Rufo

29\04\2019


Il tribunale della ragione prosciuga le sorgenti della vita ,bisogna ritrovare le forze cieche della Natura inesorabili per i deboli e ignare di pietà.Le illusioni sono indispensabili ,il più grande fattore di progresso non è mai stata la verità ma l'errore.La ragione non è capace di competere con la forza delle passioni e delle chimere.La forza delle illusioni consiste nella loro inestirpabilità,ogni tentativo di dimostrarne la falsità è destinato a fallire.Il razionalismo rende le coscienze moralmente inconsistenti.Il bisogno di certezza è più prepotente del bisogno di verità.Aspiro a riposrami di me stesso ;l'io si frammenta allo scopo di godere di rapide emozioni,ci si sminuzza in un gran numero di anime ,tali anime si concedono a tutti i sentimenti che le attraversano.Farsi straniero ai propri istinti ,elevarsi dalle qualità che distinguono l'essere umano :l'odio,la paura,la stupidità;prendere coscienza di se stesso onorando i propri morti che vanno rievocati fino ad oscurare il proprio io nel cui inconscio si insediano in modo che è il passato a guidare il presente.Non esiste nessuna corrispondenza ontologica tra pensiero e realtà ossia il pensiero non può dire ciò che è ma solo ciò che c'è.Solo i miti della volontà(la volontà di lotta,la volontà di potenza,la volontà di credere)danno senso ad un mondo che in se stesso ne è privo.Tutto l'agire umano anticipa nel presente il futuro che di per se è indeterminato perchè immaginato,l'uomo vive,dunque,una dialettica di pura contraddizione tra il reale e ciò che immagina che sarà:l'uomo opera introducendo la contraddizione nella realtà.Fondare il proprio agire sulla logica della immaginazione significa essere incapaci di separare la cosa dal simulacro arrivando a credere che ciò che si immagina è un Tutto non scomponibile in parti.