Rufo

20\gennaio\2019


Guarda quel viso in cui la fatuità si muove estatica,guarda quel lungo sguardo sornione e irridente,o bestemmia dell'arte o sorpresa fatale.Tutto non è che una maschera ,un ornamento ingannatore ,questo volto è rischiarato da una smorfia squisita.Guarda, ecco atrocemente contratta,la vera testa e l'autentica faccia rovesciata dietro la faccia mentitrice.Il magnifico fiume del tuo pianto finisce nel mio cuore turbato;la tua menzogna m'inebria e la mia anima s'abbevera ai flutti che il dolore fa sgorgare dai tuoi occhi.Perchè piange lei,la bellezza perfetta che terrebbe sotto i piedi la vinta umanità?Quale male misterioso divora  il suo fianco d'atleta?Lei piange ,insensata,perchè ha vissuto e perchè vive.Ma quello che ella soprattutto deplora e la fa fremere fino ai ginocchi è il fatto che domani bisognerà che viva ancora,domani e domani ancora e sempre,come noi! Un pettine d'acciaio fila le note così sfila una musica dolce  di zucchero filato.Un incantatore di serpenti mi ipnptizza e denti di ferro come uncini strappano la mia carne e il mio cuore sbranato sta in ascolto.Qui suona il mio cuore ,rotto l'involucro il carillon si arresta;un violino mi chiama ,io sono quel mostro musicale  condannato alla sua nostalgia che scioglie e disfa,ma perchè sciogliersi se io sono il nodo,un intreccio di paure.Un treno-cometa,come un fiammifero stregato stride nella notte.Parole contratte che con sforzo escono e volano via come un'elica ruotante con elastico e,a malincuore, decolla frullando via nei secoli verso un futuro incerto.Scavo nella coscienza ma non so dove sbucherò,molto probabilmente in campo nemico.Nel corpo avverto lo scintillio delle ossa,candide e lucidate,abbaglianti,luce sepolta.Un oggetto di cuoio lavorato è un feticcio che conservo gelosamente,mi protegge da chi zappetta nell'orto della mia carne,tra le zolle delle mie povere mandibole  appese ad asciugare come strofinacci.La testa conservata nella teca comincia a perdere un succo catramoso,una sua qualche resina,secrezione inattesa come un ripensamento.Ho un buco all'altezza dello stomaco con un gufo nascosto dentro:parlo da quella bocca della verita,è in questo modo che arriverà l'inverno.