“Party time” è il nuovo lavoro dei The Bonebreakers, band bresciana di netto stampo rock and roll che ha realizzato il suo ultimo album grazie ad una campagna crowd-funding alla quale partecipano molti supporters.
I tempi sono difficili e procedono a rilento per la musica, la quale però non ha smesso di scorrere nelle vene di Alle B. Goode, Mattia “Cat er Pillar” Bertolassi e Andy J. Braga, ovvero i tre componenti della band che hanno inciso dieci tracce, otto inediti e due traditional, dove il rock and roll ed evidenti richiami blues la fanno da padrone: del resto il blues non è altro che l’antenato più vicino al rock più classico, a quel rock libero e scevro da ogni altra etichettatura. Sono evidenti le influenze rollingstoniane disseminate qua e là, nelle otto tracce inedite che compongono “Party time”; un vero invito a seguire il ritmo travolgente che il sound degli Bonebrakers riescono a riportare: ogni pensiero e ogni preoccupazione sembra dissiparsi nel tempo di un rock and roll, ed ecco che la magia riparte con la traccia successiva, senza soluzione di continuità. L’attenzione è rivolta al divertimento, alla danza, alle movenza pi ardite che solo la musica riesce a ricordarci i tempi come questi.
Le registrazioni si svolgono a maggio 2020 presso lo studio analogico “Poddighe” di Brescia. Le tracce, incise su bobine a nastro magnetico, sono successivamente mixate rifiutando il comune approccio “stereo” e optando quindi per un direttissimo missaggio monofonico analogico.
All’album, oltre ai tre componenti della band, , hanno partecipato: Carlo Poddighe, polistrumentista e co-produttore dell’album e Antoine “Sexy Sax” Saldi al sassofono tenore.
“City Blues”, brano acustico, ultima traccia dell’album è una joint-venture con The Superdownhome, Cek Fanceschetti e Andrea “Biscio” Bresciani, musicisti concittadini e compagni di tante avventure dei Bonebreakers, che il 22 gennaio 2021 hanno pubblicato sotto l’etichetta Latlantide, questo loro nuovo progetto, una corrente d’aria fresca in un tempo sospeso e silenzioso.
Da una notte d’estate di sudore e rock ‘n’ roll (Keep the Beat, move your hip, stomp your feet), si passa ad un tributo al rock and roll dei Sonics (It’s Been A Long Time), per arrivare ad una delle traditional dell’album intitolata “Downtown Strutter’s Ball ”.In “Let Some Good Time Roll, il titolo parafrasa il famoso motto di New Orleans “Laissez les bons temps rouler”, “Let the good times roll”: un uomo sul bus parla al conducente e gli confessa che non vede l’ora di tornare a casa, in quella città dove l’inverno non arriva mai e il suono del trombone si diffonde nell’aria giorno e notte. Ha qualcosa da fare di molto urgente: seguire una parata sotto il sole bevendo bloody mary, godendosi i “good times” che la città gli offre.
L’apparente malinconia nel cuore di “Cherry, Cherry”, viene eclissata dal brio che il rock and roll riesce ad apportare ed ecco che una ballata di un amore al suo tramonto, diventa ancora un motivo per perdersi nel ritmo serrato del blues, con chiari riverberi country rock e dove appare forse più chiaro il riferimento alla band di Mick Jagger. Come molti brani che hanno fatto la storia del rock and blues “Three shots of Tequila” racconta una storia: un giovane uomo stanco della sua routine quotidiana si reca al bar per svagarsi un po’, voglioso di scatenarsi sui ritmi di una rock&roll band. Vede entrare la ragazza con cui vorrebbe ballare ma ha bisogno di un po’ di coraggio liquido per farsi avanti… “Hey bartender, I need three shots of tequila”.
Anche “Trashman Blues” racconta una storia, in particolare, si tratta di una dedica al re del rock and roll del Lago di Garda, come ha dichiarato la band la storia di una ex- rockstar che si ritrova oggi a lavorare come netturbino ma che non si perde d’animo e nel week end continua ad impennare con orgoglio il manico della sua vecchia chitarra…” e le chitarre non smettono di scordarsi per un attimo, la dirompenza del pianoforte i cui tasti rimbalzano come sonagli, peruna sfida fatta ancora di ritmo e di movimenti schietti, musicali e non solo…
Come spiega in parte il titolo, “My Baby likes to Mambo”, ha nell’essenza l’eco del ritmo latino rivolto ad una lady molto speciale , dedicata al rock e al genere capace di far balzare in piedi chiunque in una sera d’estate, ma anche in una fredda notte d’inverno, ecco “Seven nights to Rock”. E per finire… la già citata City Blues, quella Joint-venture con i concittadini Superdownhome, Cek Franceschetti e Andrea “Biscio” Bresciani: un inno alla vita semplice di campagna “La città e questo cielo grigio non fanno più per me. Metterò le mie cose nel mio back-pack salirò sul mio van e raggiungerò mio fratello nella casa rossa che chiamano “dome”, laggiù nel countryside”….
Sonia Bellin
Tracking List Album
- KEEP THE BEAT (Favero Alessandro)
- IT’S BEEN A LONG TIME (Favero Alessandro)
- DOWNTOWN STRUTTER’S BALL (Brooks Shelton)
- LET SOME GOOD TIME ROLL (Favero Alessandro)
- CHERRY CHERRY (Favero Alessandro)
- THREE SHOTS OF TEQUILA (Favero Alessandro)
- TRASHMAN BLUES (Favero Alessandro)
- MY BABY LIKES TO MAMBO (Favero Alessandro)
- SEVEN NIGHTS TO ROCK (Trail Buck – Glover Henry – Innis Louis)
- CITY BLUES (Favero Alessandro)