Gli ipocriti politicanti UE dalla faccia di bronzo: ad esempio Antonio Tajani…

BUONGIORNO DAL PIANETA TERRA 10 LUGLIO 2024 In foto il bipide tronfio ed ipocrita dall’aspetto di un anatra starnazzante, che ha battuto la grancassa sulle vittime di un bombardamento attribuito ai russi, di un ospedale pediatrico a Kiev; questo coso mi sembra che sia anche il ministro degli esteri italico…il ministro degli esteri è come un biglietto da visita; guardatelo bene e provate a pensare se è il “biglietto giusto”. Fermo restando che se cliccate o fate copia incolla sul link segnalato sotto leggerete e vedrete le immagini scattate da un residente di Kiev che mostrano invece un missile ucraino in caduta sulla città…con tutto quello che ne consegue. Comunque come vorrebbe che uno faccia una guerra? Con i guanti e la livrea? come ogni volta fanno gli italiani quando partono lancia in resta al seguito dei criminali USA, che potrete ascoltare e vedere, seguendo i sottotitoli del video che proponiamo dal titolo esemplare “I crimini Usa e Nato”; una carrellata di tutte le nefandezze americane perpetrate nel mondo. Sentirete la allora ministra degli esteri Usa, Madeleine Albright dichiarare che 500 mila bambini morti in seguito alla guerra in Iraq valevano la pena! Ed al nostro ipocrita ministro è venuto di pensare la stessa cosa condividendola?…E come mai non definisce criminali gli Israeliani, che hanno sterminato centinaia di migliaia di palestinesi, fra cui oltre 40 mila bambini in un solo anno di guerra? Lo sappiamo che gli “italici zerbini” si indignano solo a comando…come burattini!  Spero che riuscirete a seguire il video proposto e già pubblicato precedentemente nel blog: ruba solo 14 minuti del vostro tempo! 

“FALSE ACCUSE ALLA RUSSIA DI AVER BOMBARDATO UN OSPEDALE A KIEV”

https://www.controinformazione.info/false-accuse-alla-russia-di-aver-bombardato-un-ospedale-a-kiev/

 

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Il destino di un paese e di un popolo: l’Italia e gli italiani; perennemente destinati ad essere zerbini e schiavetti Usa! oggi una delle tante storie italiche.

BUONGIORNO! UN IMAN RAPITO ED UN VERO EROE ASSASSINATO. Oggi proponiamo un post in cui trattiamo ancora una volta un caso  accaduto in Italia ed Iraq, in cui l’Italia fa solo e sempre la figura del primo zerbino di Washington! La storia inizia a Milano; siamo al 17 febbraio 2003; ed inizia con un reato commesso da agenti della CIA, con qualche occulta collaborazione dei servizi italiani. Quel giorno viene rapito un cittadino egiziano, e successivamente trasportato prima in una base Nato tedesca, con un volo CIA dalla base di Aviano, e poi successivamente in Egitto; il tutto senza alcun mandato di arresto o altro.  In sintesi un cenno: “Il caso Abu Omar nacque dal sequestro di Hassan Mustafa Osama Nasr, imam di Milano, successivamente trasferito in Egitto, suo paese di origine, dove venne imprigionato e torturato.[2] La vicenda è considerata dalla stampa internazionale come uno dei più noti e meglio documentati casi di azione illegale eseguiti dalla Central Intelligence Agency (CIA) nel contesto della guerra globale al terrorismo. Ventitré agenti della CIA e due agenti italiani sono stati infatti condannati per il rapimento. A seguito della vicenda, l’imam ha ricevuto un ingente risarcimento con sentenza pronunciata in Italia, dove tuttavia non può tornare perché accusato di terrorismo internazionale con mandato di cattura pendente.

Nato in Egitto il 18 marzo 1963 e residente in Italia da diversi anni, Abu Omar fu rapito il 17 febbraio 2003 a Milano da agenti della CIA[1] e, secondo alcune ricostruzioni, del SISMI.[3] Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e dichiarato dallo stesso Nasr, l’imam fu rapito a Milano mentre si recava alla moschea e venne trasportato alla base aerea di Aviano per poi essere trasferito in Egitto, dove venne recluso, interrogato e sottoposto a torture e sevizie[4]. L’operazione della CIA interruppe le indagini che, all’epoca, la procura di Milano stava conducendo in merito alla partecipazione di Nasr ad organizzazioni fondamentaliste islamiche[5].

