Rufo

22\02\2019


I mille termini di paragone alle nostre spalle tornano tutti a nostro vantaggio;ogni epoca opera una cernita tra le possibilità offerte a ogni razza.Bisogna saper fare di una fronte levigata l'equivalente di un pensiero.L'umano non appaga:vi manca l'eternità.Una tempesta soffia impetuosa nel velo gonfio di una dea marina .Gli oggetti della natura valgono solo se non sono pregni di riferimenti umani.L'arte smette d'essere un lusso e diventa una risorsa ,una forma di soccorso.L'arte diventa una specie di magia capace di evocare un volto perduto,immagini possono essere pesanti come un ricordo che mi perseguita,le irregolarità di un viso sono più care della bellezza stessa.Possiamo contare sull'eternità della pietra ,sulla fedeltà del bronzo per perpetuare un corpo già distrutto.Ciascuno ha la sua china ,ciascuno ha il suo fine,l'ideale più aperto.Il firmamento nel suo moto suona e funziona senza inciampi,questo è l'ideale a ben vedere,modesto,che ci si prpone per il mondo,questo si potrebbe ottenere se gli uomini applicassero una parte di quell'energia che vanno dissipando in opere stupide e feroci;il modus vivendi  perfetto,sognato e mai raggiunto può essere definito intre parole:forza,giustizie e muse.La forza sta alla base,senza il suo rigore non può esserci bellezza,senza la sua stabilità non v'è giustizia.La giustizia compone l'equilibrio delle parti,le proporzioni armoniose che nessun eccesso deve turbare.Ma la forza e la giustizia non sono che uno strumento agile e duttile nelle mani delle muse:consentono di tenere lontane tutte le miserie e le violenze come altrettante offese al corpo dell'umanità.