Rufo

3agosto2019


La Natura è vita indipendente dalla nostra volontà. Il giardino è la natura umanizzata. Non siamo del cielo ma di noi stessi,così viviamo come un dio. Non dobbiamo avere paura del buio ma della troppa luce: vivere è bendarsi gli occhi. Qualunque cosa che gli uomini si dicono l'un l'altro è materia da ardere. Chi cerca il vivente trova un ignoto indecifrabile;chi chiede di superare i limiti dell'esistenza trova uno spaventoso dio Terminus del non plus ultra. Gli impulsi individuali non si possono trasformare in rapporti sociali appaganti. Staccare l'ideale dalla vita ,in questo consiste l'entusiasmo. Chi intende cambiare il mondo deve essere infedele al passato,ma il ricordo è più necessario dell'oblio. Morte e oblio sono forme di negazione tragica del presente. Sublime è colui che si procura una cecità volontaria per non vedere gli spigolosi contorni della realtà. I risultati delle azioni umane non sono mai diversi dalla saturazioni dei possibili che la specifica situazione storica permette. Passo l'esistenza a logorarmi in nobili rimpianti,votato così a una morte perpetua! Esistere è votarsi a una morte perpetua : una volta nati siamo,sempre,già morti. Le contraddizioni non sono altro che possibilità in guerra.Le contraddizioni non sono sinonimi di sofferenza e scissione ma strumenti per comprendere e operare.