Omar fu liberato una prima volta dopo circa un anno, ma venne nuovamente arrestato perché, chiamando la famiglia in Italia e raccontando le torture subite, avrebbe violato un patto di riservatezza accettato in cambio del rilascio[6]. Venne liberato una seconda volta nel febbraio 2007, ma le autorità egiziane gli avrebbero comunque vietato l’espatrio[7].

Abu Omar ha denunciato le violenze subite ed espresso la volontà di tornare in Italia, dove però lo attenderebbe un’ordinanza di arresto in ragione delle attività di terrorismo per cui era sottoposto ad indagini[8]. Nasr ha dichiarato di avere fiducia nella giustizia italiana e di voler perseguire i torti subiti e far valere i suoi diritti nei tribunali italiani[9][10]. Nasr, secondo le sue dichiarazioni, avrebbe inoltre rifiutato un accordo con la CIA che, in cambio del silenzio sulla vicenda, gli avrebbe garantito 2 milioni di dollari e la cittadinanza per lui e la sua famiglia[9].

Sebbene il governo italiano abbia negato di aver ricoperto alcun ruolo nel sequestro, le indagini condotte dai procuratori aggiunti Armando Spataro e Ferdinando Enrico Pomarici hanno condotto al rinvio a giudizio di 26 agenti della CIA, tra cui il capocentro di Roma e referente per l’Italia della CIA fino al 2003 Jeffrey W. Castelli, nonché il capocentro di Milano Robert “Bob” Seldon Lady; quanto ai servizi segreti italiani, le indagini hanno portato al giudizio del generale Nicolò Pollari, vertice del SISMI, del suo secondo Gustavo Pignero, morto l’11 settembre 2006, di Marco Mancini e dei capicentro Raffaele Di Troia, Luciano Di Gregori e Giuseppe Ciorra[11].

Su richiesta degli inquirenti è stata trasmessa una richiesta di estradizione per i cittadini americani al Ministero della giustizia, allora presieduto da Roberto Castelli, affinché la trasmettesse agli Stati Uniti. Il ministro Castelli si è sempre rifiutato d’inoltrare la richiesta di estradizione entrando in conflitto con la procura di Milano. Al termine della legislatura nel 2006 Castelli fece sapere che non aveva trasmesso gli atti. Nonostante la vittoria del centro sinistra alle elezioni politiche, del quale alcuni esponenti avevano sostenuto l’opportunità di trasmettere gli atti, il nuovo governo ha presentato un ricorso alla Corte costituzionale per un conflitto tra poteri dello Stato lamentando la violazione del segreto di stato da parte degli inquirenti nel corso delle indagini. La decisione dell’allora ministro Clemente Mastella di attendere la risoluzione della questione pendente prima di decidere se presentare le richieste di estradizione ha provocato accese polemiche tra il governo e la procura di Milano.

Alcuni dei protagonisti di questo caso sono inoltre coinvolti anche nello scandalo dell’archivio segreto di via Nazionale e nello scandalo Telecom-Sismi (tra essi, l’ex funzionario del Sismi Pio Pompa).

In relazione al caso Abu Omar, Renato Farina (ex giornalista del quotidiano Libero, poi deputato del PdL nella XVI legislatura) ha riconosciuto le accuse di favoreggiamento mosse a suo carico e ha patteggiato la pena ottenendo una condanna a sei mesi di reclusione (poi commutata in sanzione pecuniaria). Ma proprio Renato Farina scriveva così su Libero il 2 luglio 2005: “Gaetano Saya e il D.S.S.A. (Dipartimento studi strategici antiterrorismo) hanno fatto parte del gruppo operativo della C.I.A. che ha sequestrato Abu Omar”. Il giorno prima era scattato il blitz della procura di Genova nei confronti degli appartenenti a questa misteriosa struttura, definita “polizia parallela“: il Capo del D.S.S.A, Gaetano Saya, in sede di interrogatorio davanti ai Giudici di Genova opponeva il segreto NATO. Durante gli interrogatori, Farina ha ammesso di essere stato pagato ripetutamente dal SISMI per le sue attività e di aver ricevuto pressioni da Pollari e Pompa per reperire informazioni sulle indagini in corso sul sequestro di Abu Omar.

