Si vive per qualcosa che sappiamo essere affligente vanità.Nel corso dell'esistenza ci adoperiamo ad un inutile mantenimento degli argini della vita,convertiamo la volontà a questo scopo:tutto è volto a far durare l'inconsistente fantasma dell'esserci.Solo chi rinuncia all'inutile zavorra dell'avere può assaporare la freschezza del nascere e morire,si supera così la prigione del tempo e ci si vede zampillare ininterrottamente.Nel fresco dell'alba c'è una grana d'ombra ancora notturna,il silenzio impercettibile del moto del mondo diventa un frastuono,l'eternità si incastona,così,nel presente: tutto è com'è e si avvia a sparire. Si arresta lo sperpero di sè quando si pensa alla morte,si raggiunge il livello più alto di liberazione ,si matura un sereno lasciarsi andare al divenire e al caos,si ammira il dissolversi delle illusioni,si apprezza la vita come profondo tramonto,si prova una tenerissima pietà per tutte le cose che nascono alla vita;rimane il desiderio di vivere dentro se stessi,il bisogno di diventare pietra e voltare le spalle al mondo.L'uomo si soglie e rattrappisce,scopre il dolore e la morte cioè una perdita di senso non riscattato da remunerazioni ultraterrene;sorge il pensiero che la vita non sia altro che un prestito fattoci dalla morte,un uscire dal nulla per ripiombare nel nulla:solo per chi si adatta a vivere alienato da tutto l'eternità diventa un mistico istante di sospensione del tempo.
29novembre2019
Si vive per qualcosa che sappiamo essere affligente vanità.Nel corso dell'esistenza ci adoperiamo ad un inutile mantenimento degli argini della vita,convertiamo la volontà a questo scopo:tutto è volto a far durare l'inconsistente fantasma dell'esserci.Solo chi rinuncia all'inutile zavorra dell'avere può assaporare la freschezza del nascere e morire,si supera così la prigione del tempo e ci si vede zampillare ininterrottamente.Nel fresco dell'alba c'è una grana d'ombra ancora notturna,il silenzio impercettibile del moto del mondo diventa un frastuono,l'eternità si incastona,così,nel presente: tutto è com'è e si avvia a sparire. Si arresta lo sperpero di sè quando si pensa alla morte,si raggiunge il livello più alto di liberazione ,si matura un sereno lasciarsi andare al divenire e al caos,si ammira il dissolversi delle illusioni,si apprezza la vita come profondo tramonto,si prova una tenerissima pietà per tutte le cose che nascono alla vita;rimane il desiderio di vivere dentro se stessi,il bisogno di diventare pietra e voltare le spalle al mondo.L'uomo si soglie e rattrappisce,scopre il dolore e la morte cioè una perdita di senso non riscattato da remunerazioni ultraterrene;sorge il pensiero che la vita non sia altro che un prestito fattoci dalla morte,un uscire dal nulla per ripiombare nel nulla:solo per chi si adatta a vivere alienato da tutto l'eternità diventa un mistico istante di sospensione del tempo.