Rufo

08marzo2020


Miseramente divampa la speranza,solo occhi ciechi sono amici del cielo,mi basta sapere ciò che di giorno in giorno accade,così s'abbuia la vita in riccioli di dolore.Ho perso il bianco cuore del mondo,ora resta una chioma di pietra presso una tomba sabbiosa.Una pensosa conchiglia rimpiange la sua onda e schiude il suo notturno proposito di giacere in fondo al mare nero.I sogni ci precedono e sono il luogo della vita,ogni battito del mio cuore viene per sparire:la mia esistenza aleggia nel finito.Iniziano a piovere illusioni,così si spegne la luce degli occhi,sono morto e posso respirare.Un essere silenzioso pronuncia il mio nome ,possiede i miei occhi ed enumera i miei giorni e le mie notti,egli possiede ciò che dissi e guarda l'orologio che segna la sua ora peggiore.Una bara,intagliata nel legno della mia anima,concede al mio cuore di entrare,mi avvolgo nell'onda dei miei sogni e scendo il torrente di sangue dei miei anni:un uccello morto nella neve di marzo ha portato a compimento la sua primavera.