Sull’operazione Abu Omar, il governo Prodi prima, i governi Berlusconi e Monti poi, hanno mantenuto il segreto di stato. Nel dicembre 2010 WikiLeaks ha però pubblicato dei cablogrammi inviati dalla sede romana dell’ambasciata Usa al quartier generale (headquarters) di Washington che rivelerebbero pressioni degli Stati Uniti sul governo italiano per evitare il coinvolgimento degli agenti della CIA nell’inchiesta italiana sul sequestro di Abu Omar[12]. Ad oggi, proprio dopo la pubblicazione dei cablogrammi di WikiLeaks, si nutrono seri dubbi sul fatto che fosse Luciano Pironi, maresciallo dei carabinieri (al ROS) a fermare Abu Omar con la scusa di un controllo di polizia. È certamente stato il mai compiutamente identificato agente dal nome in codice “Ombra” a fermare Abu Omar senza destare nessun sospetto….” stralcio Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Successivamente nella vicenda si vociferò che il dott. Nicola Calipari, funzionario di polizia italiano, aveva importanti informazioni da comunicare ai magistrati che indagavano sul rapimento dell’iman egiziano. Fu ucciso a Bagdad, (io dico giustiziato su ordine degli USA) nella fase conclusiva della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, nei pressi dell’aeroporto di Bagdad, da un sottoufficiale americano dei marines,  a nome  Mario Lozano mai più rintracciato. (l’autore materiale e condannato in Italia per omicidio e duplice tentativo di omicidio) Il tutto su questa vicenda è narrato in un video della trasmissione “Report”  di oltre 6 anni fa. Il consiglio è quello di vederlo ed ascoltarlo integralmente. In più proponiamo un quasi inedito: la registrazione audio dell’intercettazione in cui si ordina alla pattuglia americana di servizio di far fuoco sull’auto che sarebbe giunta di lì a poco e che oltre all’autista trasportava Calipari e la Sgrena. L’ordine fu di sparare per uccidere! Se fosse vero che Calipari sapeva cose inerenti al rapimento dell’iman, e che avrebbe dovuto rivelare al suo ritorno da Bagdad…i conti tornerebbero!

 

Alto Adige o Sud Tirolo: antenati dell’Ucraina e dei territori etnici russoffoni.

Buongiorno dal “pianeta terra”! Ancora oggi, nonostante governanti incoscenti  facciano a gara, sparandole più grosse, per compiacere Washington, siamo vivi e nessun fungo atomico  si innalza nei cieli di Europa! Eppure, il popolo e la storia italica, sanno che quello che accade ed è accaduto in Ucraina, lo abbiamo vissuto attraverso i nostri nonni. Col primo dei video che proponiamo, facciamo un salto nel tempo: siamo nel 1918: la fine della prima guerra mondiale “la grande guerra” si suole ricordarla; alla sua fine, le potenze vincitrici, sulla Prussia e l’impero austro – ungarico, ridisegnarono geopoliticamente gli stati europei. L’Austria, principale sconfitta, si vide privata di molti territori, fra cui Trento, Gorizia, Trieste, il sud Tirolo per gli austriaci, l’Alto Adige per gli italiani, divennero italia…o meglio formalmente italia, ma sotto il  controllo americano (mi riferisco principalmente a Trieste e Gorizia),che diventano i capisaldi USA per fronteggiare l’ipotetica invasione occidentale, da parte della Jugoslavia di Tito, alleato di Mosca. Come potete dedurre col solito due più due fa quattro, il progetto americano di inventare il nemico di turno, per fare i loro interessi (sempre molto sporchi) viene da lontano. Leggi oggi Ucraina! Intanto, in Italia, con l’occulto supporto finanziario-industriale, ed USA, si favorisce l’ascesa al potere di un “certo” Benito” illustre antenato politico della “balilla borgatara”. Benito, magari in ossequio agli scomodi liberatori, comincia a perseguitare, la minoranza etnica alto atesina, a cui un decennnio dopo si aggiunse quella nazista nei confronti della “minoranza etnica” del SudTirolo! Bene. Inutile dire come quell’etnia, si poteva sentire…ed è in quel periodo che cominciarono le prime ribellioni e sommosse, anche armate. Facciamo un salto avanti negli anni, ed arriviamo alla fine della seconda guerra mondiale. L’Italia, liberata dai soliti americani, e questa volta dai fascisti (ma furono davvero sconfitti i fascisti o si occultarono diventando anche collaboratori fidati di Washington, come esattamente fecero i nazisti austrotedeschi?) Ad un certo punto, l’Italia e l’Austria, decidono di affrontare e risolvere il problema dei Tirolesi di ambo le parti. Furono varati accordi che riconoscevano ampia autonomia alle due minoranze etniche, politiche religiose e culturali, oltre all’uso della loro lingua. Sembrava tutto risolto…ma…il governo italiano, fece orecchie da mercante e non riusciva o voleva mantenere la parola data ed il rispetto degli accordi. Da qui partì la lotta armata e anche terroristica dei sud tirolesi o degli alto atesini. Un Ucraina esattamente 75 anni prima! Per fortuna nostra, l’Austria, non era la Russia…altrimenti… Ok: tutto questo lo potrete ascoltare e vedere nel primo video proposto, molto interessante anche se molto fazioso e di parte. Nel secondo, Marco Travaglio ci riporta ai giorni nostri ed all’attuale situazione europea. Buona visione ; sperando che riusciate a superare la soglia dei tre minuti di attenzione a quanto proposto…grazie!

