Rufo

3ottobre2019


Una traccia balugina nella calotta del mio pensiero come una scia madreperlacea di lumaca.Posso lasciarti a testimonianza solo quest'iride,una speranza brucia lenta come un duro ceppo nel focolare.Un ombroso lucifero scuote le sue ali di bitume semimozze dalla fatica e dice: "E' l'ora". Il fil di ragno della memoria non può reggere all'urto dei monsoni,nella cenere non è solo estinzione ma anche persistenza.Il segno è giusto e chi l'ha visto non può fallire nel ritrovarti.Il tenue bagliore non è quello di un fiammifero,albe e notti variano per pochi segni.Un filo d'aria polare ,crac di noci schiacciate,chi abiura può salvarsi dallo sterminio.Piagato dal pungente giaciglio mi sono fuso col volo della trama,ho annusato nel vento l'odore dei forni,mi sono guardato attorno,mi sono alzato e ricaduto nel fondo dove il secolo è il minuto:l'attesa è lunga ma il mio sogno di te non è finito.