Rufo

8novembre2019


Il vero precettore sono gli eventi del mondo,è lo spirito del tempo. Calda vita,fredda morte. Relazioni umane: cercare ignote combinazioni,provvisori stati d'equilibrio tali da soddisfare esigenze complementari che la nostra ragione arriva appena a comprendere; tutto ciò che vediamo sono sostanze che si cercano,si attirano,si assorbono,si annientano,si inghiottono e si consumano. L'esperienza difficilmente si cristallizza in forme capaci di esprimerla,essa insegue affannosamente l'idea ma riesce solo a farne la parodia. L'Amore è veicolo di dissoluzione più che di unione; connettendo ciò che è separato allude a ignote "affinità elettive" da sperimentare,esito: si è tormentati dai possibili,insoddisfatti dell'esistenza sinora condotta,si perde la misura del tempo,ci si abbandona alla chiusura in se stessi.L'Amore smantella la fede nei limiti,svilisce la vita come è offerta e permessa.La salvezza:adeguarsi,seppure in maniera riluttante,al corso del mondo. Il mondo non mi si addice. L'Amore rende impudichi,toglie il velo di ritegno che nobilita l'esistenza umana. La civiltà è apertura ai possibili,conquista di una felicità superiore a quella animale. Niente di isolato può durare,tutto deve uscire da se stesso. Vivere è la negazione dell'innocenza. L'uomo è un essere incompiuto. Scorgere in se stessi il tempo di un nuovo ordine di sensazioni saliamo,così, fino al confine di una sfera superiore d'esistenza,rendiamo così fisso ciò che è fuggevole,chiaro ciò che è un barlume. L'uomo è indeterminato,inconoscibile e ignoto a se stesso. E' innegabile che l'uomo sia una creatura del non-Essere. "Da ich mir alles binn", Io sono per me tutto (Goethe).Così ogni dover essere è dispotico. E' più facile mutare i propri desideri che l'ordine del mondo. Con trasognata rassegnazione dipingo panorami meravigliosi sulle pareti della Realtà che mi tengono prigioniero,allora rientro in me stesso e scopro quel mondo oscuramente desiderato e vero.