno di contrarre il Covid queste persone? Quanto di finire in ospedale e in terapia intensiva? Quanto di morire? Non si sa. Così come non vengono pubblicati i dati relativi agli effetti avversi a seguito della quarta dose. L’AIFA sembra infatti aver fatto uno sforzo enorme nel pubblicare il rapporto di farmacovigilanza dopo cinque mesi di silenzio e adesso da inizio febbraio tutto tace e non si sa quindi nulla sugli effetti della quarta dose.

Pfizer spinge per la quarta dose a tutti

Nel frattempo gli ultimi studi israeliani confermano i dubbi sulla necessità di questa dose aggiuntiva: “Tanto per cominciare, i vantaggi di un secondo richiamo sono minimi”. E a questo bisogna aggiungere il parere dell’EMA che aveva descritto i continui richiami vaccinali come insostenibili e con rischi per il sistema immunitario. C’è chi però si sta attrezzando per tornare a fare profitti per il prossimo inverno, l’amministratore delegato della PfizerAlbert Bourlaha infatti dichiarato, sulla base di dati forniti dalla stessa Pfizer, che la quarta dose sarà necessaria per tutti. Ancora una volta le aziende del farmaco sembrano avere il potere di bruciare i tempi della scienza e influenzare a proprio vantaggio le scelte degli enti regolatori.                      Intanto i danni da siringa continuano...