• – Buongiorno Davide, presentati ai nostri lettori
Mi chiamo Davide Pagnini e da tutta la vita condivido il mio tempo e la mia energia con la musica. Ho iniziato all’età di 8 anni con lo studio del pianoforte poi, a 10 anni, sono entrato nella classe di sentivo il bisogno di creare qualcosa di mio, di scrivere testi, parole, musica, inventare sonorità e comunicare le mie sensazioni con un linguaggio autentico. Così ho intrapreso la strada del cantautorato, dando libero sfogo alla mia creatività. Le prime canzoni mi hanno fatto incontrare Francesco Gazzè, noto autore e fratello di Max, che mi ha preso sotto la sua ala e mi ha istruito e consigliato per tutti i primi anni del mio percorso. Con lui ho imparato tante sfumature capaci di rendere la mia scrittura più matura e profonda.
Nel 2011 ho incontrato Raffaele Montanari, produttore a capo della casa discografica PMS Studio, con il quale ho avuto l’occasione di firmare il mio primo contratto discografico.
Da quel momento la musica è diventata un vero e proprio lavoro.
I primi risultati sono arrivati fin da subito e le nuove esperienze mi hanno fatto maturare come artista e come scrittore. Dopo “Schizzi”, il mio primo album, è stata la volta di un secondo disco, del quale vado molto fiero: “Maschere” .
Ha segnato una notevole svolta nella mia carriera e nella diffusione della mia musica ad un pubblico più ampio. Grazie a quelle canzoni ho potuto sperimentare nuovi approcci stilistici, nuove formule, nuovi sound, nuovi metodi di espressione linguistica, ed è stato un grande laboratorio che mi ha indirizzato su una strada ben delineata. Ed eccomi qui con un nuovo album di inediti pronto ad uscire alla fine di quest’anno. Come anticipazione del progetto sono già stati pubblicati 6 singoli, tutti accompagnati da videoclip, e i risultati sono andati oltre le aspettative. In cuor mio ho sempre considerato questo nuovo album un grande risultato artistico e una soddisfazione personale enorme. Spero che tutto il vissuto e l’emozione che ho riversato in questi brani possa arrivare alla gente che mi ascolta.
La mia musica si basa sull’espressione dell’emotività in varie forme, in vari ambiti della vita, osservata da diversi punti di vista, ed è incredibile constatare che tante persone hanno il desiderio di calarsi nei miei panni e far diventare proprio il mio sguardo. Credo che la musica sia proprio questo, una fusione inconsapevole di energie che per motivi sconosciuti legano le persone in modo profondo e vero.
• – La tua canzone è un vero e proprio inno al coraggio, vuoi raccontarci come nasce il brano?
Rivoluzione Artistica nasce da una domanda e da un’idea, una sorta di ipotesi che mi gira in testa da qualche anno e che ribalta il modo di vedere l’arte e la natura dell’essere umano in quanto creatura libera. Viviamo nell’epoca dei social media, delle grandi multinazionali che governano i gusti e i mercati, delle mode, dei prototipi, degli schemi, dei modelli a cui uniformarmi. Osservando questo panorama mi domando: che cos’è un artista?
Io credo che sia qualcuno capace di esprimere novità, autenticità e originalità, utilizzando la fusione di caratteristiche note a tutti per dare al mondo qualcosa che non si era mai visto. Non parlo solo di musicisti, pittori, scrittori, ballerini ecc. Parlo di ogni essere umano.
Perché se ogni essere umano avesse abbastanza autostima e coraggio da potersi liberare di ogni maschera e donare al mondo quello che è con totale sincerità, diventerebbe certamente un qualcosa di unico e irripetibile. Ogni uomo che esprime se stesso può essere considerato un artista. Per me questa sarebbe la più grande rivoluzione artistica da mettere in atto. Una rivoluzione che potrebbe darci modo di essere gli artisti e, nello stesso tempo, le opere d’arte.
• -Qual è l’artista a cui ti ispiri maggiormente?
Mi piace spaziare e ascoltare tanti artisti e generi differenti. Credo che la musica e la creazione in generale nascano dagli influssi, dalle influenze, dalle contaminazioni e dalle diversità che si mischiano. E’ per questo che non ho un unico artista di riferimento. Al momento sto apprezzando particolarmente i lavori di SYML, Damien Rice, Niccolò Fabi, Jared Leto, Caparezza, Sigur Ros, Novo Amor e altri artisti che si muovono in un genere ambient e delicato, sviluppando un cantautorato elegante, poco invadente e molto profondo.
• – Opinione sui talent?
I talent, a mio parere, vanno ben distinti dalla musica. I talent sono degli show, degli spettacoli televisivi che utilizzano la musica come pretesto per mettere in piedi qualcosa di potente e d’impatto scenico. Fatta questa distinzione, credo che i talent siano una grande occasione per affacciarsi ad un vasto pubblico, per mostrare il proprio progetto e testarne l’efficacia. Il talent è una grande vetrina, ma va affrontata con lo spirito giusto, con consapevolezza, nel momento giusto della propria crescita artistica. E, sicuramente, non va visto come un punto di arrivo o un obiettivo ultimo, ma come un’eventuale partenza per intraprendere qualcosa al di fuori della tv, possibilmente sui palchi e dentro gli studi di registrazione.
• – Progetti futuri?
Il nuovo disco, prima di tutto. Dopo i 6 singoli di anticipazione è giunto il momento di concretizzare l’intero progetto. Alla fine di quest’anno sarà pronto per essere condiviso con tutti. E’ l’album di cui vado più fiero e non vedo l’ora di farlo ascoltare. Se nei progetti posso inserire la speranza, spero di poter presentare questo nuovo disco come ho sempre fatto, cioè sui palchi di fronte alla gente, nei locali, nei teatri e nelle piazze.
• – I tuoi contatti?
Su Facebook si può trovare la mia pagina: davidepagniniofficial. Su Instagram: davide_pagnini. Su YouTube ho un mio canale personale: Davide Pagnini, sul quale carico video della mia vita dietro le quinte, dei miei viaggi e di qualche live, mentre i videoclip ufficiali vengono pubblicati dal canale della mia casa discografica: PMS Studio. In ogni modo basta digitare il mio nome sulla ricerca e si potrà trovare tutto.
Grazie, ci vediamo in giro
Grazie a te e buona musica