Rufo

26\03\2019


Spesso in queste giornate perdute rimango a contemplare il riflesso del mio volto.Non ci capisco nulla di questo volto.Quelli degli altri hanno un senso ma non il mio;immagino sia brutto perchè me l'hanno detto,ma questo non mi tocca,però sono urtato che si possano attribuirgli qualità di questo genere come se si dicesse bello o brutto un pezzo di terra o un masso di roccia.Il mio sguardo scende lentamente ,con disgusto,su questa fronte,su queste guance:non incontra nulla di fermo,si arena.Evidentemente v'è un naso ,due occhi,una bocca  ma tutto ciò non ha senso,nemmeno espressione umana.Quando ero piccolo mia zia mi diceva :se ti guardi troppo allo specchio ci vedrai una scimmia;io devo essermici guardato anche più a lungo:ciò che vedo è ben al di sotto della scimmia,al confine col mondo vegetale ,al livello dei polipi.Vedo dei leggeri fremiti,vedo una carne scipita che si schiude e palpita con abbandono.Gli occhi,soprattutto,così da vicino sono orribili:sono vitrei,molli,ciechi,orlati di rosso e sembrano scaglie di pesce.