 

Ustica: la collisione fra un caccia alleato ed il dc9 la causa del disastro occorso il 27 giugno 1980

 

BUONGIORNO! OGGI NEL BLOG una rassegna musicale di canzoni contro la guerra, le dittature e la pulizia etnica; ancora uno sport praticato sul pianeta: gli israeliani quelli più “bravi”, seguiti a ruota dai naziucraini, entrambi avevano imparato dai nazisti  come si fa…gli Usa invece sono stati autodidatti, sterminando oltre 58 milioni di indiani d’america. Ma prima voglio dire la mia parola fine su Ustica: dopo 44 anni e la trasmissione di Gilletti di martedì scorso, unite ad informazioni confidenziali pervenutemi nei mesi e negli anni scorsi, di cui ho potuto ma anche voluto dire poco, personalmente, sono giunto alla conclusione che l’ipotisi più realistica di quanto accaduto, fu la collisione accidentale fra un caccia alleato in assetto di combattimento, ed il DC9 a causare il disastro! Quella sera, in volo vi era un mig libico, (di questo ne ho avuto informazioni certe)  e non due, come accreditato da più fonti, di cui uno con a bordo il colonnello Gheddafi, che si voleva abbattere uccidendo il passeggero. Ma come già scritto, Gheddafi aveva viaggiato su un mig diretto a Belgrado, per poi raggiungere Varsavia, ma almeno 3 giorni prima. Quella sera, in volo vi erano almeno altri tre aerei da caccia, alleati Nato, che avrebbero dovuto eseguire la missione di eliminare Gheddafi; due Mirage francesi, ed un caccia forse americano o addirittura Belga. Il pilota del Mig libico, cercò in tutti modi di evitare di essere abbattuto, come poi avvenne sui monti della Sila; ma uno degli aerei killer, nel cercare di colpirlo, volò talmente vicino al DC9  causandone la caduta per una collisione, e probabilmente precipitando esso stesso. L’unico indizio poco conosciuto (il resto era noto…anche se si è omessi di parlare della lunga serie di morti suicidi o per incidenti o per assassinio, collegati alla tragedia: lo abbiamo fatto noi ieri nel blog.) La novità che andrebbe ad avvallare l’ipotesi della collisione in volo è che sul fondale del mare dove era adagiato il rottame del DC9, a circa 3.500 metri di profondità, quando finalmente l’equipe francese incaricata del recupero dei resti del velivolo,  scese sul fondo per la prima volta, effettua delle riprese; il filmato mostrato nella trasmissione di Gilletti, mostra dei segni regolari sul fondale, di un veicolo, almeno uno, che poteva essere sceso precedentemente…se così fosse, non è vero che il recupero avvenne alla prima ed unica immersione , ma. probabilmente e segretamente si era gìà proceduto alla rimozione di rottami e carcasse molto compromettenti e che niente avevano a che fare con l’aereo civile precipitato! E mi fermo qui. Ora la proposta musicale annunciata: alcuni pezzi, famosi e non che mettono i brividi su cosa è la guerra! La guerra non è mai giusta! Alla faccia del polacco papa, fatto santo che affermò “non sempre le guerre sono ingiuste…”Io sono ateo, ma se fossi stato credente e nei panni di San Pietro, avrei spedito quel papa direttamente all’inferno! A seguire un articolo su come gli USA di genocidio in genocidio si sono poi specializzati in “guerre democratiche”!                        

 

https://youtu.be/PhpSwSBbdxM